Il concordato preventivo è un regalo per gli evasori fiscali?

Redazione

29 Gennaio 2024 - 07:42

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Il concordato preventivo è un regalo per gli evasori fiscali?

Il 25 gennaio del 2024, il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente varato il concordato preventivo.

Nonostante l’obiettivo dichiarato fosse quello di creare un fisco amico dei contribuenti, c’è il rischio che la norma, così com’è stata delineata, finisca per legittimare e regolarizzare l’evasione fiscale.

Il concordato preventivo si basa su un accordo tra lo Stato da una parte e lavoratori autonomi e piccole imprese dall’altra. Utilizzando dati passati sui ricavi e altre informazioni sull’attività d’impresa presenti nelle banche dati pubbliche, l’Agenzia delle Entrate proporrà a queste categorie di contribuenti un importo fisso da versare come tasse per i successivi due anni. Questo importo sarà calcolato sulla base di una simulazione del reddito atteso per quei due anni.

Se la controparte privata accetta l’accordo, dovrà versare tale importo di tasse predefinito, indipendentemente dai risultati economici reali, mettendosi in gran parte al riparo dai controlli fiscali, che dovrebbero concentrarsi sui contribuenti che non aderiscono a questa misura.

Quale sarà l’effetto di questa nuova misura fiscale?

Migliorerà il rapporto tra fisco e cittadini o legittimerà una maggiore evasione fiscale?

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