Contributi a fondo perduto, come compilare la dichiarazione dei redditi 2021?

Rosaria Imparato

2 Marzo 2021 - 16:22

Contributi a fondo perduto in dichiarazione dei redditi 2021, la compilazione varia a seconda del tipo di contabilità adottata e dalla natura del contribuente. Di seguito le istruzioni per lavoratori autonomi, minimi e forfettari.

Contributi a fondo perduto, come compilare la dichiarazione dei redditi 2021?

Contributi a fondo perduto in dichiarazione dei redditi 2021: come si compila il modello?

Il 2020 è stato l’anno per eccellenza dei contributi a fondo perduto, erogati come sostegno economico durante i mesi dell’emergenza sanitaria.

Sono vari i decreti che hanno regolamentato l’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto: dal Rilancio alla saga dei Ristori, fino al DL Sostegno atteso nei prossimi giorni.

Anche se i contributi a fondo perduto non concorrono alla formazione del reddito, vanno comunque evidenziati nella dichiarazione dei redditi. La compilazione varia a seconda del tipo di contabilità adottata e della natura del contribuente: insomma, il rischio caos è dietro l’angolo. Proviamo quindi a fare chiarezza.

Contributi a fondo perduto, come compilare la dichiarazione dei redditi?

Tutti i contribuenti che hanno percepito un contributo (o più di uno) a fondo perduto -forfettari e minimi compresi- devono evidenziarlo in dichiarazione dei redditi 2021, riferita quindi all’anno d’imposta 2020.

Come anticipato, il tipo di modello per la dichiarazione dei redditi e i quadri da compilare dipendono dal tipo di contabilità e dalla natura del contribuente. Ad esempio, nel caso dei contribuenti che producono reddito d’impresa in contabilità semplificata, il dato relativo al contributo va indicato sia tra le variazioni in aumento che tra quelle in diminuzione, in modo da neutralizzarne il peso fiscale.

Come sottolinea ItaliaOggi, è proprio il peso fiscale della natura dei contributi a fondo perduto a complicare la dichiarazione dei redditi. Come specifica il comma 7 dell’articolo 25 del decreto Rilancio, che ha introdotto i contributi a fondo perduto, il finanziamento:

  • non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi;
  • non concorre alla formazione del valore della produzione netta.

Per quanto riguarda i contribuenti minimi, in regime forfettario e i lavoratori autonomi, l’importo del contributo va esposto nei quadri LM e RE.

I lavoratori autonomi devono procedere con l’indicazione nel quadro RE, precisamente nel rigo RE3 in colonna 1. L’importo non rientra ai fini della quantificazione del “totale compensi” in RE6. I minimi dovranno compilare il quadro LM, rigo LM2 colonna 1, mentre i forfettari nel rigo LM33 colonna 1.

Per questi contribuenti indicare quanto ottenuto come fondo perduto non ha rilevanza fiscale, quanto di controllo e monitoraggio.

Contributo a fondo perduto in dichiarazione dei redditi: contabilità ordinaria e semplificata

I contribuenti con reddito d’imprese e in contabilità ordinaria dovranno solo effettuare una variazione in diminuzione, indicando il contributo nel quadro RF al rigo RF55 “altre variazioni in diminuzione” il codice 83.

Lo stesso codice va usato anche dalle società che invece dovranno effettuare la variazione in aumento in un modello specifico ma sempre in RF55.

In contabilità semplificata, invece, va fatto un doppio lavoro. L’ammontare del fondo perduto va indicato:

  • prima tra le variazioni in aumento nel rigo RG10 con codice 27;
  • poi neutralizzato fiscalmente con riporto tra le variazioni in diminuzione al rigo RG22 con il codice 47.

Naturalmente il discorso è valido non solo per il fondo perduto del decreto Rilancio, ma anche per i Ristori e per i finanziamenti del decreto Agosto.

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