Domanda reddito di cittadinanza 2023, fino a quando si può presentare e come: guida al nuovo modello

Simone Micocci

01/03/2023

01/03/2023 - 15:32

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Reddito di cittadinanza, nel 2023 nuove scadenze per la domanda. Di seguito il modulo da utilizzare (aggiornato con le ultime novità) per farne richiesta.

Domanda reddito di cittadinanza 2023, fino a quando si può presentare e come: guida al nuovo modello

Nel 2023 è ancora possibile presentare domanda di Reddito di cittadinanza: il modulo è sempre lo stesso (come modificato il 14 luglio scorso) ma ci sono delle scadenze da tenere bene in mente.

L’orizzonte temporale di riferimento è infatti il 31 dicembre 2023, ultimo giorno in cui il Reddito di cittadinanza sarà ancora in vigore: dopodiché stop ai pagamenti (mentre le domande di fatto non potranno essere inviate già da novembre) in quanto la misura sarà completamente abrogata e sostituita da altri sostegni di cui al momento non si hanno ancora notizie.

Allo stesso tempo bisognerà tener conto della regola, introdotta dall’ultima legge di Bilancio 2023, per cui il Reddito di cittadinanza quest’anno potrà essere erogato per un massimo di 7 mesi (eccetto che in alcuni casi), dopodiché decade e non sarà più possibile presentarne richiesta all’Inps.

Quindi, se dopo aver ottenuto il nuovo Isee 2023 vi state chiedendo se - e come - fare domanda per il Reddito di cittadinanza vi interesserà quanto segue: una guida completa con le istruzioni per la richiesta e su come compilare il nuovo modulo Sr181 aggiornato nel luglio scorso viste le novità che erano state introdotte dalla manovra del 2022.

Fino a quando si può inviare

Per rispondere dobbiamo considerare che il Reddito di cittadinanza:

  • viene cancellato da gennaio 2024;
  • decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Quindi, ne risulta che il termine ultimo per presentare domanda di Reddito di cittadinanza quest’anno sarà novembre 2023, così da poterne beneficiare perlomeno per una mensilità.

A tal proposito è bene sottolineare che:

  • se il Reddito di cittadinanza è stato tolto a seguito di sanzione bisogna attendere 18 mesi per l’invio di una nuova richiesta, 6 mesi nel caso in cui nel nucleo familiare ci siano minorenni o disabili;
  • se il Reddito di cittadinanza è già stato percepito per 7 mensilità nel 2023 non è più possibile farne domanda, eccetto che nel caso in cui nel nucleo familiare risultino minori, disabili oppure over 60.

Se invece il Reddito di cittadinanza è decaduto per il superamento delle soglie economiche, allora la nuova domanda potrà essere presentata anche subito ma ovviamente solo dopo essersi accertati di soddisfarne di nuovo i requisiti (ad esempio presentando un Isee corrente).

Come è cambiato il modulo del Reddito di cittadinanza

L’ultima modifica al modulo per la domanda del Reddito di cittadinanza è datata 14 luglio 2022, quando l’Inps ha aggiunto due nuovi spazi alla luce delle novità introdotte dalla manovra di quell’anno.

Nel dettaglio, la legge di Bilancio 2022 ha equiparato la domanda di Reddito di cittadinanza alla presentazione della dichiarazione d’immediata disponibilità (Did) al lavoro.

Per questo motivo, è stata modificata la procedura per la richiesta di Reddito di cittadinanza, implementandola della parte riferita alla dichiarazione d’immediata disponibilità per il richiedente e per tutti gli altri familiari occupabili presenti nel nucleo.

Dal luglio scorso, dunque, nel presentare richiesta di Rdc bisogna compilare anche la parte riferita alla Did; diversamente la domanda è considerata come improcedibile.

