Crisi Venezuela: gas e petrolio accentuano il crollo. È colpa della PDVSA

C. G.

23 Marzo 2017 - 11:23

Crisi Venezuela: il paese con le più grandi riserve petrolifere al mondo soffre la più grande recessione della storia e la PDVSA non fa che peggiorare le cose.

Crisi Venezuela: gas e petrolio accentuano il crollo. È colpa della PDVSA

La crisi del Venezuela continua a farsi sentire. A pesare sono oggi i problemi legati alla scarsità di gasolio e benzina nel Paese che, per paradosso, è seduto sulle più grandi riserve petrolifere del mondo.

Come abbiamo avuto modo di vedere più volte, la crisi del Venezuela è nata sotto forma di profonda recessione economica che ben presto si è trasformata in una grave emergenza umanitaria e sociale. Le persone lottano ogni giorno per la sopravvivenza e molto spesso sono costrette a varcare i confini dello Stato per reperire medicinali e altri beni di prima necessità. Il crollo dei prezzi di greggio non ha di certo aiutato a risolvere la galoppante crisi del Venezuela.

Agli evidenti pressanti problemi politici del Paese si è aggiunto ora anche l’esaurimento delle scorte di benzina, un vero e proprio paradosso per lo Stato di Maduro. Responsabile di questo stato di cose è, secondo i più, la compagnia petrolifera statale, la PDVSA, che ha più volte rischiato il default ed è stata messa ripetutamente in ginocchio dalla grave crisi del Venezuela. Gli errori gestionali e logistici della PDVSA hanno causato il già citato esaurimento delle scorte che ha esacerbato le condizioni della popolazione. La crisi del Venezuela non sembra voler lasciare scampo a nessuno.

Crisi Venezuela: la colpa è della PDVSA

Nella giornata di ieri, mercoledì 22 marzo, circa 12 petroliere sono rimaste bloccate nei porti della PDVSA sia in Venezuela che ai Caraibi in attesa di scaricare i prodotti necessari alla lavorazione del greggio. La crisi del Venezuela ha praticamente distrutto le finanze della PDVSA che non è stata in grado di ripagare i propri debiti. Per questo motivo i fornitori stanno chiedendo a gran voce di essere pagati prima di scaricare le merci. Ecco perché il Venezuela in crisi sta fronteggiando ora anche una tremenda carenza di benzina e gasolio.

A ciò si aggiunga poi che molte petroliere della PDVSA sono inagibili in quanto non dispongono del denaro sufficiente alla pulizia degli scafi, alle ispezioni e ai servizi portuali. La conseguenza? Nuovi problemi per i cittadini che oltre alla scarsità di cibo, di medicinali, di servizi e di cure devono fronteggiare ora anche una scarsità di gasolio che gli impedisce di spostarsi. La crisi del Venezuela sta raggiungendo livelli sempre più estremi.

Crisi Venezuela: l’ottimismo del Governo

Mentre la crisi del Venezuela e della sua compagnia petrolifera statale continuano a mettere in ginocchio un Paese già stremato, dal Governo l’ottimismo appare dilagante. Secondo quanto affermato da Ramon Lobo, vicepresidente e ministro dell’economia e delle finanze del Venezuela, il prossimo anno la PDVSA sarà in grado di onorare $17 miliardi di pagamenti grazie a un’economia più forte e a prezzi del petrolio più alti. Si ricordi che il Venezuela in crisi dipende al 90% dal greggio. Il problema è che, secondo molti analisti, il petrolio dovrà fronteggiare numerosi ostacoli e battute d’arresto. La crisi del Venezuela non potrà essere risolta del tutto senza un riequilibrio del mercato.

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