Ecobonus 110% anche per la domotica: requisiti e spese ammesse per le case intelligenti

Rosaria Imparato

26 Agosto 2020 - 14:02

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Ecobonus 110% anche per i lavori di building automation, ovvero per la domotica: vediamo le spese ammissibili, requisiti degli interventi e i documenti da conservare.

Ecobonus 110% anche per la domotica: requisiti e spese ammesse per le case intelligenti

Ecobonus 110% anche per la domotica: si può utilizzare la misura del decreto Rilancio anche per far diventare “intelligenti” le nostre case.

Per poter usufruire del superbonus però bisogna rispettare determinate caratteristiche, che vengono spiegate nel dettaglio nel decreto Mise sui requisiti tecnici degli interventi.

Il termine tecnico con cui ci si riferisce alla domotica nel decreto, così come nel vademecum dell’Enea, è “building automation”: si tratta della gestione automatizzata degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria o climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

Ecobonus 110% anche per la domotica: spese ammissibili

Si può usufruire dell’ecobonus al 110% anche per i lavori di domotica, ovvero l’installazione e la messa in opera di sistemi di Building Automation.

Nello specifico, è il cosiddetto decreto Requisiti del Mise a puntualizzarlo, all’articolo 5 lettera f).

Nella guida Enea si legge che:

“È agevolabile l’installazione e messa in opera di sistemi di Building Automation, che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.”

Le spese ammissibili alla detrazione sono per:

  • la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, le opere idrauliche e murarie necessarie gli impianti solari termici organicamente collegati alle utenze, anche in integrazione con impianti termici;
  • lo smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale, fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie, così come le spese per l’adeguamento della rete di distribuzione e diffusione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché dei sistemi di emissione;
  • la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici o delle unità abitative, di sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici.

Anche le spese per le prestazioni professionali, come per la direzione dei lavori così come per la produzione dei documenti, sono ammissibili in detrazione.

Discorso diverso per l’acquisto di cellulari, tablet e pc -o qualsiasi altro dispositivo- per il controllo da remoto: questo tipo di spese invece rimane completamente a carico del contribuente.

Ecobonus 110% per la domotica: requisiti degli interventi

Per poter usufruire della detrazione, gli interventi per la domotica devono rispettare una serie di parametri, che vengono stabiliti dall’articolo 11 del decreto Mise sui requisiti tecnici.

Nello specifico, i dispositivi di building automation devono:

  • mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  • consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Inoltre, devono essere rispettate le norme nazionali e locali in materia urbanistica, edilizia, efficienza energetica e sicurezza.

Ecobonus 110% e domotica: i documenti da conservare

Anche per gli interventi di domotica i contribuenti devono fare attenzione a conservare tutti i documenti necessari. Ricordiamo infatti che l’Enea farà dei controlli a campione sulla regolarità delle asseverazioni su almeno il 5% dei documenti trasmessi.

Le sanzioni per le asseverazioni infedeli verranno irrogate dal Mise, e arrivano fino a 15.000 euro per ogni attestato falso rilasciato.

I contribuenti quindi dovranno conservare:

  • la documentazione tecnica, ad esempio la scheda descrittiva dell’intervento, l’asseverazione, le schede tecniche dei dispositivi di building automation installati;
  • la delibera condominiale;
  • le fatture delle spese sostenute;
  • le ricevute dei bonifici;
  • copia della comunicazione all’Enea.

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