Foto dei figli su Facebook: sempre vietate anche con consenso. Ecco perché

Anna Maria D’Andrea

8 Novembre 2017 - 17:18

È sempre vietato pubblicare le foto dei figli su Facebook: la sentenza del Tribunale di Mantova dispone non soltanto che è necessario il consenso di tutti e due i genitori ma che si tratta di comportamenti potenzialmente dannosi per i bambini.

Foto dei figli su Facebook: sempre vietate anche con consenso. Ecco perché

Pubblicare le foto dei propri figli su Facebook è vietato qualora non vi sia il consenso di tutti e due i genitori.

A stabilirlo è il giudice del Tribunale di Mantova, che ha obbligato una mamma a cancellare le foto del figlio pubblicate sui social network senza il consenso del padre, suo ex coniuge.

La sentenza del Tribunale di Mantova è destinata ad esser ricordata e citata in tutti quei casi di condivisione spesso sconsiderata delle foto di figli e bambini minori sui social network, non solo sulle proprie pagine personali ma addirittura su gruppi o pagine pubbliche.

Se è vero che postare sulla propria bacheca social scatti di vita quotidiana è diventata ormai una prassi quotidiana, i genitori dovrebbero a partire da oggi mettersi a tavolino per decidere se sono favorevoli o meno alla condivisione di tali immagini sui social network.

Questo perché come sottolineato dal giudice del Tribunale di Mantova, Mauro Berardi, condividere su una bacheca virtuale potenzialmente aperta a tutti le foto dei propri figli è un comportamento dannoso e che non rispetta il diritto alla tutela dell’immagine stabilito dal nostro Codice Civile.

La sentenza del giudice di Mantova, se ben letta, non dispone soltanto la necessità del consenso di tutti e due i genitori per la condivisione delle foto dei propri figli sui social, ma stabilisce una sorta di divieto esteso.

A spiegare perché condividere le foto sui social network è sempre vietato è l’avvocato Camilla Signorini, legale del genitore che si è rivolto al tribunale di Mantova per chiedere all’ex moglie di rimuovere le foto del figlio pubblicate su Facebook, in un’intervista al quotidiano di diritto Studio Cataldi.

Foto dei figli su Facebook: sempre vietate anche con consenso. Ecco perché

La decisione del Tribunale di Mantova, come abbiamo già anticipato, ha dato ragione all’uomo, padre ed ex coniuge, che aveva già in precedenza chiesto formalmente all’ex moglie di cancellare le foto dei propri figli su Facebook e di non pubblicarne di nuove.

La donna, mamma recidiva nella condivisione delle immagini di vita privata del figlio sui social network, è stata immediatamente obbligata dal giudice a cancellare le foto incriminate e, in sede di udienza, verrà stabilito se sarà costretta a pagare una multa per violazione del precedente accordo.

Quello che il giudice ha stabilito è innanzitutto che per pubblicare le foto dei propri figli su Facebook è necessario che vi sia l’accordo di tutti e due i genitori. Non solo.

Il punto che in pochi hanno sottolineato è che invece viene ben analizzato sul quotidiano giuridico Studio Cataldi è che la sentenza del Tribunale di Mantova stabilisce il divieto, in tutti i casi, di condividere foto di minori su Facebook.

La ragione è ben chiara: si tratta di tutela dell’immagine di soggetti particolarmente vulnerabili, prevista non soltanto da norme nazionali ma anche da regolamenti internazionali.

Pubblicare foto dei figli su Facebook è sempre vietato

Il giudice Mauro Berardi, nel motivare la sua decisione, ha citato diverse norme che - se non bastasse la sacrosanta legge del buon senso - dovrebbero da oggi inibire la pubblicazione scellerata di foto di bambini su Facebook.

Innanzitutto il diritto alla tutela dell’immagine, previsto dall’articolo 10 del Codice Civile, il diritto alla riservatezza dei dati personali (decreto legislativo 196/2013), la Convenzione di New York sulla tutela dei diritti dell’infanzia e da ultimo il nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali che entrerà in vigore nel 2018.

Nella sentenza del giudice di Mantova si legge che “l’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi”; il rischio è “la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate”.

Nel richiamare i riferimenti normativi sopra elencati, tuttavia, l’avvocato Signorini sottolinea come quello che tali leggi sottendono è il divieto assoluto per i genitori di pubblicare le foto dei figli su Facebook e sugli altri social network.

Quantomeno, quel che la legge chiede - e che il buon senso dovrebbe già far supporre - è una forte limitazione nella condivisione di foto di terzi soggetti che, seppur propri figli, sono titolari di diritti individuali e, in quanto tali, potrebbero addirittura denunciare i propri genitori una volta compiuta la maggiore età.

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