Crisi First Republic Bank: cosa sta succedendo

Violetta Silvestri

28 Aprile 2023 - 15:36

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La crisi di First Reoublic Bank sta scuotendo il sistema bancario Usa e non solo: si rischia una crisi sistemica globale? Cosa succede all’istituto statunitensi e perché potrebbe fallire.

Crisi First Republic Bank: cosa sta succedendo

La banca First Republic Bank è in crisi e rischia il fallimento: cosa sta succedendo e quali sono i timori dell’intero sistema finanziario Usa?

Dopo le pesanti turbolenze bancarie che hanno scosso gli Stati Uniti e in parte l’Europa (con il caso Credit Suisse) nel mese di marzo, il terremoto sta facendo ancora tremare gli istituti di credito della potenza americana.

Senza un’azione repentina e profonda, la banca Usa con sede a San Francisco sembra avere davvero i giorni contati. Mentre ci si interroga sulle potenzialità di questa ennesima falla bancaria negli Usa di trasformarsi in una valanga sistemica come accadde nel 2008 con il caso Leham Brothers, l’allarme sulla gestione delle banche negli Stati Uniti è scattato.

Cosa sta succedendo a First Republic Bank e perché si parla di una crisi? Tutti i dettagli finora emersi sull’istituto di credito vicino al collasso.

Perché è scoppiata la crisi di First Republic Bank

First Republic ha perso il 60% del suo valore di mercato in soli tre giorni, dopo aver affermato che $100 miliardi di depositi sono stati ritirati (con la fuga dagli sportelli) durante i primi tre mesi dell’anno.

Nello specifico, depositi totali sono scesi a $104,5 miliardi alla fine del primo trimestre del 2023, il che riflette un calo di oltre il 40% rispetto ai $176,4 miliardi del 31 dicembre 2022. L’ultimo dato sui depositi della banca tiene conto di un’infusione di $30 miliardi da 11 grandi Banche statunitensi a marzo - tra cui JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America e Wells Fargo - come tentativo di dare un sostegno.

Molti clienti di First Republic Bank hanno trasferito i loro soldi in banche più grandi. Come la Silicon Valley Bank e la Signature Bank, i depositi di molti dei clienti di First Republic superano il limite della Federal Deposit Insurance Corp. di $250.000 per depositante e non sono coperti da assicurazione.

I prestiti e titoli della banca con sede a San Francisco hanno reso in media il 3,7% nell’ultimo trimestre, ma il costo dei prestiti è stato del 4,3%, mettendo in evidenza che generare un profitto sostenibile sembra improbabile.

Da evidenziare che, nel primo trimestre, la banca ha preso in prestito 92 miliardi di dollari, principalmente dalla Federal Reserve e da gruppi di prestito sostenuti dal governo, sostituendo essenzialmente i suoi depositi con prestiti.

Questo è un corso pericoloso per qualsiasi banca, che generalmente fa affari accettando depositi dei clienti relativamente poco costosi mentre presta denaro agli acquirenti di case e alle imprese a tassi di interesse molto più alti.

Infine, la crisi di First Republic Bank poggia su un sistema basilare: First Republic è una banca regionale che si è concentrata su individui facoltosi e le loro attività, offrendo mutui a bassi tassi di interesse.

Quei mutui, così come altre attività a lungo termine nel bilancio della banca, hanno perso valore di mercato da quando la Fed ha iniziato ad aumentare i tassi lo scorso anno, facendo temere agli investitori che la banca avrebbe dovuto registrare una perdita considerevole se costretta a vendere tali attività per raccogliere denaro.

Cosa succederà alla banca Usa e al sistema finanziario

La banca regionale è in cerca di un potenziale accordo di salvataggio per rimodellare la sua attività dopo aver subito massicci deflussi di depositi nel primo trimestre.

Reuters ha riferito venerdì 28 aprile che i funzionari statunitensi, tra cui la Federal Deposit Insurance Corporation, il Dipartimento del Tesoro e la Federal Reserve, si stanno coordinando con altre banche per mediare e arrivare a un piano di salvataggio.

La CNBC ha riferito che i consulenti di First Republic si stavano preparando a presentare alle banche più grandi un progetto che avrebbe consentito al prestatore regionale di vendere obbligazioni e altri asset a un tasso superiore a quello di mercato e quindi aumentare il capitale.

Le vendite comporterebbero una perdita per le banche che acquistano le obbligazioni, ma potrebbero essere più economiche a lungo termine rispetto alla prospettiva di lasciare che la banca fallisca e venga sequestrata dalle autorità di regolamentazione.

Intanto, i timori di una nuova Lehman Brothers sembrano scongiurati dalle valutazioni degli analisti. Il crollo di First Republic Bank, infatti, sembra legato a una specifica e cattiva gestione della stessa banca, piuttosto che a falle di un intero sistema. Il contagio, quindi, non dovrebbe esserci. Tuttavia, gli Usa rimangono in allerta.

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