La guerra commerciale in atto vede uno scenario dominato da una spiccata difficoltà a raggiungere accordi tra Paesi, e la situazione può peggiorare molto rapidamente.
La guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e molti dei suoi partner economici “può sfuggire al controllo molto rapidamente” e “ostacolare davvero la crescita globale”.
Lo ha dichiarato Raghuram Rajan, professore di finanza presso la Chicago Booth School of Business.
Secondo Rajan - ex governatore della banca centrale indiana - c’è il rischio che venga meno la comunicazione tra Paesi e non si arrivi a nessun negoziato, con i rispettivi governi costretti solo a rispondere alle tariffe e con le tensioni della guerra commerciale a minacciare sempre di più lo scenario economico mondiale:
“La domanda chiave che occorre porsi è se questi stratagemmi comunicativi, come le minacce di imporre tariffe, si traducono in veri e propri negoziati che potrebbero far vincere tutti; o se, per contro, le figure coinvolte vengono messe in una posizione che le costringe solo a subire passivamente quelle minacce. Nel secondo caso, saremmo in una situazione in cui tutti perdono”.
Alcune di queste situazioni possono sfuggire al controllo molto rapidamente e gli investitori non possono dare per scontato che ci saranno negoziati ragionevoli tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali.
Un elemento che assume ancora maggiore forza considerando uno scenario in cui molti Paesi sono guidati da leader forti, che avrebbero difficoltà a fare marcia indietro rispetto a una loro presa di posizione decisa.
Accordo tra Paesi lontano: verso uno scenario catastrofico?
Al momento, l’amministrazione Trump ha trasformato le minacce in vere e proprie azioni, imponendo tariffe sulle importazioni di alluminio e acciaio dal Canada, dal Messico e dall’Europa. Tutti e tre hanno reagito e stanno contestando la decisione degli Stati Uniti presso l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
Anche i negoziati tra gli Stati Uniti e la Cina - le due maggiori economie del mondo - sembravano giunti a un punto morto. Il ministro degli affari americano, Wilbur Ross, non ha raggiunto nessun accordo con il Paese guidato da Xi Jinping; accordo che gli Stati Uniti speravano potesse ridurre la bilancia commerciale dei due stati.
Simili tensioni, se dovessero proseguire e persino inasprirsi nei prossimi mesi, potrebbero rappresentare un serio ostacolo per la crescita globale secondo Rajan.
L’ex governatore della banca centrale indiana ha parlato della possibilità concreta che l’amministrazione statunitense a questo punto stia rifiutando le regole che governano il commercio mondiale esercitando il proprio potere, così da ottenere un trattamento migliore dagli altri Paesi:
“C’è una ragione per cui lo scenario commerciale è rimasto distante da una situazione simile, ed è il rischio concreto che le minacce si trasformino in azioni che danneggiano uno o più Paesi; temo che ci avvicineremo molto a questa possibilità.”
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