Guerra Ucraina, la vera controffensiva è della Russia: perché si decide tutto ora

Alessandro Cipolla

02/10/2023

02/10/2023 - 08:38

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La Russia ha schierato 10.000 uomini a Bakhmut e sta attaccando nel Donbass: Mosca dall’inizio dell’anno ha conquistato altri 100 kmq di territorio, la guerra in Ucraina si deciderà nelle prossime settimane prima dell’arrivo del gelo.

Guerra Ucraina, la vera controffensiva è della Russia: perché si decide tutto ora

Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina ci si è chiesto quale fosse l’obiettivo finale di Vladimir Putin. Una domanda questa ancora senza risposta anche se, dopo quasi 600 giorni di combattimenti e 500.000 morti e feriti considerando entrambi gli eserciti, in Occidente un’idea ce la siamo fatta sulla mission del Cremlino.

Vista la modalità di attacco, inizialmente con ogni probabilità la volontà della Russia è stata quella di conquistare Kiev con una sorta di guerra lampo; gli errori commessi dai generali russi e la grande resistenza dell’Ucraina - da anni preparata e foraggiata dalla Nato - hanno impedito che la bandiera della Federazione russa si andasse a issare sul palazzo presidenziale della capitale ucraina.

Putin così dopo aver fatto ritirare le proprie truppe che hanno provato a entrare a Kiev, avrebbe cambiato strategia con la guerra che si è spostata prevalentemente a Sud ed Est del Paese. Mesi e mesi di duri scontri che hanno permesso alla Russia di occupare quasi il 20% del territorio dell’Ucraina, ovvero buona parte del Donbass e tutta la zona del Mar d’Azov di fronte alla Crimea.

Proprio di recente è stato celebrato il primo anniversario dell’annessione di quattro regioni ucraine - Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia - a seguito dei referendum definiti farsa dall’Occidente.

Tornando alla domanda di partenza, in questo scenario la Russia potrebbe “accontentarsi” di conquistare la parte mancante del Donbass: niente presa di Kiev e conseguente cacciata di Volodymyr Zelensky, ma il risultato potrebbe essere definito ugualmente come un successo. dalle parti di Mosca

Qual è invece lo scopo dell’Ucraina in questa guerra? Come dichiarato più volte da Zelensky, con la seconda controffensiva scatenata a inizio giugno la volontà di Kiev è quella di riconquistare tutti i territori occupati, Crimea compresa. Le cose per gli ucraini però non starebbero andando come sperato.

Guerra Ucraina: la vera controffensiva è della Russia?

Nei giorni scorsi il New York Times ha stimato che, dall’inizio dell’anno, gli ucraini a Sud avrebbero riconquistato 227 kmq di territorio ma la Russia, a Est, sarebbe avanzata per ulteriori 320 kmq. In sostanza Kiev negli ultimi nove mesi di guerra avrebbe perso nel complesso altri 100 kmq di territorio.

La controffensiva di conseguenza non starebbe andando bene per l’Ucraina anche perché la Russia, dopo aver passato mesi a costruire ben tre linee difensive a difesa dei territori conquistati, adesso avrebbe ripreso ad attaccare.

Le ultime notizie della guerra in Ucraina così parlano di una Russia che starebbe provando a riconquistare il villaggio di Robotyne tentando al tempo stesso di avanzare ad Avdiyivka, Maryinka, Shakhtarske e Zaporizhzhia.

Stando a fonti ucraine, a Bakhmut invece Mosca avrebbe concentrato 10.000 uomini mentre nella città ridotta ormai a un cumulo di macerie sarebbero tornati anche i mercenari del gruppo Wagner, guidati ora dal colonnello Andrei Troshev che è stato nominato da Vladimir Putin in persona.

Con anche l’Ucraina che sta provando ad attaccare con grande veemenza a Sud per cercare di riprendere il possesso della strategica Melitopol - si andrebbe a spezzare il corridoio che ora unisce la Crimea alla Russia -, il sentore è che entrambi gli eserciti stiano cercando di mettere in campo il maggiore sforzo bellico possibile prima dell’arrivo della stagione invernale che, per forza di cose, andrà a rallentare le operazioni via terra.

A fare da sfondo a questa guerra poi ci sono le notizie che arrivano dagli Stati Uniti, con i Repubblicani che hanno dato chiari segnali di come potrebbero essere chiusi i rubinetti dei finanziamenti a Kiev se dovessero essere loro a vincere le elezioni presidenziali che si terranno a inizio novembre 2024.

Il destino della guerra in Ucraina di conseguenza nei prossimi mesi si andrà a intrecciare inevitabilmente con la campagna elettorale per le elezioni Usa 2024: senza significativi risultati sul campo, Joe Biden potrebbe chiedere a Volodymyr Zelensky di “congelare” la guerra per cercare di non perdere le elezioni come ipotizzato in questo momento dai sondaggi. Per Kiev si tratterebbe di una sorta di abiura ma, senza i soldi e le armi degli Stati Uniti, le truppe ucraine sarebbero destinate alla sconfitta totale contro l’esercito russo.

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