Che cosa sta succedendo e cosa è successo in queste ultime sedute alle azioni Stellantis? Titolo reduce da un rally eccezionale, mentre arriva intanto un premio.
Oggi le azioni Stellantis sono al ribasso, confermandosi le peggiori del Ftse Mib di Piazza Affari; ma, dopo il poderoso rally di ieri, alimentato dall’effetto delle dichiarazioni dell’amministratore delegato Antonio Filosa, il dietrofront è più che giustificato.
Si tratta, di fatto, di prese di beneficio sul titolo, dopo una corsa che, alla vigilia, ha portato le quotazioni a schizzare di oltre il 9%.
Stellantis va su di giri grazie a Filosa, e oggi c’è anche un nuovo premio per le azioni
La fiducia del mercato nei confronti del titolo è stata tra l’altro confermata nella giornata di oggi, con la decisione degli analisti di Banca Akros di migliorare il rating sul titolo Stellantis da Neutral ad Accumulate.
Migliorato anche il target price sulle azioni, che è stato alzato dai 9 euro precedenti, a quota 9,50 euro, rispetto a un valore poco inferiore agli 8 euro a cui il titolo sta oscillando nella giornata di oggi.
Grande market mover che spiega il balzo della vigilia le dichiarazioni che sono state rilasciate dal CEO Antonio Filosa nella giornata di ieri, giovedì 11 settembre 2025, in occasione della Kepler Cheuvreux Autumn Conference.
Il manager ha affermato che lo scenario di quello che sarà l’impatto dei dazi di Trump sulla casa automobilistica si sta facendo più chiaro e che il gruppo agirà di conseguenza, a seconda degli elementi che emergeranno da quel quadro.
Stando a quanto riportato da Reuters, Filosa ha anche detto che Stellantis sta avendo con l’amministrazione USA di Donald Trump “uno scambio di idee molto produttivo”. Certo, l’impatto dei dazi non è ancora definito al 100% ma, ha detto l’AD, le prospettive “si stanno facendo sempre più chiare e siamo pronti ad agire”.
Ancora, “ la nostra capacità negli Stati Uniti può consentire mosse industriali importanti, ha continuato il CEO. Dunque, stiamo ancora lavorando con l’amministrazione per stilare lo scenario finale, e molto presto saremo in grado di fare comunicazioni al riguardo”.
Filosa ha rimarcato la sua fiducia nella capacità di Stellantis di tornare a crescere nel mercato degli Stati Uniti. Il contesto non è facile, ragion per cui “ dobbiamo lavorare tanto e duramente ”.
In ogni caso l’importante è rimanere focalizzati su tre obiettivi che l’AD ha presentato, che sono “ crescita del business, esecuzione e aumento dei profitti ”. Tutto, al fine di “ migliorare i nostri indicatori finanziari trimestre dopo trimestre ”.
Il punto di Equita post parole Filosa. Il suo “obiettivo più urgente”
In una nota pubblicata oggi, Equita SIM ha riassunto quanto è emerso dal discorso proferito da Antonio Filosa, facendo notare che il CEO ha in sostanza ribadito le considerazioni fatte nella conference call dei risultati del primo semestre del 2025 (la sua prima conference call), aggiungendo qualche dettaglio sugli ordini di alcuni dei nuovi modelli.
La SIM ha scritto anche di non escludere “ un news flow positivo su dazi e FCF, che riteniamo possano essere migliori di quanto indicato finora dal management ”.
Equita ha elencato i principali spunti:
- Priorità strategiche: ribadite crescita del business, business execution e crescita degli utili.
- Prodotti: ribadita la pipeline dei nuovi lanci, colmando il gap nel portafoglio prodotti che si era creato negli ultimi 2 anni e che, come noto, contribuirà alla ripresa dei volumi a partire dal secondo semestre del 2025 con pieno effetto nel corso del 2026
- Ordini dei nuovi modelli: nuovo RAM 1.500 (con motore AMI V8) nel primo mese ha raccolto 40.000 unità; la nuova Jeep Cherokee inizierà a raccogliere ordini dalla terza settimana di settembre e la produzione inizierà entro la fine dell’anno (come previsto).
- Dazi: in attesa di un quadro più chiaro prima di fornire ulteriori indicazioni: a nostro avviso, l’impatto negativo potrebbe essere inferiore alla guidance di $1,5 miliardi anche alla luce della riduzione dei dazi con l’Europa, pur rappresentando una parte modesta del fatturato).
- Magazzino: confermato che dopo la riduzione avvenuta nel secondo semestre del 2024, è tornato ad un livello normale senza residui di vecchi modelli.
- FCF, ovvero Free Cash Flow (Flusso di Cassa disponibile): nessuna indicazione, scrive Equita. Detto questo, Filosa ha ricordato che è questa voce di bilancio “ è il nostro obiettivo più urgente ”, che “gireremo pagina presto”. A tal proposito, Equita ha segnalato che “ la capacità di tornare a un FCF positivo nel secondo semestre rappresenterebbe un catalyst positivo (nella call della semestrale era solo stato dichiarato che il FCF del secondo semestre del 2025 sarebbe stato migliore rispetto al primo semestre del 2025, quando fu negativo per €3 miliardi)”.
La SIM ha poi aggiunto di non escludere che “ le consegne ai dealer dei nuovi modelli a fine anno possano generare un effetto positivo sul NWC, a prescindere dal successo dei nuovi modelli”.
Gli analisti di Equita SIM hanno una visione neutrale sul titolo Stellantis e un target price pari a € 9,70.
Un rally che è davvero eccezionale, ecco perché. Il trend delle azioni YTD e su base annua a Piazza Affari
Tornando al rally eccezionale che le azioni Stellantis hanno riportato nella sessione di ieri, giovedì 11 settembre, va ricordato che eccezionale è l’aggettivo che calza a pennello.
Basta dare infatti un’occhiata al trend dei titoli degli ultimi mesi, così come anche su base annua e da inizio anno, per capire come i titoli della casa automobilistica si portino dietro mesi di sofferenza in Borsa.
Soltanto nell’ultimo mese di contrattazioni sul Ftse Mib di Piazza Affari, le azioni hanno ceduto più del 4%.
Una flessione pari a quasi -6% riassume il trend del titolo degli ultimi tre mesi di trading.
YTD, ovvero da inizio anno, il bilancio è di un ribasso pari a -36% e, anche su base annua, la performance è di un calo importante, superiore a -41%.
Tutto, mentre se le azioni di Stellantis brillano a Piazza Affari, tra i politici e i sindacati italiani il senso di frustrazione è lampante, per capire cosa vuole fare davvero Filosa non tanto nel suo mercato principale, ergo gli Stati Uniti, quanto in Italia.
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