Modulo per la richiesta

Il modulo per l’invio della richiesta di Reddito di cittadinanza è il modello Inps Sr-180 che trovate in allegato. Di seguito, invece, trovate una guida completa su cosa indicare in ogni singolo spazio.

Modello Sr180 (versione aggiornata a luglio 2022)
Di seguito il modulo Inps Sr180 come aggiornato nel luglio scorso, compreso quindi delle novità riferite alla dichiarazione d’immediata disponibilità.

Il modulo può essere presentato al caf oppure direttamente in posta. In alternativa è disponibile la procedura telematica dove i seguenti spazi verranno fatti compilare online.

Domanda presentata per conto di altri

Il modello Sr180 per la domanda del Reddito di cittadinanza si compone di due parti, su un totale di 9 fogli. Nella prima parte - che vi consigliamo di leggere attentamente - c’è un elenco dei requisiti e delle condizioni da rispettare ai fini del riconoscimento e mantenimento del diritto al Reddito di cittadinanza.

Successivamente, a pagina 5, troviamo il primo riquadro dedicato alla compilazione. Questo, però, va utilizzato esclusivamente nel caso a presentare la domanda sia un soggetto differente dal richiedente del Reddito di cittadinanza, ossia qualora quest’ultimo sia incapace e abbia necessità di ricorrere a un rappresentante legale.

Questa parte va compilata con i dati anagrafici della persona che presenta la domanda nell’interesse del soggetto impedito o nel nome e per conto del soggetto incapace.

Quadro A

Se il richiedente del Reddito di cittadinanza e colui che presenta la domanda sono la stessa persona, il primo spazio non va compilato e bisogna andare direttamente a pagina 6 dove troviamo il Quadro Adati del richiedente”.

È molto importante decidere chi - tra i vari componenti del nucleo familiare - deve fare richiesta del Reddito di cittadinanza: questo, infatti, sarà l’intestatario dell’unica carta Rdc che verrà consegnata da Poste Italiane e sarà l’unico a poterla utilizzare (è tuttavia possibile, anche in un secondo momento, richiedere più di una carta Rdc).

Una volta inserite tutte le informazioni richieste dal modello Sr180, dovete compilare lo spazio dedicato agli “ulteriori dati per le comunicazioni ai cittadini”, inserendo, possibilmente, sia un numero di telefono che un indirizzo email al quale l’amministrazione può fare riferimento.

Quadro B

Il Quadro B è dedicato ai “requisiti di cittadinanza e residenza”. In particolare nel primo quadro bisogna confermare di aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa (requisito fondamentale ai fini del riconoscimento del Reddito di cittadinanza).

Successivamente dovete indicare se siete:

  • cittadini italiani;
  • cittadini di un Paese appartenente all’UE;
  • cittadini di un Paese terzo con permesso di soggiorno UE di lungo periodo;
  • cittadini di un Paese terzo con permesso di soggiorno permanente.

Negli ultimi due casi, oltre alla casella di riferimento dovete compilare anche lo spazio successivo con gli estremi del proprio permesso di soggiorno.

Quadro C

Nel Quadro C basta barrare le due caselle, ovviamente solo se quanto descritto corrisponde al vero. In questo spazio, dedicato ai “requisiti familiari”, dichiarate che al momento dell’invio della domanda per il Reddito di cittadinanza avete presentato la DSU aggiornata ai fini Isee .

Nel riquadro successivo (da sbarrare) confermate invece di essere a conoscenza del fatto che per ogni variazione del nucleo familiare avvenuta in corso di fruizione del Reddito di cittadinanza va presentata una DSU aggiornata e - eccetto i casi di nascita o decesso di un componente - va inviata anche una nuova domanda per il Rdc.

Quadro D

Anche il Quadro D - “requisiti economici” - è composto da due caselle.

