Le strategie prevalenti puntano su una curva più ripida, con posizionamenti a favore di un allargamento dello spread tra titoli a breve e lungo termine.
Il mercato obbligazionario statunitense, considerato tradizionalmente il pilastro della finanza globale, sta mostrando segnali di crescente fragilità. Gli ultimi movimenti dei Treasury hanno sollevato dubbi sulla capacità degli Stati Uniti di mantenere la fiducia degli investitori di fronte a un mix esplosivo: debito pubblico in crescita, tassi di interesse sotto pressione politica e inflazione che fatica a rientrare nei parametri di lungo periodo.
I rendimenti dei Treasury decennali hanno toccato livelli elevati, spinti dal timore per la sostenibilità fiscale a livello globale. La successiva pubblicazione di dati macroeconomici deboli, in particolare il report sull’occupazione che ha mostrato una crescita inferiore alle attese, ha innescato un rally dei titoli di Stato.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al di sotto del 4,1%, mentre il biennale è scivolato verso il 3,8%, alimentando la prospettiva di tagli dei tassi di interesse più rapidi da parte della Fed. [...]
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