Criptovalute: cosa c’è da sapere su Bitcoin e co.

Redazione

29/05/2019

06/07/2021 - 16:05

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Guida alle criptovalute: tutto quello che c’è da sapere sul Bitcoin e sull’intero comparto del denaro digitale

Criptovalute: cosa c’è da sapere su Bitcoin e co.

Cosa sono le criptovalute?

Nonostante il comparto del denaro digitale sia ormai piuttosto conosciuto, la domanda non passa mai di moda.

Di seguito un approfondimento di TRADERS’ Magazine Italia sulle criptovalute, dalla loro definizione alle strategie operative più e meno adatte.

Cosa sono le criptovalute?

Le criptovalute sono (quasi) valute puramente digitali con un sistema di pagamento decentralizzato ma sempre distribuito e reso crittograficamente sicuro.

Quindi non esistono sotto forma di monete e banconote (cash), ma esclusivamente come denaro contabile (bankroll) che può essere spostato utilizzando un registro elettronico delle transazioni che viene continuamente aggiornato. La moneta con il Bitcoin o qualche altro simbolo di una criptovaluta, che potreste già aver visto in alcune illustrazioni, è una rappresentazione puramente artistica.

Ma come funziona esattamente questo denaro contabile elettronico? Tutte le transazioni che si verificano all’interno di una specifica finestra temporale vengono inizialmente raggruppate assieme in un cosiddetto block. Questi block vengono poi inseriti nel registro transazioni.

Ciascun block, come vedremo fra poco, è sempre direttamente correlato al suo predecessore, in modo da essere collegati assieme ed incatenati. Perciò, il libro elettronico delle transazioni si chiama anche blockchain, letteralmente “catena di blocchi”.

Grazie alla blockchain, una moneta virtuale (la cosiddetta Coin) non può essere emessa più di una volta. Perché all’interno di essa viene determinato in maniera indiscutibile il suo legittimo proprietario. Le teste d’uovo ora obietteranno dicendo che la blockchain si può hackerare, cosa essenzialmente corretta.

Tuttavia, un hacking di questo genere è quasi impossibile, sia da un punto di vista puramente tecnico che da un punto di vista di costi-benefici. Perché una volta che un block è completo, questo viene trasformato in una serie di lettere e numeri apparentemente arbitraria chiamata hash, utilizzando un sofisticato algoritmo.

L’hash viene conservato assieme al block nella blockchain. Da una parte, c’è il risultato dei dati contenuti nel block; dall’altra, vi è incluso anche l’hash del block predecessore (ossia il riferimento diretto al suo predecessore, già menzionato).

Questo rende ciascun hash unico ed agisce come sigillo. Incidentalmente, questo sigillo è in ultima analisi il “mining” vero e proprio, perché colui che calcola per primo l’hash corretto riceverà nuovi coins come ricompensa.

Le più famose

Bitcoin: è la madre di tutte le criptovalute, probabilmente in virtù dell’ascesa quasi senza precedenti del 2017 della quale si è discusso spesso negli ultimi tempi. Grazie a Bitcoin, ora sappiamo che le criptovalute basate su blockchain essenzialmente funzionano.

Ethereum: è un sistema distribuito che dovrebbe permettere la creazione, gestione ed esecuzione di programmi decentralizzati (app centralizzate, le cosiddette Dapps) o contratti smart per mezzo di blockchain. La criptovaluta Ether serve come metodo di pagamento per una transazione elaborata dai computer che partecipano nella rete.

Bitcoin Cash: è stato il primo deciso bivio di Bitcoin prima di Bitcoin Gold. L’obiettivo di Bitcoin Cash è quello di aumentare la velocità delle transazioni incrementando la dimensione del block (da 1 a 8 MB, con ulteriori incrementi possibili) riducendo nel contempo i costi.

Ripple: A differenza di quasi tutte le altre criptovalute essa non è decentralizzata. Al contrario, Ripple sta dietro l’azienda privata Ripple Labs con investitori del calibro di Andreessen Horowitz e Google Ventures, che prendono tutte le decisioni del caso. È progettato come sistema di moneta digitale che trasforma perfettamente il nostro attuale sistema a valuta piatta (Euro, dollaro, ecc.) su Internet. Gode di un’alta
reputazione in politica. In seguito a discussioni con il governo cinese, Ripple non è mai stato bandito nel paese. D’altra parte non viene assolutamente visto di buon occhio nella community delle criptovalute.

