Fonti rinnovabili: cosa sono e come funzionano? Atteso il boom entro il 2040

Anna Maria Ciardullo

17/07/2020

03/08/2021 - 14:15

condividi

L’uso di fonti rinnovabili è da considerarsi come l’energia del futuro. Ma cosa sono e come funzionano? Produrre e utilizzare energia “pulita” è il nuovo imperativo per salvaguardare il pianeta

Fonti rinnovabili: cosa sono e come funzionano? Atteso il boom entro il 2040

Si sente spesso parlare di fonti rinnovabili, ma cosa sono e come funzionano? Il problema del cambiamento climatico ha messo tutti di fronte alla necessità, non più procrastinabile, di vivere a basso impatto ambientale. Una sfida e un impegno che accomuna tutti: produrre e utilizzare energia “verde” e “pulita” per salvaguardare il pianeta.

Fonti rinnovabili: cosa sono?

Le fonti rinnovabili sono risorse naturali come il vento, le maree, la luce del sole e il calore della terra, per questo inesauribili e pulite, e possono essere utilizzate per la produzione di elettricità, riscaldamento, mobilità e altri servizi che richiedano l’impiego di energia.

Sono chiamate anche fonti alternative, poiché rappresentano un valido sostituto a quelle non rinnovabili, fino ad oggi utilizzate in maniera molto più massiccia. Infatti, la sfida attuale per le compagnie energetiche è di rendere le fonti rinnovabili più competitive, incentivando la nascita d’impianti capaci di sfruttarle e l’utilizzo di tecnologie che ne amplifichino l’efficacia, dato che la loro produzione e la loro azione produce un’impronta ambientale di gran lunga inferiore rispetto ai combustibili fossili.

Come funzionano le fonti rinnovabili?

L’energia solare, la più conosciuta, viene convertita in energia elettrica attraverso pannelli solari termici o fotovoltaici, impianti in grado di catturare e trasformare la luce. Il vento è, invece, la fonte dell’energia eolica, che attraverso turbine e pale eoliche viene trasformato in energia elettrica, anche su larga scala.

Il calore prodotto internamente dalla Terra, la cosiddetta energia geotermica, è utilizzato per produrre elettricità, ad esempio, a livello industriale, sfruttando fenomeni naturali come rocce calde, sorgenti termali, geyser e così via. Lo scorrimento dell’acqua produce energia cinetica, che può essere convertita in energia elettrica con sistemi quali dighe, centrali ad acqua fluente e a bacino.

L’acqua è fonte di energia verde anche attraverso gli oceani, che possono produrla con le correnti e il moto ondoso o sfruttando il calore solare che scalda l’acqua. Le biomasse, ossia residui organici animali o vegetali, sono utilizzate per produrre calore attraverso la combustione, che può avvenire sia in maniera naturale sia indotta. Si possono convertire anche in biocarburanti per i veicoli.

Anche l’idrogeno, infine, è sfruttabile per produrre energia pulita, ad esempio, come combustibile alternativo per i motori o come fonte di energia delle celle a combustibile, capaci di trasformare l’energia chimica in energia elettrica.

La situazione in Italia

In Italia l’impiego di fonti rinnovabili è piuttosto diffuso: siamo tra i primi Paesi europei per produzione di energia verde (nel 2018 l’energia elettrica pulita rappresentava in Italia circa il 40% della produzione totale) un settore in crescita, che ha raggiunto in anticipo gli obiettivi posti per il 2020 dal piano governativo decennale per la trasformazione energetica dell’Italia.

Ma la strada è ancora lunga per raggiungere gli obiettivi 2030, che prevedono l’utilizzo di energia rinnovabile per il 32% dei consumi totali. Un balzo in avanti importante sarà sicuramente garantito dal Decreto Rilancio, che ha previsto l’introduzione dei nuovi superbonus del 110% per interventi di efficientamento energetico, affinché una fetta più grande di popolazione possa dotarsi, quasi a costo zero, di impianti domestici che sfruttino fonti rinnovabili come fotovoltaico, pale eoliche o sistemi geotermici.

Verso il boom

Secondo una proiezione di Bloomberg New Energy Finance, assisteremo lentamente a un vero e proprio boom delle fonti rinnovabili. Entro il 2040, in Europa, anche se non è previsto un grande aumento della domanda di elettricità, l’80% della capacità installata dovrebbe derivare dalle rinnovabili, solare in testa.

Nei Paesi emergenti, invece, con lo sviluppo economico e demografico, anche la domanda vedrà un picco e le rinnovabili dovrebbero rappresentare circa il 60% delle nuove installazioni, se le politiche energetiche riusciranno a tenere il passo.

Questo scenario influirà anche sugli investimenti a livello mondiale. Si stima che saranno spesi oltre 12 miliardi di dollari in nuovi impianti energetici, dove le rinnovabili peseranno per almeno un terzo, soprattutto in Asia Pacifico, Cina e Stati Uniti.

Le previsioni vedono solare ed eolico dominare in termini di crescita e diffusione, poiché godranno anche del maggiore calo dei prezzi. Ma, a livello mondiale, il vero boom avrà come protagonista il fotovoltaico (35% della nuova potenza) che attirerà oltre 300 mila miliardi di dollari d’investimenti da qui al 2040, soprattutto per quanto riguarda impianti di piccole dimensioni nelle aeree industrializzate, mentre nei Paesi emergenti saranno più diffuse le utility-scale. L’energia solare diventerà più conveniente dell’elettricità al dettaglio.

NeN e il futuro dell’energia

Quindi, intanto, cosa possiamo fare noi per incentivare la diffusione delle fonti rinnovabili nel nostro Paese? Ad esempio, rivolgerci a operatori 100% green, come NeN, la prima “EnerTech” italiana che acquista elettricità unicamente da impianti eolici, idroelettrici e fotovoltaici, senza ricarico sui costi per gli utenti, ma come scelta etica e sostenibile.

Non tutti i fornitori che si proclamano green, infatti, lo sono totalmente, mentre NeN ne ha fatto proprio un manifesto distintivo. Con NeN, tutto si gestisce in digitale e si può conoscere con un anno di anticipo la spesa per luce e gas, grazie a una rata fissa calcolata in base alla bolletta precedente.

Il prezzo dell’energia è bloccato per 36 mesi, per metterlo al riparo dalle fluttuazioni del mercato. La rata viene poi rivista sulla base dei consumi effettivi del cliente e fissata per altri 12 mesi. Tutto qui, nessun altro costo aggiuntivo. Il monitoraggio delle utenze è completamente trasparente e sempre disponibile su sito e app.

NeN si configura, dunque, come il primo fornitore di energia 100% digitale e 100% green del mercato italiano, forte anche del supporto del Gruppo A2A, che ha scelto di sostenere il progetto con un’operazione di corporate entrepreneurship.

Ad oggi, la startup punta a raggiungere almeno 50.000 utenti domestici nei primi 12 mesi e più di 500.000 entro il 2024. Tutti abbiamo il dovere di puntare alle fonti rinnovabili, sapere cosa sono e come funzionano, per salvaguardare il nostro pianeta. Con player come NeN, oggi non abbiamo più scuse per rimandare.

In collaborazione con NeN

Iscriviti a Money.it