L’economia USA rallenta per l’accumulo di scorte e l’anticipo degli investimenti in vista dei dazi; l’Italia ne beneficia con un export record verso gli USA e un deficit con la Cina.
Tutto si tiene. L’accumulo delle scorte di magazzino e l’anticipo degli investimenti di prodotti elettronici ed informatici importati da parte dell’economia americana si sono combinati insieme, con un impatto congiunturale negativo sull’andamento nel primo trimestre di quest’anno, visto che il calcolo del Pil riflette positivamente le maggiori esportazioni ma negativamente le maggiori importazioni. La contrazione, ancorché lieve, è stata dello 0,3% su base annua.
C’è un altro aspetto da considerare: il commercio internazionale compensa continuamente i deficit commerciali con i surplus. Ne è derivato, correlativamente, un aumento delle esportazioni italiane verso gli Usa, che sono volate verso l’alto determinando una curiosa triangolazione con la Cina.
Nel solo mese di marzo di quest’anno, la recentissima Nota Flash dell’ISTAT sul Commercio internazionale extra-UE ha messo in evidenza nelle tavole statistiche che l’export italiano verso gli Usa ha segnato un sorprendente +41,2% rispetto allo stesso mese del 2024, con il saldo positivo per merci che nel primo trimestre è arrivato a 11,9 miliardi di euro per via di un incremento dell’export trimestrale che è stato complessivamente dell’11,8%. [...]
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