La prima va barrata per confermare che all’interno del nucleo familiare non c’è alcun componente che possiede un auto immatricolata nei precedenti 6 mesi o immatricolata nei precedenti 2 anni ma con cilindrata superiore ai 1.600 cc. (250 cc. nel caso dei motoveicoli). Si dichiara inoltre che nessuno possiede un’imbarcazione e che la famiglia non supera il limite previsto per il patrimonio immobiliare.

Barrare questo quadro è assolutamente necessario ai fini del riconoscimento del Reddito di cittadinanza: chi non lo fa, infatti, è perché non soddisfa uno o più requisiti previsti dal provvedimento.

Il secondo spazio, invece, va compilato solo nel caso in cui all’atto della presente domanda avete un mutuo contratto per l’acquisto o la costruzione della casa di abitazione. Dovete anche indicare la rata mensile media del mutuo e il numero delle rate mancanti all’estinzione dello stesso.

Quadro E

Fate molta attenzione al Quadro E; se lo sbarrate, infatti, insieme al modello SR180 dovete presentare anche il modello Sr182 Com-Ridotto. Questo perché il Quadro E serve per comunicare attività lavorative già iniziate al momento dell’invio della richiesta del Reddito di cittadinanza, ma non presenti nell’Isee; con il modulo Sr182 si andrà a specificare quanti componenti del nucleo familiare sono interessati da questa disposizione, nonché i redditi percepiti dall’attività lavorativa.

Nel dettaglio, per le DSU presentate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 agosto 2022 vanno comunicate le attività lavorative iniziate dopo il 1° gennaio 2020; se la DSU invece è presentata dal 1° settembre al 31 dicembre 2022, l’attività lavorativa deve essere successiva al 1° gennaio 2021.

Quadro F

Nel Quadro F - “condizioni necessarie per godere del beneficio e impegni al fine della permanenza della misura” - tolta la prima casella (da compilare solo se nel nucleo familiare ci sono detenuti o ricoverati in istituti di cura di lunga degenza) bisogna sbarrare tutti gli altri riquadri (dopo averli letti con attenzione).

Sbarrando queste caselle confermerete di essere consapevoli degli obblighi che derivano dal riconoscimento del Reddito di cittadinanza, compreso il dover comunicare (utilizzando il modulo Sr181) eventuali variazioni del nucleo familiare.

Quadro G

C’è un ultimo Quadro da compilare, la lettera G con la “sottoscrizione di dichiarazione”. Per questo vale quanto detto per il precedente, ossia che bisogna sbarrare tutte e tre le caselle dopo averne presa attenta visione.

Nel dettaglio, con queste dichiarate di essere consapevoli che per avere diritto del Reddito di cittadinanza il nucleo familiare deve avere una DSU in corso di validità, così come del fatto che l’importo del Reddito va speso tutto entro il mese di fruizione, pena una riduzione del 20% della somma erogata il mese successivo.

Qui vi è anche l’informativa sulla privacy, nonché la clausola di salvaguardia dove si legge che in caso di esaurimento delle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2019 per il RdC l’importo verrà ridotto.

A questo punto non vi resta che firmare e porre la data nello spazio dedicato.

Dichiarazione d’immediata disponibilità

Inoltre, con l’aggiornamento effettuato in data 15 luglio 2022, ai quadri F e G si aggiunge il flag relativo alla dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro.

Nel dettaglio, barrando le apposite sezioni nei quadri F e G del modello per la domanda del Reddito di cittadinanza, il richiedente afferma di essere consapevole che tale richiesta equivale a dichiarazione d’immediata disponibilità, tanto per se stesso quanto per tutti i componenti del nucleo familiare che sono tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del Rdc.

Sarà comunque dovere dell’interessato presentarsi al centro per l’impiego di competenza, entro il termine di 30 giorni dal riconoscimento del beneficio, per fornire le integrazioni necessarie per la convalida della Did.

Non barrando i suddetti spazi la domanda di Reddito di cittadinanza si considera improcedibile, quindi sarà impossibile ottenere il riconoscimento del beneficio.

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