Rispetto al recente passato i ritorni sul reddito fisso si stanno sgonfiando ma restano pur sempre una prima, valida alternativa alla liquidità
Esiste una stagione giusta per decidere quando mettere a reddito un dato capitale? Forse no, nel senso che è raro incontrare momenti in cui i mercati finanziari non offrano una qualche buona occasione di investimento qua e là. Poi, ovvio, tutto dipende da quello che uno effettivamente intende conseguire, in quali tempi e con quali rischi.
Restiamo sul “semplice”, ossia nel perimetro del reddito fisso e vediamo quanto rendono oggi in banca i 3 migliori conti deposito vincolati a 6 o 12 e 18 mesi.
Quando scegliere il conto deposito rispetto ad altre forme di investimento?
In primis cerchiamo di capire quando scegliere questo strumento di investimento rispetto ad altre alternative sul reddito fisso. Innanzitutto perché si punta alla certezza del capitale almeno a scadenza, poi tutto dipende dalla banca se apre o meno allo svincolo del deposito. Poi si vuol sapere a priori quale sarà il rendimento lordo e netto atteso a scadenza per non avere “sorprese” in corso d’opera.
Insomma, al pari dei buoni postali e dei titoli a breve scadenza, è il classico prodotto di chi antepone la tranquillità a tutto il resto.
Rende tanto o rende poco? Nessuna delle due: il prodotto non nasce per rendere ricchi ma per mettere a frutto la liquidità “eccedente” sul breve termine. In altri termini è un buon parcheggio di breve respiro di un capitale che altrimenti starebbe lì, infruttifero, sul conto o sul libretto. Quanto al tasso offerto, tutto dipende dal mix del costo del denaro da un lato e delle condizioni soggettive e/o oggettive previste dall’emittente di turno.
Vincolare un capitale in banca 6 mesi
Partiamo dal timeframe a 180 giorni, 6 mesi da qui a metà dicembre 2025. Quanto offrono oggi i conti delle banche “più generose”, e a quali condizioni? Da una ricerca in rete abbiamo notato i seguenti rapporti bancari e relative condizioni economiche:
- Time Deposit di Twist rende il 2,6% annuo lordo ed è attivabile per importi minimi vincolati di 10mila €. La banca offre il 2,6% annuo lordo, vale a dire l’1,92% dopo il dovuto al Fisco. L’emittente apre alla possibilità di svincolo anticipato e liquida gli interessi mensilmente;
- il Conto Deposito non svincolabile di Banca CF+ offre il 2,70% lordo, il 2% al netto dell’aliquota fiscale. Ovviamente bisogna considerare che il tasso è annuo mentre il deposito è semestrale, per cui va diviso tutto per due (lo stesso vale per gli altri conti deposito 6 mesi);
- anche Conto Yes di Solution Bank non è svincolabile prima del termine come i due rapporti precedenti. In questo caso l’intermediario offre il 2,75% lordo, che scende al 2,04% annuo al netto della ritenuta fiscale (sempre al 26%).
Quanto all’imposta di bollo, ricordiamo che il suo calcolo scatta per giacenze medie vincolate pari o eccedenti i 5mila €. Tuttavia, poiché il suo importo è proporzionale al tempo, c’è che anche l’aliquota dello 0,2% annuo si dimezza a 0,10% semestrale.
Ecco quanto rendono oggi in banca i 3 migliori conti deposito vincolati a 6 o 12 e 18 mesi
Raddoppiamo la durata del vincolo e passiamo al 12 mesi, un anno intero. Cambiano i tassi offerti, e di quanto?
Il rendimento di Contote di Tyche Bank è del 2,8% lordo sul vincolo annuo senza possibilità di svincolo anticipato. Il tasso netto scende al 2,07%, mentre l’imposta di bollo sul capitale depositato resta invariato allo 0,20%.
Il Time Deposit di Twist sul vincolo a 12 mesi sale al 3,00% lordo, il 2,22% al netto della ritenuta, e su depositi minimi di almeno 10mila €. Poi va detratto lo 0,2% di imposta di bollo (tranne se inferiore ai 5mila €), come per tutti gli altri rapporti.
Infine tasso lordo del Conto Deposito MCC One Young del Mediocredito Centrale è del 3,20%, il 2,37% al netto dell’aliquota fiscale. Tuttavia, come lascia intendere il nome il rapporto in questo caso è riservato ai soli under 35.
Arriviamo infine ai 18 mesi di deposito, l’anno e mezzo di durata complessiva, con ipotetica costituzione odierna e chiusura prima di Natale 2026. Anche su questo timeframe abbiamo riscontrato le stesse banche e gli stessi rendimenti lordi annui, sulla durata a 12 mesi. Ovviamente qui l’incasso netto al termine dell’investimento risulterà più alto del caso precedente data la maggiore durata per cui si tiene fruttifero il capitale.
Avvertenze al Lettore
In chiusura avvisiamo il Lettore che qui ci siamo soffermati principalmente sui rendimenti offerti sui vari timeframe. Ancora, non abbiamo la presunzione di aver indicato quelli che, effettivamente, sono i conti più remunerativi ad oggi presenti sul mercato. Potrebbe essere che ve ne siano altri di più redditizi di quelli su citati e che a noi siano sfuggiti in buona fede.
Tuttavia, l’aspetto più rilevante da sottolineare è un altro. Ogni banca che lo emette spesso prevede specifiche condizioni soggettive e/o oggettive per accedere al suo prodotto. Le due più importanti di tutte, ma non le uniche, da valutare da banca a banca sono:
- a chi è rivolta l’offerta? Ai soli nuovi e/o vecchi clienti o a tutti senza eccezione alcuna? Ancora, i tassi sono offerti solo sull’apporto di nuova liquidità o alla vecchia e nuova indifferentemente?
- L’istituto di credito prevede un associato conto corrente per poter accedere al conto deposito? Se la risposta è affermativa, allora l’obiettivo primo dell’istituto di credito è quello di acquisire nuovi correntisti. In tal caso le valutazioni costi/benefici sul c/c proposto vanno anteposte a tutte quelle potenzialmente interessanti e riguardanti il conto deposito.
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