Le economie crescono grazie a poche imprese eccezionali, non al progresso uniforme di tutte. Un nuovo studio mostra come le poche aziende guidano la produttività nazionale.
Immagino che tutti sarebbero più felici se la crescita economica fosse distribuita equamente, in modo che il reddito di tutti aumentasse allo stesso ritmo. Invece, la crescita è un processo disruptivo, con alcune imprese e settori in ascesa mentre altri declinano.
Come ha detto una volta un saggio economista, il processo di crescita potrebbe teoricamente essere come il “lievito”, con tutto che si espande contemporaneamente, oppure come i “funghi”, con picchi di crescita in alcune aree. Ma, nella maggior parte dei casi, è come i funghi.
Un team del McKinsey Global Institute analizza proprio questi “funghi” nel rapporto The power of one: How standout firms grow national productivity (6 maggio 2025). La tesi, espressa nel sottotitolo, è la seguente: “La crescita della produttività nazionale dipende da poche imprese che adottano decisioni strategiche audaci, più che da milioni di imprese che migliorano leggermente l’efficienza.” Per l’arco temporale relativamente breve considerato nello studio, dal 2011 al 2019, ciò sembra effettivamente verosimile. [...]
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