È questa la minaccia principale per le imprese italiane. Il 63% ha già registrato perdite dirette

Giorgia Paccione

17 Novembre 2025 - 16:59

Caro energia e aumento dei costi delle materie prime rappresentano il rischio dominante per le imprese italiane. In testa a livello globale attacchi cyber, crisi economica e instabilità geopolitica.

È questa la minaccia principale per le imprese italiane. Il 63% ha già registrato perdite dirette

Il 2025 si conferma un anno di forti incertezze per il tessuto produttivo italiano: oltre sei aziende su dieci hanno già subito danni a causa dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, che si conferma il rischio più temuto dalle imprese. A rivelarlo è la nuova edizione della Global Risk Management Survey di Aon, una delle analisi più ampie al mondo sulla percezione del rischio, condotta su quasi 3.000 aziende in 63 Paesi.

Dallo studio emerge un quadro complesso, in cui rincari energetici, crisi economica, minacce informatiche e instabilità geopolitica compongono un mosaico di fragilità che pesa sul sistema industriale italiano più che altrove. Secondo Marco Dubini Daccò, presidente esecutivo di Aon S.P.A., questi numeri “riflettono la pressione che le imprese italiane stanno affrontando, tra volatilità economica e geopolitica, aumento dei costi e trasformazione digitale”.

La dipendenza dall’importazione di risorse e la vulnerabilità delle catene di fornitura espongono in modo particolare manifattura e piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore dell’economia nazionale. Non sorprende quindi che, oltre al caro energia, anche la crisi economica pesi significativamente: il 70% delle aziende afferma di essere stata impattata dal rallentamento, con effetti che spaziano dalla contrazione della domanda ai maggiori costi operativi. [...]

Money

Questo articolo è riservato agli abbonati

Abbonati ora oppure Prova senza abbonamento

Accedi ai contenuti riservati

Navighi con pubblicità ridotta

Ottieni sconti su prodotti e servizi

Disdici quando vuoi

Sei già iscritto? Clicca qui

​ ​

Iscriviti a Money.it