Denuncia retribuzioni all’Inail: cosa contiene e come trasmetterla?

Paolo Ballanti

16 Febbraio 2023 - 18:35

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L’azienda è obbligata a comunicare all’Inail le retribuzioni su cui è stato calcolato il saldo del premio assicurativo 2022. Ecco come trasmettere la denuncia all’Istituto entro il 28 febbraio 2023

Denuncia retribuzioni all’Inail: cosa contiene e come trasmetterla?

Il premio assicurativo da versare all’Inail ha l’obiettivo di finanziare le prestazioni economiche e sanitarie dell’Istituto, garantite in favore dei dipendenti al verificarsi di eventi di infortunio sul lavoro e malattia professionale in grado di impedirgli temporaneamente o in maniera definitiva di rendere la prestazione lavorativa.

Il calcolo del premio assicurativo (detto anche «autoliquidazione») avviene una volta l’anno, di norma nei mesi di gennaio e febbraio.

L’autoliquidazione funziona secondo un sistema di acconto e saldo. In sostanza si determina il saldo dell’anno precedente, sulla base delle retribuzioni corrisposte ai dipendenti da gennaio a dicembre.

Al saldo si somma poi l’acconto per l’anno corrente, calcolato, salvo alcune eccezioni che vedremo, sulle stesse retribuzioni riconosciute nell’annualità precedente, in quanto unico dato noto.

Considerato che l’Inail non è a conoscenza delle retribuzioni utilizzate per il calcolo del premio, al datore di lavoro è fatto obbligo di trasmetterle, attraverso un’apposita denuncia da inviare grazie ai servizi telematici messi a disposizione dall’Istituto.

La denuncia in questione prende il nome di «denuncia delle retribuzioni» o «dichiarazione telematica dei salari». Analizziamo in dettaglio cos’è e come inviarla.

Cos’è la denuncia delle retribuzioni?

La denuncia delle retribuzioni è una dichiarazione resa dall’azienda all’Inail contenente l’ammontare delle retribuzioni corrisposte ai dipendenti nell’anno precedente.

L’importanza della dichiarazione risiede tutta nel fatto che il saldo dell’autoliquidazione 2022 è determinato moltiplicando un’apposita aliquota (tasso) per l’ammontare delle retribuzioni corrisposte nel medesimo anno 2022.

Dal risultato ottenuto si scomputa poi l’acconto 2022, già versato dall’azienda nell’ambito dell’autoliquidazione dell’anno precedente, nel nostro caso 2021-2022.

Per il calcolo del saldo l’Inail ha infatti a disposizione il solo tasso, dal momento che è l’Istituto stesso a comunicarlo all’azienda. Il pezzo mancante per verificare se il datore ha correttamente calcolato il premio assicurativo è appunto il monte retributivo. Da qui l’obbligo di trasmettere la denuncia delle retribuzioni.

Perché non si denunciano le retribuzioni 2023?

Il premio assicurativo da autoliquidazione 2022-2023 è la somma di:

  • regolazione (saldo) 2022, ottenuto moltiplicando il tasso per le retribuzioni corrisposte nel 2022 (dal risultato dev’essere sottratto l’acconto 2022);
  • rata (acconto) 2023, determinata moltiplicando il tasso per le retribuzioni corrisposte nel 2022 (unico dato disponibile).

Dal momento che le operazioni di autoliquidazione vengono effettuate nel mese di gennaio - febbraio, non sono ancora note le retribuzioni effettive dell’anno stesso. Di conseguenza si assumono come monte retributivo per il calcolo della rata 2023 le retribuzioni dell’anno precedente, già indicate nella dichiarazione salari.

I compensi dell’anno corrente sono peraltro ininfluenti in quanto nell’autoliquidazione 2023-2024 si calcolerà il saldo 2023 sulla base delle retribuzioni effettivamente corrisposte ai dipendenti da gennaio a dicembre.

Un’eccezione a quanto detto finora è rappresentata dalla dichiarazione di riduzione del presunto. Trattasi di una comunicazione da trasmettere all’Inail in cui l’azienda afferma che, per via di eventi quali licenziamenti o ricorso alla Cassa integrazione guadagni, nel 2023 il monte retributivo sarà inferiore a quanto registrato nel 2022.

Grazie alla dichiarazione di riduzione del presunto, da trasmettere entro il 16 febbraio 2023, il datore di lavoro ha la possibilità di calcolare la rata non sulle retribuzioni 2022 ma su una somma inferiore.

Come trasmettere la denuncia delle retribuzioni?

Al pari di altre denunce legate all’autoliquidazione, la denuncia delle retribuzioni dev’essere trasmessa all’Inail esclusivamente in via telematica. A tal proposito è necessario collegarsi al portale dell’Istituto «inail.it», cliccando su «Accedi ai servizi online». Dalla lista a sinistra selezionare il menù a tendina «Autoliquidazione».

Per trasmettere la denuncia si possono utilizzare le funzioni:

  • «Invio Telematico Dichiarazioni Salariali»;
  • «Alpi online»;
  • «Settore navigazione - Invio retribuzioni e calcolo del premio».

Con riferimento ai primi due servizi, AL.P.I online permette di:

  • calcolare il premio Inail da pagare;
  • inviare la dichiarazione delle retribuzioni;
  • comunicare la volontà di pagare il premio in quattro rate;
  • calcolare a quanto ammontano gli importi del premio da pagare in quattro rate, comprensivi degli interessi.

La funzione di Invio Telematico Dichiarazioni Salariali, al contrario, non calcola il premio Inail (che viene determinato in autonomia dal datore di lavoro), mentre permette di trasmettere la denuncia delle retribuzioni (grazie al caricamento di un file prodotto dal gestionale paghe), nonché comunicare la volontà di pagare il premio in quattro rate.

Come reso da Inail nell’apposita guida all’autoliquidazione 2022-2023, da quest’anno la trasmissione dei dati retributivi «è stata implementata con un nuovo tracciato in formato Json. È possibile inviare sia nel formato Json sia nel formato txt. Dalla prossima autoliquidazione sarà consentito l’invio solo del nuovo formato Json».

Come dev’essere compilata la denuncia delle retribuzioni?

Il modulo per la dichiarazione delle retribuzioni, identificato con il codice 1031, da trasmettere attraverso l’apposito servizio telematico Inail, deve contenere le seguenti informazioni:

  • anno cui si riferisce la dichiarazione (2022);
  • codice ditta, nello specifico il codice numerico assegnato dall’Inail all’azienda, oltre al codice di controllo;
  • codice fiscale dell’azienda e ragione sociale;
  • codice della sede Inail competente in base alla sede legale della ditta;
  • posizione assicurativa territoriale (Pat);
  • voce di tariffa corrispondente all’attività lavorativa svolta nell’ambito della Pat;
  • gestione di appartenenza tra industria, artigianato, terziario, altre attività;
  • periodo temporale di riferimento delle retribuzioni;
  • retribuzioni erogate ai dipendenti;
  • quote di retribuzione parzialmente esenti;
  • rateazione in quattro rate, barrando la casella «Si» se si vuole accedere alla rateazione.

Entro quando dev’essere trasmessa la denuncia?

A differenza della scadenza per il pagamento della prima o unica rata del premio assicurativo (16 febbraio 2023) la denuncia delle retribuzioni dev’essere trasmessa a Inail entro e non oltre il 28 febbraio 2023.

La violazione dell’obbligo di comunicazione delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel 2022 è punita con la sanzione amministrativa da 125,00 a 770,00 euro se la mancata o tardiva comunicazione non determina una liquidazione del premio inferiore al dovuto.

Al contrario, nel caso in cui la mancata comunicazione «abbia determinato una richiesta di premio, su tale importo sono dovute le sanzioni civili», ai sensi dell’articolo 116 della Legge 23 dicembre 2000 numero 388 (guida autoliquidazione).

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