Guadagno abbastanza? Come scoprire se il tuo stipendio è adeguato

Simone Micocci

21 Febbraio 2018 - 14:30

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Capire se il proprio stipendio è giusto è possibile: basta farsi alcune domande e rispondere in maniera oggettiva. Se non ci riuscite ci sono dei servizi che vengono in vostro aiuto.

Guadagno abbastanza? Come scoprire se il tuo stipendio è adeguato

Come calcolare il giusto stipendio?

Ogni lavoratore vorrebbe che il proprio stipendio fosse adeguato al ruolo ricoperto; tuttavia capire se il guadagno è congruo non è semplice - così come valutare se esistono i presupposti per chiedere all’azienda un ritocco dello stipendio - dal momento che ci sono diversi fattori da considerare.

Nel dettaglio, bisogna tener conto della propria posizione lavorativa e delle responsabilità ricoperte, ma anche delle competenze e delle capacità sviluppate nel corso degli anni.

Si tratta però di un’analisi abbastanza soggettiva; non è detto infatti che il datore di lavoro concordi con voi in merito alle vostre competenze, non ritenendovi così fondamentali per la sua azienda.

Per questo motivo è bene fare anche una comparazione con la situazione del mercato del lavoro attuale, confrontando il vostro stipendio con quello di un vostro “collega” assunto in un’altra azienda (preferibilmente di pari livello della vostra).

Farsi un’idea in merito all’adeguatezza del proprio stipendio quindi è possibile, basta porsi alcune domande (cercando di rispondere in maniera oggettiva) e seguire i passaggi che vi elencheremo di seguito.

Calcolate lo stipendio orario

Per capire se percepite uno stipendio giusto vi consigliamo di fare un calcolo di quanto vale un’ora del vostro lavoro. In questo modo riuscirete ad avere una prospettiva più chiara di quanto viene valutato il vostro tempo.

Per calcolare quanto vale un’ora di lavoro dovete prendere il reddito annuo (potete utilizzare l’ultimo CU) e dividerlo per i giorni di lavoro (260 per chi lavora dal lunedì al venerdì, ma tolte le ferie e i permessi si arriva a poco più di 230). Infine dividete il risultato per il numero di ore di lavoro giornaliere che solitamente sono pari ad 8.

A questo punto avrete un’idea più chiara su quanto viene pagata un’ora del vostro lavoro; prima di arrivare a qualsiasi conclusione dovete tenere in mente che non tutte le ore di lavoro sono produttive in egual misura, anzi secondo diverse indagini solo metà della giornata è al massimo della produttività.

Quindi anche se lo stipendio orario vi sembra basso considerate che allo stesso modo vengono pagate quelle ore di lavoro in cui - per motivi fisiologici - non mettete lo stesso impegno nel raggiungere il risultato rispetto a quando siete al massimo della produttività.

Fate un confronto degli stipendi

Sul web ci sono diversi servizi che vi permettono di confrontare gli stipendi con quelli percepiti dagli impiegati in ruoli analoghi ma assunti da altre aziende.

Utilizzare questi servizi è molto semplice: basta inserire i dati sulla professione, il ruolo ricoperto in azienda, la qualifica e aspettare la risposta del calcolatore. In questo modo potrete vedere se il vostro stipendio è giusto oppure se vi conviene tentare la fortuna presso un’altra azienda disposta a pagarvi di più.

Inoltre molti di questi servizi vi permettono di valutare il potere d’acquisto del vostro stipendio, tenendo conto della crescita dell’inflazione.

Naturalmente il potere d’acquisto di uno stipendio rimasto invariato negli anni diminuisce progressivamente a causa della crescita dell’inflazione; ecco perché grazie ai servizi che vi permettono di calcolare se guadagnate il giusto potrete farvi un’idea di quando è necessario chiedere un aumento di stipendio al proprio datore di lavoro.

Infine ci sono dei servizi - come Jobpricing - che vi fanno capire quanto il vostro stipendio pesa sulle casse dell’azienda. Voi naturalmente fate riferimento solamente allo stipendio netto (visto che è quello che entra nelle vostre tasche a fine mese) ma dovete considerare che il costo reale per l’azienda è ben diverso visto che ci sono contributi e tasse da pagare.

Chiedetevi quanto valete realmente

A questo punto vi consigliamo di riflettere su qual è effettivamente il vostro valore, su qual è l’apporto che date giornalmente alla crescita dell’azienda che vi ha assunto.

Se i risultati del vostro lavoro sono quantificabili sarà più semplice rispondere, ma anche se così non fosse immaginiamo che ognuno di voi dispone degli elementi per valutare oggettivamente il proprio impegno sul lavoro e l’utilità della posizione ricoperta.

Prima di decidere se andare via dal lavoro perché lo stipendio percepito non è giusto e l’azienda si è rifiutata di concedervi un aumento valutate se ci sono le opportunità per guadagnare di più da un’altra parte; perdere il lavoro senza la prospettiva di un nuovo impiego, infatti, è persino più dannoso di un lavoro mal retribuito.

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