Dichiarazione dei redditi 2023, come indicare i giorni di CIG e Naspi

Patrizia Del Pidio

01/06/2023

01/06/2023 - 12:50

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Anche i redditi di cassa integrazione e Naspi vanno indicati nella dichiarazione dei redditi 2023, ma come si indicano i giorni per i quali è stata percepita l’indennità?

Dichiarazione dei redditi 2023, come indicare i giorni di CIG e Naspi

Naspi, cassa integrazione e disoccupazione agricola sono redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e, quindi, concorrono alla formazione del reddito imponibile. Proprio per questo vanno indicati in dichiarazione dei redditi. Ma come si fa ad inserire questi redditi nel 730/2023 e nel modello Redditi Pf?

L’Agenzia delle Entrate al riguardo ha fornito dei chiarimenti, qualche anno fa, validi sia per il 730 che per il modello redditi PF, usato per lo più dai contribuenti titolari di partita IVA.

Dichiarazione dei redditi 2023: come indicare i giorni di CIG e Naspi nel 730 e nel modello PF

Le dichiarazioni dei redditi, ogni anno, nei modelli dichiarativi, per l’indicazione dei giorni di lavoro dipendente o di pensione, sono divisi in semestri. E nella dichiarazione, quindi, oltre al totale dei giorni di lavoro o di pensione, bisogna indicare anche quelli relativi al primo e al secondo semestre.

Il contribuente che nel 2022 ha percepito redditi di lavoro dipendente e indennità di disoccupazione agricola deve indicare nella dichiarazione dei redditi:

  • i giorni rilevati nella CU dell’ente che ha erogato l’indennità;
  • i giorni indicati nella CU rilasciata dal datore di lavoro.

Il numero massimo che si può indicare è 365 giornate lavorative.

CIG, Naspi e disoccupazione agricola in dichiarazione dei redditi 2023: chiarimenti dalle Entrate su come indicare i giorni

Per quanto riguarda le giornate lavorate nel 2022, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che ci sono due direzioni, considerando che:

  • nelle CU 2022 dell’INPS, con un periodo di giorni di lavoro inferiore a 181/182 giorni nell’anno, viene indicato nel punto 13 (“Primo semestre”) il totale di giorni indicati al punto 6 (“giorni lavoro dipendente”), poiché non si può attribuire un numero preciso di giorni riferiti al primo e/o al secondo
    semestre;
  • nella CU 2022 del datore di lavoro viene certificato il numero di giorni al punto 13 (“Primo semestre”) e/o 14 (“Secondo semestre”) sulla base dell’effettivo periodo di lavoro nell’anno.

Per risolvere i dubbi l’Agenzia delle Entrate richiama la circolare n. 137/1997 in materia delle modalità di calcolo dei giorni di spettanza delle detrazioni per l’indennità di disoccupazione speciale in agricoltura. Si possono infatti applicare gli stessi criteri anche per il calcolo dei giorni che danno diritto al trattamento integrativo e all’ulteriore detrazione, in caso di indennità o somme erogate direttamente dall’Inps o da altri enti per il 2022, diviso in due semestri, senza superare il limite massimo di 365 giorni.

Nella compilazione della dichiarazione dei redditi quindi il contribuente dovrà guardare il numero di giorni riferiti al primo e al secondo semestre anche diversi da quelli che si trovano nella CU dell’INPS, purché la somma dei giorni indicati nei due semestri coincida con quanto indicato nel punto 6 (giorni lavoro dipendente) della CU stessa: in questo modo è possibile il recupero di tutte le detrazioni spettanti.

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