Elezioni Ucraina 2019, i risultati ufficiali: Zelensky al 30%, ballottaggio con Porochenko

Alessandro Cipolla

2 Aprile 2019 - 09:34

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Elezioni presidenziali Ucraina 2019: i risultati ufficiali vedono largamente in testa, come previsto dai sondaggi, il comico Volodymyr Zelensky che al ballottaggio se la vedrà con l’attuale presidente Petro Porochenko.

Elezioni Ucraina 2019, i risultati ufficiali: Zelensky al 30%, ballottaggio con Porochenko

Il 2019 sarà un anno fondamentale per il destino politico dell’Ucraina. Domenica 31 marzo si è votato per le elezioni presidenziali, mentre a ottobre si tornerà di nuovo alle urne per le parlamentari.

Con la guerra in Crimea a fare sempre da sfondo a queste elezioni, i risultati ufficiali vedono in testa l’attore comico Volodomyr Zelenskiy, che al ballottaggio del 21 aprile se la vedrà con l’attuale presidente Petro Porochenko.

Leggi anche la BIOGRAFIA DI VOLODOMYR ZELENSKIY

I risultati delle elezioni in Ucraina

Si sono chiuse le urne delle elezioni presidenziali in Ucraina, dove in corsa ci sono ben 39 aspiranti capo di Stato. Il sistema elettorale in vigore prevede che, se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta al primo turno, ci sarà poi un ballottaggio tra i due più votati.

Con lo spoglio ultimato, i risultati ufficiali hanno premiato Volodomyr Zelenskiy, dato in testa anche nei sondaggi della vigilia, con Petro Porochenko secondo ma ben staccato.

Risultati ufficiali elezioni Ucraina, con l’affluenza alle urne è stata del 63,52%.

  • Volodomyr Zelenskiy - 30,26%
  • Petro Porochenko - 15,99%
  • Yulia Timoshenko - 13,35%
  • Yuriy Boyko - 11,54%
  • Anatoliy Hrytsenko - 7,00%

Visti i risultati appare evidente l’exploit di Zelenskiy, che al ballottaggio del 21 aprile se la vedrà con Porochenko che è riuscito a difendere il secondo posto da Timoshenko e Boyko.

Data e sistema elettorale

L’Ucraina è una repubblica democratica semi-presidenziale. Domenica 31 marzo si sono svolte le elezioni presidenziali, dove verrà eletto il presidente che poi a sua volta nominerà il primo ministro e la sua squadra di governo.

A ottobre invece ci saranno le elezioni parlamentari, dove saranno eletti con un sistema puramente proporzionale i 450 membri della Verchovna Rada, ovvero il Parlamento ucraino che svolge la funzione legislativa.

Entrambe le votazioni si svolgono ogni cinque anni. Le presidenziali prevedono un ballottaggio, nel caso il 21 aprile, tra i due più votati se nessuno dei candidati in corsa dovesse riuscire durante il primo turno a superare il 50% dei voti, un po’ come avviene nelle nostre elezioni amministrative.

Vista la situazione di sostanziale guerra nella regione ucraina del Donbass, in queste elezioni non sono previsti seggi in Crimea o in Russia. Lo scorso anno, Kiev aveva negato ai cittadini russi presenti in Ucraina di poter votare alle elezioni russe.

I candidati

Più che ad assomigliare alla sceneggiatura di un film o di una serie televisiva, queste elezioni presidenziali in Ucraina sembrano quasi la trasposizione nella realtà della trama della serie TV ucraina Servo del Popolo, andata in onda nel 2015.

Protagonista della serie era l’attore Volodomyr Zelenskiy, che interpretava il ruolo di un professore che tramite i social inizia a protestare contro la corruzione chiedendo anche una maggiore tutela dei diritti sociali. Il docente alla fine diventava una sorta di star fino a candidarsi come presidente.

Il successo della serie ha portato nel 2018 alla nascita di un vero e proprio partito, che si chiama proprio Servo del Popolo, con Zelenskiy che ora è realmente candidato in queste elezioni presidenziali.

Favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea e a politiche salariali a sostegno delle fasce più debole, Volodomyr Zelenskiy si è definito come “il volto nuovo che può portare una scossa alla politica ucraina, la gente si è stancata della vecchia guardia”.

Tra i 39 candidati che si sono sfidati nelle elezioni del 31 marzo, oltre che sull’attore comico tutte le attenzioni sono rivolte sull’attuale presidente Petro Porošenko e su Julija Tymošenko, ex primo ministro e ispiratrice della Rivoluzione Arancione del 2003.

I due candidati, entrambi di centrodestra, si sono già sfidati cinque anni fa dove ad avere la meglio fu il filo-occidentale Porošenko, che si impose ampiamente al primo turno con il 54,69% dei voti.

L’attuale presidente Petro Porošenko durante il suo mandato ha reciso ogni legame con la Russia, stabilizzando l’economia anche se spesso è stato accusato di aver assecondato il potere degli oligarchi (lui stesso è tra gli uomini più ricchi del paese), senza combattere la corruzione.

Julija Tymošenko, dopo essere finita in prigione per malversazione di fondi pubblici, ha puntato anche lei sull’aumento dei salari per contrastare le politiche messe in atto dall’attuale governo.

Il principale candidato che invece di guardare agli Stati Uniti e a Bruxelles mira lo sguardo verso la Russia è Yuriy Boiko, mentre non ostile a Mosca è anche Oleksandr Vilkul leader del Blocco d’Opposizione.

A guidare i liberali di Posizione Civile c’è infine Anatoliy Hrytsenko, ex militare e ministro della Difesa, che si oppone alla Russia e alla corruzione che secondo lui sarebbe dilagante nel paese.

I sondaggi

Se nel 2015 Porošenko era riuscito a diventare il presidente dell’Ucraina con un’ampia vittoria già al primo turno, adesso i sondaggi in vista del voto del 31 marzo indicano una situazione molto diversa.

Come si può vedere nel sondaggio effettuato dall’istituto Rand, sarebbe clamorosamente in testa Volodomyr Zelenskiy con l’attore comico che viene attestato niente di meno che al 24%.

Vicini ma più indietro rispetto al leader di Servo del Popolo ci sono Julija Tymošenko data al 18% e Petro Porošenko, con il presidente che sarebbe appaiato al 17% con il liberale Anatoliy Hrytsenko.

Le divisioni tra i due candidati filo-russi Yuriy Boiko e Oleksandr Vilkul, attestati rispettivamente all’11% e al 5%, sembrerebbe mettere fuori gioco entrambi i candidati considerati più a sinistra.

L’ultimo sondaggio invece, realizzato dall’istituto Kiis e diramato lo scorso 22 marzo, vedrebbe ancora più in vantaggio Volodomyr Zelenskiy, addirittura al 32%, con Petro Porošenko nelle vesti del principale inseguitore.

Per accedere allo scontato ballottaggio del 21 aprile, stando ai sondaggi sembrerebbe essere una serrata corsa a quattro con l’attore Zelenskiy unico sicuro di poterne prendere parte.

Un sondaggio di SM/UISD ha poi provato a ipotizzare l’esito degli eventuali possibili testa a testa.

  • Zelensky : 63%
  • Tymoshenko : 37%
  • Zelensky: 69%
  • Poroshenko: 31%
  • Zelensky: 59%
  • Hrytsenko: 41%
  • Tymoshenko: 61%
  • Poroshenko: 39%
  • Hrytsenko: 55%
  • Tymoshenko: 45%
  • Hrytsenko: 67%
  • Poroshenko: 33%

Secondo l’indagine, Volodomyr Zelenskiy nel ballottaggio vincerebbe con ampio margine di distacco contro tutti i potenziali sfidanti, Julija Tymošenko avrebbe la meglio solo contro Petro Porošenko mentre Anatoliy Hrytsenko perderebbe soltanto contro il leader di Servo del Popolo.

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