Divorzio automatico dopo 10 anni dalla separazione, cosa c’è di vero?

Ilena D’Errico

29/07/2023

29/07/2023 - 18:44

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Esiste davvero il divorzio automatico? Ecco cosa stabilisce la legge quando i coniugi sono in disaccordo e che cosa accade dopo 10 anni dalla separazione.

Divorzio automatico dopo 10 anni dalla separazione, cosa c’è di vero?

A più di mezzo secolo dalla legge italiana sul divorzio continuano a esserci molti dubbi riguardo alla procedura e alle tempistiche, anche perché negli anni si sono susseguiti numerosi interventi legislativi che hanno cambiato alcuni elementi dell’istituto. In ultimo, la riforma Cartabia sul rito civile, che ha introdotto la procedura unificata per chiedere separazione e divorzio. Spesso si sente parlare di divorzio automatico dopo 10 anni dalla separazione, per esempio in quei casi in cui uno dei coniugi non vuole divorziare o addirittura non si presenta in tribunale.

Altre volte, si sentono storie di coppie che rimangono per tutta la vita separate, senza mai riconciliarsi o divorziare, talvolta con il malcontento di uno dei due. Ecco come funziona il divorzio secondo l’ordinamento italiano, quali sono effettivamente le possibilità in caso di disaccordo e cosa c’è di vero nell’idea del divorzio automatico dopo 10 anni di separazione.

Divorzio automatico dopo 10 anni dalla separazione

Anche se le procedure previste per il divorzio non consensuale possono dare luogo a misinterpretazioni, in realtà il divorzio automatico non esiste. Questo non significa che sia impossibile divorziare perché uno dei coniugi si oppone, ma semplicemente che la decisione sul divorzio, per la sua stessa finalità, deve essere spinta da almeno una delle parti, per l’appunto uno dei coniugi.

Quando i coniugi sono entrambi favorevoli al divorzio, a prescindere dalla modalità scelta, l’iter legislativo è molto semplice e veloce. Sarebbe però assurdo pensare che il divorzio sia impraticabile senza questo doppio consenso, anche perché non avrebbe più alcuna utilità. Presumibilmente, il divorzio segue a situazioni di disaccordo, non necessariamente di conflitto ma comunque di contrasto e dissapori. Non è poi raro che sia uno solo dei due coniugi a voler divorziare, per una colpa dell’altro o semplicemente per un cambio di idee.

Impedire il divorzio senza comune accordo sarebbe equivalente a una lesione della libertà personale degli individui, appellando soltanto al buonsenso delle parti che non è di certo una garanzia sufficiente dal punto di vista legale. Dunque, si può divorziare anche se uno dei coniugi non vuole, ma anche in questo caso il divorzio non è automatico: l’altro coniuge lo ha richiesto e il giudice lo proclama nella sentenza.

Cosa succede davvero dopo 10 anni dalla separazione

La convinzione che il divorzio sia automatico dopo 10 anni dalla separazione non è del tutto infondata, ma si muove su una legge entrata in vigore nel febbraio 2021 e dedicata ai matrimoni precedentemente celebrati. Quest’ultima tutela proprio le situazioni in cui il divorzio non è consensuale, consentendo di ottenere il divorzio immediato dopo che siano trascorsi 10 anni dalla separazione (15 in presenza di figli).

Non si può comunque parlare di divorzio automatico, perché anche con questa modalità è necessario che sia uno dei coniugi ad attivare la procedura. L’utilità risiede nel risparmio di tempo e costi per chi non ha voluto o potuto intraprendere un lungo procedimento giudiziario. Il divorzio non consensuale è comunque possibile prima dei 10 anni, a patto che siano trascorsi 6 mesi dalla separazione consensuale o 12 da quella giudiziale. Procedere in questo modo richiede però un certo dispendio di tempo e denaro, anche se a oggi la riforma Cartabia dovrebbe consentire un notevole snellimento della procedura.

L’inesistenza del divorzio automatico risiede nel fatto che nell’ordinamento italiano nessuno, al di fuori dei coniugi stessi, può obbligare le parti a divorziare e non è nemmeno obbligatorio farlo dopo la separazione. Pur essendo quest’ultima una fase transitoria, infatti, nulla impone di divorziare o riconciliarsi. Ecco perché alcune persone rimangono separate anche di comune accordo, ad esempio per poter beneficiare dei diritti successori reciproci. Si ricorda, infatti, che dopo la separazione il vincolo coniugale è ancora presente, ma vengono meno solo gli obblighi di coabitazione e fedeltà.

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# Legge

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