Non tutti sanno cosa sono le detrazioni Irpef per lavoro autonomo, vediamo come funzionano per la dichiarazione dei redditi 2023.
La presentazione della dichiarazione dei redditi 2023 è sempre più vicina e proprio per presentare modello precompilato od ordinario di 730/2023 o Redditi PF cerchiamo di capire quali sono le agevolazioni fiscali previste per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.
Queste si possono suddividere in due grandi macro categorie: deduzioni fiscali, che vanno a ridurre la base imponibile su cui si calcola l’imposta dovuta, e detrazioni fiscali, che vanno a ridurre l’imposta lorda effettivamente dovuta.
Ecco una guida sintetica alle detrazioni fiscali IRPEF per lavoratori dipendenti e autonomi.
Detrazioni IRPEF: soggetti interessati
Per lavoratori autonomi si intendono i professionisti con e senza cassa, i titolari di impresa individuale, i titolari di partita IVA e i soggetti che svolgono un lavoro autonomo, sia che esso abbia carattere continuativo sia che esso si svolga attraverso prestazioni occasionali.
Non vengono considerati come lavoratori autonomi i titolari di contratti di collaborazioni coordinate e continuative ed a progetto ed i prestatori di lavoro occasionale di tipo accessorio. Le detrazioni per redditi da lavoro autonomo sono disciplinate dall’art. 13 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (TUIR) e, come già spiegato sopra, consentono al contribuente di ridurre l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dovuta.
Tipologia delle detrazioni fiscali IRPEF
Come la stessa IRPEF che è un’imposta di carattere progressivo (aumenta all’aumentare del reddito) anche nel caso delle detrazioni fiscali IRPEF sui redditi da lavoro autonomo ci troviamo di fronte a una progressività (stavolta inversamente proporzionale) dal momento che la normativa prevede una detrazione pari a 1.265 euro per i redditi fino a 5.500 euro che, poi, si riduce, spettando in quantità inferiore fino a un reddito massimo di 50.000 euro. In ogni caso, l’importo effettivo delle detrazioni spettanti dipende sempre dal reddito effettivamente prodotto dal contribuente.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi occorre anche ricordare che, almeno nei regimi fiscali più diffusi (come la Partita Iva nel vecchio regime dei minimi o nel nuovo regime forfettario) l’imposta da pagare viene calcolata sul reddito effettivo prodotto e dato dalla differenza tra ricavi e costi, in base a quanto effettivamente dichiarato nel modello Unico PF. In sede di presentazione di questo stesso modello, occorrerà anche tener conto delle ritenute d’acconto che sono state versate sulle fatture emesse (in questo caso ci si riferisce sia ai contribuenti che svolgono collaborazioni occasionali sia ai titolari di Partita IVA in regime ordinario).
Detrazioni fiscali IRPEF: i redditi per i quali è prevista la detrazione
Per comprendere meglio quali sono i redditi per i quali spettano le detrazioni previste per il lavoro autonomo occorre fare riferimento al comma 1 dell’art. 53 del TUIR nel quale vengono espressamente definiti i redditi da lavoro autonomo come
“quelli che derivano dall’esercizio di arti e professioni. Per esercizio di arti e professioni si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle considerate nel capo VI, compreso l’esercizio in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 5”
A tali redditi occorre anche aggiungere quelli indicati nel comma 2 dell’art. 53 del TUIR, tra i quali:
- i redditi assimilati a quelli di lavoro autonomo;
- le partecipazioni agli utili;
- i redditi da prestazioni sportive oggetto di contratto di lavoro autonomo;
Detrazioni fiscali IRPEF: importi ed esempio di calcolo
Per quanto riguarda gli specifici importi delle detrazioni occorre fare riferimento al comma 5 dell’art. 13 del TUIR in cui si afferma anche che le la detrazione dall’imposta lorda, non è cumulabile con quelle previste dagli altri commi dello stesso articolo. Per quanto riguarda gli importi della detrazione sui redditi da lavoro autonomo occorre tener presenti le seguenti soglie:
- detrazione di 1.265 euro, se il reddito complessivo non supera 5.500 euro;
- detrazione di 1.265 euro, se il reddito complessivo è superiore a 5.500 euro ma non a 50.000 euro. In questo caso la detrazione va calcolata secondo precisi calcoli ovvero:
- per redditi fino a 28.000 euro 500 + 765 x
28.000-reddito)/(22.500
;
- per redditi superiori a 28.000 euro ma entro i 50.000 euro 500 x
50.000-reddito)/(22.000
;
- sopra i 50.000 euro nessuna detrazione.
È opportuno ricordare, infine, che in sede di compilazione del Modello Unico PF, occorrerà tenere conto anche delle ritenute d’acconto del 20%, già versate sulle fatture emesse. Tali quote vanno a compensare l’IRPEF effettivamente dovuta e potrebbero anche, se superiori all’imposta da pagare, produrre un credito fiscale che darebbe luogo a un rimborso IRPEF.
Per quanto riguarda, infine, i lavoratori autonomi che producono un reddito superiore ai 55.000 euro, occorre ricordare che non spetta alcun tipo di detrazione.
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Giulio
Luglio 2015
Ho usufruito della detrazione lorda fino a 1104 euro avendo svolto un lavoro occasionale fino con guadagni inferiori a 4800 euro,
Mio fratello svolge lo stesso lavoro occasionale ma è anche dipendente statale, può usufruire della stessa detrazione lorda, riducendo un po’ le tasse complessive? Grazie