Condominio, come difendersi se il vicino lascia sempre il portone aperto

Ilena D’Errico

1 Gennaio 2024 - 23:09

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Ecco come difendersi se il vicino di casa lascia il portone del condominio sempre aperto, quando è vietato e come ottenere che lo chiuda.

Condominio, come difendersi se il vicino lascia sempre il portone aperto

A tutti può capitare di lasciare aperto il portone del condominio, una piccola distrazione, la fretta o l’ingombro di valige e buste della spesa. Nulla di particolarmente grave, almeno finché non diventa un’abitudine ricorrente. Chiunque si è imbattuto almeno una volta in un vicino di casa che lascia sempre il portone aperto e non è certo una condotta piacevole.

Il portone serve proprio a impedire l’accesso alle persone non autorizzate e per svolgere la sua funzione deve restare chiuso, per essere aperto con le chiavi da chi deve entrare nel palazzo. Oltre a creare un notevole disagio, lasciare il portone aperto è un’azione imprudente che può portare a seri pericoli.

Si pensi, soltanto, a quanto sono facilitati i furti e gli ingressi non autorizzati nell’area condominiale, o anche agli atti vandalici. Ci sono innumerevoli ragioni per cui il portone dovrebbe rimanere chiuso, eppure a volte non basta appellarsi al buon senso comune. Ecco una guida legale su come difendersi da questo comportamento.

Il vicino lascia sempre il portone aperto in condominio

In tema di liti condominiali, i metodi di risoluzione sono essenzialmente due: l’appello all’amministratore e al regolamento di condominio e poi la causa civile. La cosa più saggia da fare, se parlare con il vicino non ha sortito l’effetto sperato, è quindi consultare il regolamento condominiale.

Quest’ultimo potrebbe prevedere delle specifiche indicazioni sull’uso del portone, prescrivendo i comportamenti corretti, eventuali orari di apertura e le sanzioni per i trasgressori. Il regolamento è importante anche per capire se il vicino che lascia il portone aperto commette una violazione o meno,

Si tratta di casi rari, ma il regolamento può autorizzare l’apertura del portone (ad esempio durante il giorno se c’è una portineria). In questo caso c’è poco da fare, perché il comportamento è del tutto lecito. Semmai, bisogna rivolgersi all’assemblea di condominio affinché ci sia una rettifica del regolamento, più in linea con le esigenze dei condomini.

Si può lasciare il portone aperto?

In assenza di regolamento condominiale, o comunque se il regolamento non dice nulla a riguardo, è vietato lasciare il portone aperto quando non necessario. Il portone è una parte comune dell’edificio, che come tale deve poter essere utilizzata da tutti i condomini come preferiscono (rispettando la destinazione d’uso), purché non interferiscano con il pari diritto altrui.

I condomini possono quindi utilizzare il portone per uscire ed entrare dall’edificio a loro piacimento, come è giusto che sia, purché non ostacolino il passaggio degli altri e dei loro ospiti. Il Codice civile, tuttavia, impone anche che sia rispettata la destinazione d’uso delle parti comuni e non solo il libero comune godimento.

La destinazione d’uso del portone è chiara a tutti, serve a impedire l’accesso a chi non abita nel condominio e non è autorizzato a entrarvi (anche perché altrimenti può farsi dare le chiavi o citofonare). Di conseguenza, il portone deve restare chiuso, a meno che il regolamento non ammetta altre condotte.

Come difendersi

Il primo passaggio è quello di rivolgersi all’amministratore di condominio, a cui spetta il controllo delle parti comuni, che può inviare al condomino in questione un reclamo scritto. Se il regolamento lo prevede, inoltre, il vicino che lascia il portone aperto dovrà pagare anche una sanzione (fino a 200 euro o per un massimo di 800 euro in caso di recidiva).

Se anche il reclamo formale è inutile non resta che rivolgersi al giudice, avviando una causa civile con l’assistenza di un avvocato. Tra lunghe tempistiche e costi, almeno iniziali, da sostenere questa soluzione non è molto congeniale a tutti.

Il giudice può imporre al condomino di tenere chiuso il portone, comminando delle sanzioni per ogni violazione successiva. Il ricorso al giudice è indispensabile quando da questa condotta derivano anche dei danni, proprio come un furto, per ottenere il risarcimento.

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