Guerra nucleare, la simulazione inquietante: «Ecco quanti milioni di morti ci sarebbero in 45 minuti»

Emiliana Costa

09/03/2022

Uno studio ha simulato l’inizio di un conflitto nucleare e i risultati sono inquietanti: ecco quanti milioni di morti ci sarebbero 45 minuti dopo il primo attacco.

Guerra nucleare, la simulazione inquietante: «Ecco quanti milioni di morti ci sarebbero in 45 minuti»

Oltre 85 milioni di morti nei primi 45 minuti di guerra nucleare. È l’inquietante previsione descritta dal programma Science and Global Security (Sgs) dell’Università di Princeton nel New Jersey (uno degli istituti più prestigiosi al mondo) a seguito della simulazione di un attacco nucleare.

Da giorni infatti aleggia l’incubo di un conflitto nucleare in Ucraina. Conflitto che avrebbe conseguenze devastanti a livello globale. La ricerca dell’istituto americano risale a due anni fa, ma sarebbe tornata tragicamente alla ribalta delle cronache in queste ore. Entriamo nel dettaglio.

Guerra nucleare, 85 milioni di morti in 45 minuti

Il programma Science and Global Security (Sgs) dell’Università di Princeton nel New Jersey ha simulato un attacco nucleare, con le drammatiche conseguenze che ne seguirebbero. Secondo il piano, in 45 minuti ci potrebbero essere oltre 85 milioni di morti.

Lo studio, chiamato Plan A, ha cercato di stabilire cosa accadrebbe all’inizio di un attacco nucleare. I risultati sono inquietanti. Se anche un solo «colpo di avvertimento» dovesse essere esploso dalla Russia contro qualsiasi base militare della Nato o degli Usa, secondo Princeton, in poche ore ci sarebbero 90 milioni di morti o di persone ferite gravemente.

Non è tutto. La simulazione divide il conflitto in tre fasi. La prima fase vede la Russia tentare di distruggere le basi Nato in tutta Europa attraverso l’uso di 300 testate nucleari, mentre l’Alleanza Atlantica risponde con 180 delle proprie. Lo scontro porterebbe a 2,6 milioni di morti entro le prime tre ore.

La fase due, chiamata Counterforce plan, vedrebbe la maggior parte delle forze militari europee distrutte, con gli Usa costretti a rispondere con 600 missili contro la Russia. Causando circa 3,4 milioni di morti in soli 45 minuti.

Infine nella terza fase, Countervalue plan, 30 città e centri economici più popolati vengono colpiti da cinque a dieci testate ciascuna. In questo caso, il bilancio delle vittime sale in modo spaventoso a 85,3 milioni in 45 minuti.

Il piano di sicurezza dell’Italia

È stata resa nota la bozza, firmata dal governo Draghi, del nuovo Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari. Nel testo, si trovano consigli pratici in caso di disastro ambientale dovuto alla guerra in Ucraina.

Tra le misure indicate, il «riparo al chiuso» con il consiglio alla popolazione di «restare nelle abitazioni con porte e finestre chiuse e i sistemi di ventilazione e condizionamento spenti, per brevi periodi di tempo. Con un limite massimo ragionevolmente posto a due giorni».

Nel nuovo Piano di sicurezza si parla anche di «iodoprofilassi», monitoraggio della contaminazione personale, controllo della filiera produttiva (con l’indicazione di eventuali restrizioni al commercio di determinati prodotti agroalimentari) e limitazione all’importazione di beni e derrate alimentari.

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