Vicepresidenza BCE: l’Irlanda si ritira. Rimane solo lo spagnolo (appoggiato dalla Germania)

C. G.

19 Febbraio 2018 - 16:13

Il nuovo vicepresidente della BCE potrebbe essere Louis de Guindos, il ministro delle finanze spagnolo sin da subito appoggiato dalla Germania (e dalla Francia). Cosa sta accadendo?

Vicepresidenza BCE: l’Irlanda si ritira. Rimane solo lo spagnolo (appoggiato dalla Germania)

La corsa per la poltrona di vicepresidente BCE si arricchisce di colpi di scena.

L’odierna riunione dell’Eurogruppo non è infatti andata come previsto: i 19 ministri delle Finanze della zona euro avrebbero dovuto scegliere tra il ministro spagnolo Louis de Guindos e il governatore della Banca d’Irlanda Philip Lane.

Dublino ha però sorpreso sia l’Eurogruppo che il mercato intero e ha scelto di ritirare la sua candidatura in mancanza di un sufficiente appoggio generalizzato.

In molti hanno seguito con attenzione l’odierno meeting rimanendo stupefatti davanti alla decisione irlandese. L’importanza della decisione risiede nel fatto che la figura del vicepresidente BCE sarà probabilmente in grado di impattare anche la nomina del successore di Mario Draghi allo scadere del suo mandato nel 2019.

In altre parole le decisioni dell’odierno meeting dell’Eurogruppo potrebbero determinare, nell’uno e nell’altro senso, il futuro andamento della politica monetaria della BCE.

I due candidati (iniziali) alla presidenza BCE

I due candidati su cui l’Eurogruppo avrebbe dovuto pronunciarsi oggi sono stati: il ministro spagnolo dell’economia Luis De Guindos e il governatore della Banca d’Irlanda Philip Lane. Madrid, dal canto suo, ha spesso lamentato l’assenza di suoi connazionali tra le poltrone del comitato esecutivo BCE.

1. Luis De Guindos
Secondo la Cnbc, la nomina dello spagnolo a vicepresidente BCE avrebbe un effetto immediato sulla sostituzione di Mario Draghi e aprirebbe le porte ad un nuovo presidente proveniente dagli stati settentrionali dell’Eurozona. Una decisione a suo favore, avevano osservato gli esperti, avrebbe potuto essere frenata dalla sua mancanza di esperienza nell’ambito della politica monetaria. Eppure, ad oggi, lo spagnolo è l’unico ad essere rimasto in gara.

2. Philip Lane
Già governatore della banca centrale irlandese, Philip Lane ha sin da subito vantato una consolidata esperienza nell’ambito della politica monetaria europea - l’uomo è già un membro del consiglio governativo della BCE. La commissione economica del Parlamento Ue ha tra l’altro formulato un’opinione non vincolante a suo favore, un’opinione oggi resa inutile dalla ritirata candidatura.

“Abbiamo ricevuto un sostegno e un riconoscimento molto ampio, ma non sufficiente. Crediamo che sia molto importante per il ruolo che la decisione sia presa per consenso, quindi ritiriamo il nome di Lane.”

Indiscrezioni di stampa avevano già parlato di un’Irlanda poco interessata alla vicepresidenza e più orientata verso la poltrona di capo economista della Banca Centrale europea, una posizione che tornerà vacante il prossimo anno.

I dubbi sullo spagnolo

Nonostante manchino ancora gli adempimenti e le decisioni ufficiali, in molti hanno già parlato di Luis De Guindos come il nuovo vicepresidente della BCE. I dubbi sullo spagnolo non sono però tardati ad arrivare.

Oltre alla mancanza di esperienza nel campo della politica monetaria, un settore fondamentale per un banchiere centrale, a De Guindos è stato criticato soprattutto il suo essere un uomo politico, sin da subito appoggiato dalla Germania e dalla Francia. Alcuni hanno già parlato di un attacco all’indipendenza dell’istituto di Francoforte.

I prossimi passi

Se nella giornata di oggi i 19 ministri delle finanze dell’Eurogruppo non avessero trovato una maggioranza qualificata rafforzata sul nome del vicepresidente BCE (14 Paesi della zona euro che rappresentano almeno il 65% della popolazione totale), domani si sarebbe aperta una seconda giornata di votazioni ufficiali.

Il prescelto, comunque, dovrà ricevere l’approvazione dei Capi di Stato dell’Eurozona nel vertice apposito che si terrà nel mese di marzo.

La decisione sul vicepresidente BCE aprirà le porte alla corsa per la poltrona di Mario Draghi. Il suo mandato scadrà nell’ottobre del 2019, ma la nomina del suo successore sarà molto probabilmente influenzata da quella del nuovo board. Per ora il favorito dovrebbe essere il tedesco Weidmann, noto per le sue posizioni di politica monetaria da falco.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it