Bitcoin Gold: un altro spin-off di Bitcoin. Gli investitori si sono dati l’obiettivo di decentralizzare nuovamente la rete utilizzando un algoritmo differente (quindi il mining) per la generazione di coins (per gli esperti: Equihash al posto di SHA-256).

Litecoin: un tempo era la seconda criptovaluta più grande dopo Bitcoin, ma di recente ha perso terreno. Nondimeno, qualche anno fa era vero che, se Bitcoin era oro, Litecoin era argento.

DASH: significa “Digital Cash”. La criptovaluta offre un pagamento istantaneo opzionale così come l’anonimato. Le transazioni si possono completare in meno di due secondi grazie ai Masternodes.

NEO: è l’equivalente cinese di Ethereum.

Monero: è un termine ripreso dall’esperanto, e significa qualcosa del tipo “valuta” o “moneta”. Attribuisce particolare importanza all’anonimato e, alla fine, desidera diventare una valuta che sia priva nel contempo di inflazione e deflazione. Perciò non esiste un limite superiore fissato al numero di coins. Tuttavia, solo pochi ne saranno aggiunti in futuro.

IOTA: (MIOTA) è una criptovaluta utilizzata nella comunicazione macchina-macchina (M2M), come quando ad esempio una stampante riordina automaticamente i toner. Tuttavia, IOTA non si affida alla tradizionale blockchain ma allo sviluppo ulteriore di grafici aciclici diretti, i cosiddetti tangles. Questo elimina i problemi di scaling di IOTA con le classiche criptovalute di tipo blockchain.

Trading su criptovalute

Non è possibile comprare criptovaluta tramite le borse tradizionali. Piuttosto, esistono borse speciali di criptovalute come Bittrex, GDAX, Kraken o Poloniax. Il problema in questo caso è che alcune borse di criptovalute sono già state hackerate, cosa che ha dato come risultato la perdita di coins. Il caso meglio noto è probabilmente la bancarotta di quella che un tempo era la borsa di Bitcoin più grande al mondo, Mt.Gox.

Tuttavia se si vuole fare trading sul breve termine, non si può fare a meno delle borse di criptovalute. A meno che non ci si affidi alle derivate. Con le derivate non si acquistano direttamente criptovalute, ma si scommette sullo sviluppo del loro prezzo. Si può fare questo, ad esempio con diversi provider CFD.

Ci sono anche dei certificati per le due criptovalute più grandi ossia Bitcoin ed Ethereum. Ultimo ma non ultimo, c’è anche una Exchange Traded Note (ETN) su Bitcoin. Per le altre criptovalute come Litecoin, DASH, NEO o Monero, tuttavia, le derivative non sembrano (ancora) così vantaggiose.

Strategie per le criptovalute

Negli ultimi anni, la “buy and hold” si è rivelata certamente la miglior strategia. Si poteva acquistare quasi ogni setback nelle criptovalute principali, specialmente Bitcoin, e poi “addormentarsi”. Dato il ripido trend verso l’alto, le posizioni short non sarebbero state una buona idea, anche se qualche volta avrebbero potuto funzionare.

Tuttavia, si doveva reagire rapidamente, cosa che gli investitori privati di solito non riescono a fare. Ciò è ancor più vero contando che le criptovalute sono soggette a trading 24 ore al giorno, per tutta la settimana.

Tuttavia, l’autore desidera dare un consiglio: è perfettamente possibile fare trading sulle criptovalute secondo le considerazioni tecniche grafiche. Ciò è specialmente vero per Bitcoin, ma essenzialmente anche per le altre criptovalute.

Il motivo per questo potrebbe essere che il mercato è ancora un mercato relativamente libero, influenzato in realtà solo da domanda e offerta. Perciò, se si vuole fare trading con le criptovalute sul breve termine, dovreste quanto prima acquisire familiarità con la tecnica grafica.

Conclusione

In questo articolo vi abbiamo presentato le basi delle criptovalute. Si tratta di un mercato completamente nuovo, che offre corrispondenti opportunità ma anche altrettanti rischi.

La storia nel mercato azionario ci ha insegnato che non bisognerebbe soltanto prendere di mira unilateralmente possibili profitti e perdite, ma vedere entrambi i lati della moneta. Analizzare esattamente la situazione e decidere quale rotta sia migliore prima di assumere una posizione.

Non lasciate che l’attuale battage mediatico su Bitcoin vi influenzi. Mantenete i nervi saldi e non buttatevi sul mercato frettolosamente. E non dimenticatevi di proteggervi dalle perdite troppo grandi con un prezzo di stop.

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