In arrivo condoni edilizi più facili e semplificati con sanzioni ridotte. Vediamo come si vuole riformare il Testo Unico dell’Edilizia.
Condoni e sanatorie edilizie più semplici e sanzioni più basse, queste in sostanza le modifiche previste dal disegno di legge delega per la riscrittura del Testo unico dell’edilizia. L’esecutivo ha 18 mesi di tempo per aggiornare e semplificare la normativa esistente.
Nella sostanza le novità che potrebbero arrivare a breve sono:
- condoni e sanatorie con iter più semplici;
- sanzioni ridotte e commisurate all’abuso commesso;
- stop alla richiesta di documenti e informazioni che la pubblica amministrazione già possiede e che può ottenere tramite banca dati;
- un unico punto di accesso per le domande, le dichiarazioni, le comunicazioni e le segnalazioni.
Scopo principale della modifica è quello di semplificare tramite riorganizzazione e razionalizzazione delle norme esistenti in ambito edilizio con un’attenzione particolare agli interventi realizzati senza titolo abilitativo o con titolo difforme.
Abusi edilizi, quando sono state realizzate?
Le difformità edilizie dovranno essere individuate e la sanatoria è possibile solo in base all’entità dell’abuso, alla natura e all’anno di realizzazione. Come già previsto dal decreto Salva Casa, deve venire meno il principio della doppia conformità per fare in modo che siano sanati soprattutto gli abusi realizzati prima della legge del 1967.
Il rilascio dei titoli in sanatoria, in ogni caso, laddove sia necessario saranno subordinati a interventi volti alla messa in sicurezza dell’immobile. Anche laddove, quindi, si vuol sanare un abuso tramite condono edilizio è necessario che l’immobile sia sicuro o, in alternativa, adeguato alle norme di costruzione.
Sanzioni ridotte
In presenza di un abuso edilizio che deve essere sanato sono presenti anche sanzioni. Queste ultime dovranno essere commisurate all’entità dell’abuso, alla sua gravità e al valore degli interventi realizzati, tenendo conto anche che in alcuni casi gli edifici sono sottoposti alla tutela dei Beni culturali.
Una volta riscritto il Testo Unico, poi, si dovrà procedere, così come anticipa Il sole 24 ore, anche a pubblicare un successivo decreto delegato per regolare il rilascio dei titoli edilizi. In questo caso saranno definite anche le modalità secondo le quali un intervento possa richiedere il rilascio di Cila, di Scia o di permesso a costruire.
Per ridurre i tempi necessari a ottenere questi permessi, inoltre, sarà prevista la regola del silenzio-assenso (decorso un determinato arco temporale senza risposta alla propria richiesta si considera accettata e si può procedere con gli interventi edili).
Condoni sì, ma con i LEP
Nonostante si voglia consentire di sanare gli eventuali abusi edilizi, soprattutto quelli più datati, saranno stabiliti a livello statale livelli essenziali da rispettare: i LEP. Si tratta di standard inderogabili che riguardano l’igiene, la sicurezza e il risparmio energetico. I livelli essenziali fissati saranno tassativi anche nel caso di condoni e sanatorie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA