Nel 2024 gli attivi superano i 125 miliardi (+9,8% sul 2023): il 75,7% è in mano ai primi cinque enti. In calo il peso degli immobili, mentre private equity e infrastrutture avanzano lentamente.
L’art. 14, comma 1, del D.l. 98/2011 ha consegnato alla Covip il controllo sugli investimenti e sulla composizione dei patrimoni delle Casse di previdenza; la relazione presentata dall’autorità lo scorso 26 novembre è stata l’occasione per fare il punto sulle attività svolte per l’annualità 2024.
Tra il 2023 e il 2024 gli attivi a valori di mercato sono aumentati in modo significativo, passando da 114,0 a 125,1 miliardi di euro (+9,8%), negli ultimi 10 anni la crescita è stata pari, in media, a 5,7% e l’incidenza degli attivi sul Pil si è attestata a 5,7% (4,4% nel 2014). Il settore mostra un elevato livello di concentrazione, con i primi cinque enti per dimensione patrimoniale che detengono il 75,7% degli attivi (70,6% nel 2014).
La crescita degli attivi risente sia dell’andamento della gestione previdenziale sia della redditività degli investimenti. Per quanto riguarda il primo profilo, nel 2024 la differenza positiva tra contributi incassati e prestazioni erogate è stata pari a 4,4 miliardi, (3,5% dell’attivo); la gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare ha generato 7,6 miliardi, con una redditività pari a 7%. Il rendimento medio annuo composto è stato pari a 2,9% nell’orizzonte decennale e a 3,1% nel periodo 2020-2024. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA