Anglo American e Teck Resources si fondono creando Anglo Teck, nuovo leader globale nella produzione di rame e di minerali critici con sede in Canada.
Anglo American e Teck Resources hanno raggiunto un accordo di fusione alla pari, dando vita ad Anglo Teck, un nuovo gigante valutato circa 53 miliardi di dollari.
La società avrà sede centrale a Vancouver, manterrà uffici a Londra e Johannesburg e diventerà uno dei maggiori produttori mondiali di rame, con un’esposizione superiore al 70% al metallo rosso.
Con sei asset di rame di livello mondiale già in portafoglio e numerosi progetti di sviluppo in aree chiave come Cile e Perù, il gruppo nasce con l’ambizione di posizionarsi tra i primi cinque player globali. Oltre al rame, Anglo Teck continuerà a operare anche in minerali come ferro, zinco e nutrienti per l’agricoltura.
Nasce Anglo Teck: il nuovo colosso del rame da $53 miliardi
L’operazione verrà realizzata attraverso uno scambio azionario. Per ogni azione Teck, Anglo American emetterà 1,3301 azioni ordinarie. Al termine della fusione, gli azionisti di Anglo American controlleranno circa il 62,4% del nuovo gruppo, mentre quelli di Teck il restante 37,6%.
Per rendere più attrattivo il deal, Anglo American ha inoltre annunciato un dividendo straordinario da 4,5 miliardi di dollari, pari a circa 4,19 dollari per azione, che sarà distribuito agli azionisti prima del completamento dell’operazione.
Anglo Teck sarà quotata su diverse piazze finanziarie internazionali: Londra (LSE), Johannesburg (JSE), Toronto (TSX) e New York (NYSE) tramite ADR, garantendo così un ampio accesso ai capitali globali.
Le dichiarazioni dei vertici e la reazione degli analisti
Il CEO di Anglo American, Duncan Wanblad, ha parlato di “un valore straordinario generato sia nel breve che nel lungo termine” attraverso la creazione di un “leader globale nel settore dei minerali critici”.
Wanblad ha inoltre sottolineato il tempismo della fusione:
Dopo aver compiuto progressi così significativi nella trasformazione del portafoglio di Anglo American, che ha già creato un valore sostanziale per i nostri azionisti nell’ultimo anno, ora è il momento ottimale per intraprendere questo ulteriore passo strategico per accelerare la nostra crescita.
Dalla parte di Teck, l’operazione è stata accolta come un’opportunità per consolidare la presenza in mercati minerari consolidati, sfruttando economie di scala e accelerando i progetti di sviluppo legati al rame, metallo considerato cruciale per la transizione energetica e la crescita della domanda legata a elettrificazione e rinnovabili.
Gli analisti guardano con interesse al potenziale di Anglo Teck. Il nuovo gruppo prevede sinergie operative da circa 800 milioni di dollari l’anno entro il quarto anno dalla fusione, con l’80% delle efficienze già raggiungibili entro i primi due anni. Ma il vero punto di forza arriverà dai giacimenti cileni di Collahuasi e Quebrada Blanca, dove l’integrazione tra gli asset dovrebbe generare ulteriori benefici stimati in 1,4 miliardi di dollari annui di EBITDA dal 2030 al 2049.
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