Cosa sono gli indicatori economici e quali sono i principali

Caterina Gastaldi

01/06/2022

01/06/2022 - 11:35

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Cosa sono gli indicatori economici e perché è importante conoscerli? Si tratta di dati in grado di dare informazioni riguardo il mercato.

Cosa sono gli indicatori economici e quali sono i principali

Che si desideri iniziare a giocare in borsa, o si sia solo interessati a comprendere meglio lo stato economico del Paese, gli indicatori economici sono elementi fondamentali da conoscere per riuscire in questi e altri compiti.

Ne esistono diverse tipologie, e indicatori economici differenti vengono pubblicati a cadenze differenti, per target diversi tra loro. Imparare a conoscerli e leggerli tutti è un lavoro lungo e complesso, ma non è detto che sia per forza necessario, a seconda della motivazione che spinge a interessarsene.

Di seguito andiamo a presentare quelli principali e alcune informazioni per iniziare a conoscerli.

Cosa si intende per indicatore economico

Gli indicatori economici sono dei dati, misure statistiche dell’attività dei mercati e anche dello stato economico di un Paese. Aiutano coloro che si occupano di investimenti e gli economisti a interpretare e prevedere il comportamento dell’economia, così da prendere decisioni riguardanti il futuro finanziario.

Su questi dati si basano analisi e previsioni a breve termine, riguardanti l’economia di determinati settori, diventando, per esempio, un aiuto per gli investitori a prevedere per quanto possibile le eventuali fluttuazioni.

A pubblicare gli indicatori economici possono essere i singoli Paesi, ma si trovano anche in dichiarazioni e annunci condivisi da soggetti rilevanti nel mercato azionario e finanziario.

Pur essendoci diversi, tra questi si possono identificare anche i principali indicatori economici, che permettono di avere una buona lettura dello stato generale dell’economia.

Tipologie di indicatori economici

A seconda del tempismo con cui vengono presentati, gli indicatori economici si possono dividere in tre macro categorie:

  • i leading indicators, anche detti indicatori di anticipo o indicatori economici avanzati. Attraverso questi si può avere un’idea anticipata di come si andrà a comportare l’economia in futuro, tenendo sempre presente che può esserci un certo margine di errore;
  • i coincident indicators, o indicatori coincidenti, si verificano in concomitanza alle condizioni che studiano, i cui cambiamenti avvengono in contemporanea con quelli dell’economia. Tra questi, il tasso di disoccupazione;
  • i lagging indicators, o indicatori economici in ritardo o a posteriori; si riferiscono a eventi passati e compaiono in seguito a un cambiamento nell’economia. Servono da conferma, e ne fanno parte il Pil o il tasso di disoccupazione.

Ogni indicatore economico ha una frequenza di rilascio ben precisa, conosciuta in anticipo dai traders, che può essere giornaliera, settimanale, quadrimestrale o anche annuale. La pubblicazione dei report, comunque, deve essere sempre puntale per poter permettere un’analisi veritiera.

Quali sono i principali indicatori economici

Tra i diversi indicatori economici presenti, sono quattro quelli principali pubblicati dal governo. In questo caso la pubblicazione avviene attraverso dei report, sia su base mensile, sia trimestrale, sempre a seconda dell’indicatore in questione.

Questi report possono avere ripercussioni sia nel breve termine, sia sul lungo termine, non solo per quel che riguarda il tasso di cambio di un singolo Paese, ma anche per tutti gli altri. Per questo è bene esserne a conoscenza.

Siccome il mercato si concentra esclusivamente su un paio di numeri presenti nei diversi report, questo tipo di indicatore può essere chiamato “number trade”, proprio perché i traders tengono conto di un solo valore, e non dell’interezza del report pubblicato.

I principali indicatori economici (o number trade) che comportano le maggiori oscillazioni di mercato sono i seguenti:

  • il Pil (Prodotto Interno Lordo);
  • l’occupazione;
  • la vendita al dettaglio;
  • l’indice dei prezzi al consumo.

Pil

Pil è l’acronimo per “Prodotto Interno Lordo” e, oltre a confrontare direttamente tra la ricchezza di Paesi diversi, serve a misurare la quantità di beni e servizi prodotti in un Paese.

Viene presentato in un rapporto trimestrale che indica l’andamento generale dell’economia di un Paese, il valore che interessa i traders in questo caso è la variazione percentuale trimestrale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo trimestre del 2022 il Pil italiano è stato in crescita, con una variazione dello 0,1% rispetto alle stime del -0,2%.

Occupazione

Attraverso il rapporto mensile sulla crescita dell’occupazione o della disoccupazione si hanno indicazioni riguardanti l’andamento dell’economia. In questo caso, l’interesse ricade sul numero netto dei posti di lavoro creati o persi.

Nel caso di un alto tasso di disoccupazione, infatti, l’economia di un Paese presenta dei problemi, al contrario risulterebbe in fase di crescita.

Vendita al dettaglio

Anche questo dato viene rilevato attraverso un rapporto mensile, e serve per considerare la forza o la debolezza dell’economia di un Paese.

Rilasciato mensilmente dall’Istat ed è il principale misuratore delle spese dei consumatori.

Ecco dove trovare gli aggiornamenti mensili riguardanti le vendite al dettaglio in Italia.

Indice dei prezzi al consumo

Questo rapporto mensile tratta l’inflazione e la deflazione.

L’inflazione, nello specifico, riflette il continuo aumento dei prezzi. Idealmente, i governi fanno il possibile per mantenere o riportare l’inflazione attorno al 2%, anche se al momento in Italia è più alta, situazione dovuta anche alla crescita del Pil. Questo rapporto permette di valutare l’operato dei governi.

Esistono diverse tipologie di inflazione e cause, se vuoi saperne di più puoi trovare informazioni dettagliate all’interno della guida dedicata.

Cosa hanno in comune questi indicatori economici

Pur andando ad analizzare diverse situazioni, tutti e quattro gli indicatori precedenti hanno alcune caratteristiche in comune:

  • date e orari di pubblicazione sono noti con diversi mesi di anticipo;
  • i rapporti vengono pubblicati puntualmente dal governo;
  • viene tenuto in considerazione un numero specifico all’interno del report;
  • questi quattro report influenzano il tasso di cambio e devono venire tenuti sempre in considerazione.

I diversi dati, presenti anche in altri report, hanno l’effetto di catalizzatori delle oscillazioni dei vari mercati, anche se è possibile che Paesi diversi e situazioni differenti tengano in considerazione anche altri indicatori economici.

Gli indicatori sopra citati permettono di avere una buona lettura economica, utile per capire come imparare a giocare in borsa, ma anche per avere un’idea più chiara degli eventi economici di un Paese.

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