Così la Cina si sta preparando per la guerra in Taiwan

Ilena D’Errico

28/04/2023

28/04/2023 - 19:20

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38 aerei e 6 navi da guerra sulle coste orientali di Taiwan: così la Cina si sta preparando alla guerra.

Così la Cina si sta preparando per la guerra in Taiwan

I radar della Difesa di Tapei hanno rilevato il passaggio di 38 aerei cinesi tra le 6 del mattino di giovedì 27 aprile e l’alba di oggi: così la Cina si prepara alla guerra in Taiwan. Si tratta, infatti, dell’incursione più imponente dopo le “grandi manovre” montate dall’Esercito popolare di liberazione cinese dall’8 all’11 aprile per protestare contro l’incontro tra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy in California.

38 aerei cinesi sulle coste di Taiwan, strategia intimidatoria o preparazione alla guerra?

La Difesa di Taiwan è rimasta particolarmente colpita dai movimenti dei veicoli militari cinesi (oltre ai 38 aerei, anche 6 navi da guerra sono state inviate presso le coste), nonostante questo tipo di incursioni intimidatorie non siano di certo una novità. Le esibizioni di potere sono ormai un punto fermo nella strategia di Xi Jinping, ma questa volta sembra esserci qualcosa di più.

Chieh Chung, ricercatore militare del think tank National policy foundation di Tapei, ritiene che le incursioni terminate questa mattina possano ricondursi all’esercitazione dei piani offensivi. Non solo, Pechino non aveva mai inviato tanti apparecchi in un solo giorno, ma la scelta di questi e la percorrenza di una traiettoria insolita lasciano presagire una vera e propria preparazione all’attacco.

Il comando cinese ha nuovamente utilizzato il drone d’attacco TB-001, già impiegato in precedenza per le esercitazioni nei cieli taiwanesi. L’apparecchio viene chiamato anche Scorpione a doppia coda ed è armato con bombe e missili. Secondo l’esperto Chieh Chung, il veicolo verrebbe utilizzato dai cinesi durante la guerra anche per individuare i bersagli al suolo nella parte orientale dell’isola (che non fronteggiano le coste della Cina continentale), oltre che per colpire con missili e bombe.

Come detto, non è la prima volta che Pechino utilizza questo tipo di drone per sorvolare i cieli di Taiwan. Questa volta, tuttavia, la Difesa è rimasta colpita dalla rotta, compiutasi su un tracciato mai rilevato prima d’ora. In particolare, lo Scorpione ha oltrepassato la “linea mediana” dello Stretto, per poi compiere dei voli in cerchio e sorvolare le coste orientali, dove sono situate le basi di seconda linea dell’aeronautica e dell’esercito di terra. Queste basi hanno proprio la funzione di riserva strategica contro le invasioni ed è proprio queste aree che saranno colpite grazie all’uso dello Scorpione, afferma l’esperto.

La Cina si sta preparando al conflitto, la posizione della Difesa di Taiwan

Lo Scorpione sarebbe dunque usato con finalità ancora più temibili, come se i missili e le bombe di cui è armato non fossero abbastanza pericolose. Dovrebbe essere proprio il drone TB-001, infatti, a inviare informazioni riguardo agli obbiettivi alla flotta aeronavale cinese al largo nel Pacifico, dando il via a un fuoco di precisione sulle basi più sicure dell’isola.

Per queste ragioni, le incursioni cinesi non sembrano potersi ricondurre alla “normale” routine intimidatoria messa in atto dalla Cina per portare Taiwan alla resa. Gli esperti, al contrario, sostengono che i cinesi hanno messo alla prova i piani offensivi da attuare se l’isola rifiuta la riunificazione.

Nel frattempo, gli accordi fra Taiwan e gli Stati Uniti non si sono lasciati intimorire, e questi ultimi proseguono nella valutazione delle possibili risposte all’attacco cinese. L’obbiettivo da perseguire resta, tuttavia, la prevenzione del conflitto, nel quale – secondo la simulazione statunitense – gli Usa si ritroverebbero a combattere da soli nel momento cruciale. Per questa ragione, la Commissione parlamentare statunitense vuole concentrare gli sforzi sulla funzione precauzionale e mostrare un deterrente che faccia tirare indietro Xi Jinping. Chiaramente, la marcia indietro di Pechino è tutto meno che prevedibile, ragione per cui gli esperti tengono in considerazione qualsiasi sviluppo.

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