Cos’è il dumping fiscale e perché la Francia ha accusato l’Italia

Patrizia Del Pidio

1 Settembre 2025 - 16:01

Cos’è il dumping fiscale e perché la Francia sta accusando l’Italia di metterlo in atto? Scopriamo quale norma ha attivato queste polemiche e le conseguenze per l’Italia.

Cos’è il dumping fiscale e perché la Francia ha accusato l’Italia

Cos’è il dumping fiscale e perché la Francia sta accusando l’Italia di farlo? Ad accusare l’Italia di applicare una politica di dumping fiscale è stato il primo ministro francese Francois Bayrou a quattro cronisti d’Oltralpe. Il timore è quello che i cittadini francesi possano essere spinti a lasciare la Francia per preferire un Paese in cui la pressione fiscale sia minore.

L’accusa mossa all’Italia dal primo ministro francese, quindi, è quella di incitare i cittadini francesi a trasferirsi in Italia proponendo tasse meno elevate di quelle che pagherebbero in patria.

Cos’è il dumping fiscale?

La parola dumping è usata, solitamente, in economia per definire una politica predatoria per la vendita di un bene o un servizio su mercato estero. Con dumping fiscale, invece si intende un abbassamento delle aliquote per le imposte da parte di uno Stato per attrarre nuovi investitori e contribuenti da altri Stati.

Secondo la Francia l’Italia avrebbe messo in atto il dumping fiscale con quella che è stata ribattezzata norma “CR7”, quella che permise al calciatore Cristiano Ronaldo di trasferirsi alla Juventus pagando una tassa piatta sui redditi provenienti dall’estere. Si tratta di un regime speciale che in Italia è in vigore dal 2017 e che negli ultimi anni ha inasprito anche le condizioni raddoppiando l’importo della flat tax.

Attualmente il regime fiscale consente a chi si trasferisce in Italia di pagare per un arco temporale di 15 anni un forfait di 200.000 euro sui redditi, le plusvalenze, le obbligazioni, le donazioni, gli interessi maturati all’estero. Per i redditi maturati in Italia, invece, si applica il regime fiscale ordinario.

Grazie a questa norma l’Italia è diventata una sorta di paradiso fiscale per i milionari esteri al punto che sono circa 3.600 i milionari che entro il 2025 dovrebbero trasferirsi nel nostro Paese.

Qual è lo scopo del dumping fiscale?

Lo scopo principale dell’attrarre i milionari esteri dovrebbe essere quello di portare un beneficio economico al Paese con un netto guadagno dal punto di vista fiscale e sui consumi che dovrebbero aumentare. La Francia ha puntato il dito contro l’Italia per aver messo in pratica la politica della tassa piatta generando quello che Bayrou ha definito “nomadismo fiscale”.

L’Italia sta praticando dumping fiscale? A tutti gli Stati è concessa una certa elasticità e l’Italia non ha violato alcuna norma europea con la tassa piatta per i Paperoni. Se i milionari preferiscono investire in Italia piuttosto che in Francia, infatti, il motivo va ricercato anche nella maggiore stabilità politica che il nostro Paese offre rispetto alla Francia che genera anche una sorta di incertezza finanziaria. Poi, ovviamente, a contare è sicuramente anche la tassazione favorevole e le minori norme sul fronte ambientale.

Quali conseguenze dall’attirare i Paperoni?

Tra l’altro, come ha fatto notare la Corte dei Conti, l’Italia non sta ottenendo un reale guadagno nella tassa piatta per i milionari, visto che la presenza dei nuovi residenti in città come Milano ha provocato disagi a chi già residente lo era (l’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare, solo per dirne uno). Il problema è che l’Italia non ha previsto strumenti per misurare la reale efficacia della flat tax in questione visto che, per chi si trasferisce non sono stati previsti altri impegni nei confronti del Paese (come ad esempio investire un certo importo per stimolare la crescita economica).

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