Coronavirus: settimana cruciale per l’Italia. Cosa accadrà?

Violetta Silvestri

31/10/2020

26/04/2021 - 12:18

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Si aspetta la settimana cruciale per il coronavirus in Italia. I prossimi giorni, infatti, saranno il vero test della tenuta del sistema Paese: se l’epidemia peggiora, ecco cosa accadrà.

Coronavirus: settimana cruciale per l’Italia. Cosa accadrà?

Italia sotto stress e osservazione in quella che è diventata la settimana più importante sul fronte pandemia.

Il Governo Conte, per scongiurare il lockdown nazionale, vuole attendere ancora almeno fino a mercoledì 4 novembre: se il sistema Paese - e sanità soprattutto - regge all’impennata dei casi non ci saranno nuove restrizioni.

Altrimenti, bisognerà intervenire con misure più stringenti. Ma per alcuni esperti è già troppo tardi per evitare il peggiore degli scenari. Cosa accadrà nei prossimi giorni in Italia? Il coronavirus allenterà la presa.

Indiscrezioni e previsioni da Governo ed esperti.

Covid: c’è tempo fino a mercoledì, poi sarà lockdown

Lo scenario di Crisanti, professore di Microbiologia dell’Università di Padova, è chiaro e legato a una tempistica a cortissimo raggio: se entro mercoledì 4 novembre i numeri sui contagi non saranno migliori, sarà lockdown.

Una data spartiacque, quindi, che probabilmente ha fissato anche Conte nelle sue valutazioni. Tuttavia, per il docente potrebbe essere già troppo tardi. Come spiegato in un’intervista su Il Messaggero:

“Su 83 milioni di abitanti, dunque molti più dell’Italia, e con 10mila contagi al giorno in meno, la Germania interviene con le chiusure ben prima di noi. Siamo già in ritardo, almeno di due settimane. Quanto meno in alcune Regioni sarebbe stato necessario chiudere prima

Il limite del 4 novembre, quindi, non potrà essere superato se non si vuole concretizzare il peggio: “Se mercoledì non vedremo dati differenti, sarà finita. Si andrà per forza al lockdown, magari in una forma meno severa di marzo. Ma qualcosa sarà inevitabile fare”.

Intervenire subito e su macro aree: questa la formula di Crisanti, che a questo punto non ritiene sufficiente bloccare solo alcuni territori. Se si vuole evitare la chiusura dell’intero Paese, si dovrà comunque procedere con restrizioni a ampio raggio.

Il virus, infatti, circola ormai ovunque in Italia. Per questo motivo:

“Non sarebbero più sufficienti i singoli lockdown regionali che invece sarebbero stati utili due settimane fa....ma comunque bisogna intervenire su macro aree, non c’è più tempo per interventi limitati a piccoli territori. Possiamo anche scegliere la formula della Germania, ma quel Paese è intervenuto due settimane prima di noi.”

L’appello di Crisanti è alla rapidità: lockdown soft o più rigido, comunque si dovrà intervenire di nuovo.

Cosa deciderà Conte entro la prossima settimana?

Pressato da virologi, CTS, ministri e membri del Governo, Conte dovrà dare risposte concrete nel più breve tempo possibile.

Aspettare almeno 15 giorni dall’entrata in vigore del DPCM del 25 ottobre è necessario, per capire se la chiusura di locali, ristoranti e palestre avrà sortito effetti tangibili.

Se i contagi saranno ancora in forte ascesa, probabilmente si introdurranno nuove misure. Tra le più chiacchierate al momento ci sono:

  • limite agli spostamenti tra Regioni;
  • limitazione orari negozi non essenziali;
  • chiusura centri commerciali nel fine settimana

I prossimi giorni saranno cruciali per il Paese. Il coronavirus in Italia allenterà la presa? Tutti, intanto, sperano che un nuovo lockdown non sia davvero necessario.

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