Giappone, prove di terza guerra mondiale: il messaggio degli Usa a Kim Jong-un

Alessandro Cipolla

5 Ottobre 2022 - 11:00

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Usa e Corea del Sud hanno risposto alla Corea del Nord lanciando cinque missili, uno schiantato al suolo, sul Mar del Giappone: stiamo scivolando verso una terza guerra mondiale?

Giappone, prove di terza guerra mondiale: il messaggio degli Usa a Kim Jong-un

Prove generali di terza guerra mondiale. Come se non bastasse il conflitto in corso in Ucraina da oltre 220 giorni, tutti gli occhi adesso sono puntati anche su cosa sta accadendo nella zona del Mar del Giappone.

Nel Pacifico il periodo di relativa calma, dopo le turbolenze che si sono vissute a Taiwan a seguito delle esercitazioni militari della Cina come risposta alla visita a Taipei della speaker americana Nancy Pelosi, è stato interrotto da un test missilistico da parte della Corea del Nord.

Pyongyong ha lanciato un missile balistico che, per oltre venti interminabili minuti, ha sorvolato il Giappone per poi finire la sua corsa in mare. Nelle stesse ore il Times dava notizia di un imminente test nucleare da parte della Russia non lontano dai confini ucraini.

Alzi la mano in quel momento chi non ha pensato a un concreto rischio di escalation fino a una terza guerra mondiale. A quel punto da Washington è arrivato un monito da parte di Joe Bidenrisponderemo alla minaccia”, mentre l’Ue ha parlato di una “aggressione ingiustificabile”.

Venti di terza guerra mondiale nel Mar del Giappone

La risposta degli Stati Uniti non si è fatta attendere: nella notte le forze armate americane e sudcoreane hanno lanciato cinque missili terra-terra nel Mar del Giappone. Non tutto è andato bene però, visto che uno di questi si è schiantato al suolo nella periferia di Gangneung, una cittadina del Nord-Est della Corea del Sud, colpendo una base militare. Al momento comunque non risulterebbero esserci feriti.

L’operazione è nata - ha spiegato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby - Per rispondere alle provocazioni della Corea del Nord e assicurarci di poter dimostrare le nostre capacità”.

Una sorta di escalation dal sapore di prove generali di una terza guerra mondiale, con il Consiglio di sicurezza dell’Onu in programma questa sera che avrà il compito di cercare di placare questi bollori bellici.

Del resto non sono solo la guerra in Ucraina e le provocazioni missilistiche nel Mar del Giappone a spaventare il mondo intero, ma anche le situazioni in Libia, Kosovo e Nagorno-Karabakh, autentiche polveriere pronte a brillare da un momento all’altro.

Ma è la crisi economica ed energetica a rendere concreto il timore di una terza guerra mondiale: l’approvvigionamento delle materie prime è un fattore più preoccupante dei vari missili lanciati come test militari.

Nell’era moderna ogni grande crisi ha portato a un grande conflitto e, quella nata con il Covid e proseguita poi con la crisi energetica e il balzo dell’inflazione, potrebbe essere la vera causa di una terza guerra mondiale.

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