Debiti spalmati e Serie A a Dazn fino al 2026: il blitz di Lotito per salvare il calcio

Alessandro Cipolla

6 Dicembre 2022 - 10:16

Due emendamenti al decreto Aiuti quater potrebbero far sorridere la Serie A: il senatore Lotito prova a spalmare i debiti in 5 anni e ad allungare i diritti tv a Dazn fino al 2026.

Debiti spalmati e Serie A a Dazn fino al 2026: il blitz di Lotito per salvare il calcio

Claudio Lotito dal 2004 è il presidente della Lazio, un ruolo che oltre a svariati successi sul campo, tre Coppa Italia e tre Supercoppe vinte dopo aver rilevato un club sull’orlo della bancarotta, gli ha dato una diffusa popolarità anche fuori dal mondo del pallone.

Dopo essere stato, non senza polemiche, per diversi anni membro del Comitato di presidenza della Figc, dallo scorso 25 settembre Lotito è un senatore dopo aver mancato per un soffio l’elezione a Palazzo Madama già nel 2018.

Nella sua nuova veste di senatore eletto tra le fila del centrodestra in quota Forza Italia, sarebbero due le prime mosse da parlamentare di Claudio Lotito: un emendamento per spalmare in cinque anni i debiti delle società sportive e un secondo per permettere di allungare la durata dei contratti dei diritti tv da tre a cinque anni.

Se questi due emendamenti al decreto Aiuti quater dovessero passare, per la Serie A e per la Lazio si tratterebbe di una autentica boccata di ossigeno, visto che i club del nostro massimo campionato di calcio entro il 22 dicembre devono saldare con il Fisco tasse non pagate per un valore totale di 500 milioni.

Lotito e il nuovo salva-calcio

Nel 2002 il secondo governo Berlusconi varò quello che è stato definito come il “decreto salva calcio”: con quasi tutti i club di Serie A sommersi dai debiti, l’esecutivo concesse alle società la possibilità di spalmare in dieci anni la voce patrimonio giocatori.

Venti anni dopo la politica potrebbe salvare di nuovo il calcio; un emendamento bipartisan al decreto Aiuti quater infatti prevede la possibilità di spalmare in cinque anni i debiti con il Fisco che devono essere saldati entro il 22 dicembre.

Un totale di sessanta rate di cui tre da saldare subito che potrebbe togliere dai guai la Serie A che, a causa delle scorie del Covid, si è vista sospendere i versamenti contributivi e previdenziali relativi al periodo gennaio-novembre 2022.

Adesso però è giunto il momento di pagare e il conto totale sarebbe di circa 500 milioni e, per i club che in questi mesi non hanno accantonato quanto dovuto, sarebbe in arrivo una autentica stangata; giusto per fare un esempio, stando al Fatto Quotidiano la Lazio di Claudio Lotito dovrebbe saldare pendenze complessive per un totale di 40 milioni.

Se l’emendamento dovesse passare, Lotito come gli altri presidenti potrebbe pagare il dovuto in sessanta rate “ senza sanzioni e interessi fiscali ma anche senza sanzioni penali e sportive ”.

Serie A a Dazn fino al 2026?

C’è anche un secondo emendamento al decreto Aiuti quater, che vede il senatore Claudio Lotito come cofirmatario, che interesserebbe molto il calcio e in particolare la nostra Serie A.

Nel testo si chiede di inserire la possibilità di allungare da tre a cinque anni la durata dei contratti dei diritti tv dei campionati professionistici sportivi, con tanto di applicazione retroattiva.

Una modifica alla legge Melandri che permetterebbe a Dazn, che detiene i diritti televisivi della Serie A fino al campionato 2023/2024, di allungare la propria licenza fino a coprire la stagione 2025/2026.

Dazn al momento versa ogni anno 840 milioni ai club della Serie A; una proroga fino al 2026 potrebbe permettere all’emittente di ammortizzare meglio l’investimento e alle società di mettere al sicuro gli incassi per due anni in più.

Si è calcolato infatti che il nostro calcio in tv abbia subito una perdita di valore pari al 30% e, di conseguenza, la prossima asta potrebbe portare a un accordo più basso rispetto agli attuali 840 milioni a stagione.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.

SONDAGGIO