Contributi a fondo perduto per professionisti e Partite Iva: requisiti e domanda

Laura Pellegrini

12/01/2021

28/05/2021 - 16:03

condividi

Il Governo sta pensando di introdurre dei contributi a fondo perduto per professionisti, Partite Iva e per gli iscritti agli ordini professionali come gli avvocati o gli architetti nel Decreto Ristori 5. Ecco le novità.

Contributi a fondo perduto per professionisti e Partite Iva: requisiti e domanda

Dopo il DPCM del 16 gennaio dovrebbe essere emanato anche un decreto aggiuntivo che istituisce nuovi contributi a fondo perduto per tutte quelle attività che hanno registrato delle perdite a causa delle numerose chiusure.

Il Decreto Ristori 5, dunque, potrebbe introdurre nuovi aiuti ai professionisti, compresi gli avvocati, gli architetti e i titolari di Partita Iva, oltre a predisporre una possibile revisione degli ammortizzatori sociali e la previsione di una nuova cassa integrazione per le Partite Iva (Iscro).

Vediamo quindi come dovrebbero funzionare i nuovi contributi a fondo perduto che potrebbero divenire effettivi grazie al decreto emanato nei prossimi giorni.

Contributi a fondo perduto professionisti: novità nel Decreto Ristori 5

Il 2021 si apre con l’arrivo di nuove restrizioni per tutto il territorio italiano e si allontana anche l’apertura di alcune attività come sono palestre, piscine, discoteche. Anche i negozi, però, sono stati penalizzati dalle restrizioni e hanno subito diverse perdite per tutto il 2020. I professionisti e le Partite Iva, infine, hanno sentito la crisi sulla loro pelle e hanno avuto bisogno del sostegno dello Stato in diversi periodi dell’anno.

Con uno stanziamento di 10 miliardi di euro nel corso del 2020, il Governo ha affrontato la crisi ed è pronto a varare un nuovo Decreto Ristori - il primo del 2021, ma il quinto dall’inizio della pandemia - per sostenere proprio la categoria dei lavoratori professionisti. Per questo motivo, potrebbero entrare in vigore dei nuovi contributi a fondo perduto per uno scostamento di bilancio pari a 20 miliardi di euro.

Vediamo quali potrebbero essere i nuovi requisiti per richiedere i finanziamenti e a quali categorie lavorative potrebbero andare a beneficio.

Finanziamenti a fondo perduto 2021: i requisiti

La vera novità di questi nuovi finanziamenti a fondo perduto inseriti che dovrebbero essere inseriti nel Decreto Ristori 5 è il fatto che potrebbero essere generalizzati ed estesi a tutti i titolari di Partita Iva, compresi gli iscritti ai diversi ordini professionali come gli avvocati e gli architetti. Non dovrebbero essere previsti, dunque, i 160 codici ATECO di riferimento per poter inoltrare le richieste che abbiamo visto nei mesi precedenti.

Il Decreto Ristori 5, inoltre, dovrebbe eliminare anche le differenziazioni previste per i diversi colori delle Regioni: i ristori, in questo caso, saranno uguali per tutte le attività beneficiarie italiane. Si dovrà tenere conto - stando alle ipotesi - delle perdite subite nel corso dei primi sei mesi del 2020 e non più calcolare la differenza tra il mese di aprile 2020 sul mese di aprile 2019.

Il Decreto Ristori 5, infine, prevedrebbe anche l’introduzione di un nuovo bonus 1.000 euro per le Partite Iva che hanno registrato perdite di fatturato pari ad almeno il 33% e possiedono un reddito complessivo inferiore ai 50 mila euro.

Al momento si tratta di ipotesi sulla base di quanto trapelato da Palazzo Chigi, ma per divenire effettive queste misure hanno bisogno del via libera definitivo del Consiglio dei Ministri. Seguiranno i decreti attuativi per riportare nel dettaglio i requisiti economici per accedere alle agevolazioni e le modalità di presentazione delle richieste.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO