Elezioni politiche: Salvini e Meloni, perché l’ultimo scontro è sui ministri

Alessandro Cipolla

2 Agosto 2022 - 12:19

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Matteo Salvini vorrebbe indicare subito alcuni ministri ma Giorgia Meloni lo frena: perché è solo l’ultimo atto di una lotta intestina in vista delle elezioni politiche.

Elezioni politiche: Salvini e Meloni, perché l’ultimo scontro è sui ministri

Le elezioni politiche si avvicinano e per Matteo Salvini la situazione non sembrerebbe essere delle migliori. Gli ultimi sondaggi politici infatti sono impietosi per la Lega, con il Carroccio che starebbe pericolosamente scivolando verso la soglia psicologica della doppia cifra.

Scendere sotto il 10% alle prossime elezioni sarebbe una Caporetto per Salvini, che solo nel 2019 era riuscito a portare la Lega al record del 34% in occasione delle europee. I tempi però sono cambiati e con essi anche gli obiettivi del Capitano.

Fino a qualche mese fa infatti Matteo Salvini era pronto a diventare il prossimo presidente del Consiglio mentre adesso, stando ai sondaggi, sarebbe Giorgia Meloni ad avere ormai più di un piede a Palazzo Chigi.

Da qui la richiesta da parte di Salvini di rendere noti già in campagna elettorale i nomi dei ministri più importanti di un ipotetico governo di centrodestra, con il leader del Carroccio che potrebbe richiedere per sé di nuovo il ministero dell’Interno.

Una richiesta che al momento sarebbe stata stoppata da Giorgia Meloni, visto che una investitura del genere potrebbe rivelarsi un autentico assist elettorale per il nemico/amico Matteo Salvini.

Elezioni politiche: la sfida tra Salvini e Meloni

È giusto presentarsi agli italiani con almeno una parte della squadra che governerà questo Paese, se, come dicono i sondaggi, il centrodestra governerà questo Paese. Chiederò a Meloni e Berlusconi che alcuni ministri importanti come il ministro dell’Economia, degli Esteri e della Giustizia, siano presentati con nome e cognome”.

Parole di Matteo Salvini che però al momento ancora non sono state accolte da Giorgia Meloni, ma gli immancabili spifferi di palazzo parlano di una leader dei Fratelli d’Italia non particolarmente entusiasta di questa prospettiva.

Se la richiesta di Salvini infatti dovesse essere accolta, il numero uno della Lega potrebbe chiedere di essere indicato come il prossimo ministro dell’Interno, ruolo che ha già ricoperto nel primo governo Conte e che gli permise di realizzare l’exploit alle elezioni europee.

La strategia dell’ex ministro così potrebbe essere molto semplice: da titolare del Viminale in pectore, potrebbe incentrare una campagna elettorale tutta sui temi della sicurezza cercando così di risalire la china nei sondaggi.

Bisogna ricordare che il presidente del Consiglio espresso dal centrodestra sarà il leader del partito più votato alle prossime elezioni. Una rimonta della Lega ai danni dei Fratelli d’Italia al momento sembrerebbe essere improbabile, ma un distacco contenuto tra i due partiti potrebbe rendere in salita la strada che può condurre Meloni a Palazzo Chigi.

Se per esempio alle urne Fratelli d’Italia dovesse prendere il 20%, la Lega il 17% e Forza Italia il 10%, a quel punto Salvini e Berlusconi potrebbero chiedere un presidente del Consiglio diverso nonostante Meloni sia la più votata. Uno scenario invece di distacco di dieci punti come ipotizzato dagli ultimi sondaggi, lascerebbe poco spazio alle rivendicazioni dei due.

Visto che una vittoria da parte del centrodestra alle elezioni politiche sembrerebbe essere assai probabile, in questa campagna elettorale Salvini e Meloni probabilmente cercheranno pubblicamente di mettere da parte i loro dissapori, ma la “battaglia” per il post voto nella coalizione sembrerebbe essere in atto già da tempo.

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