Concordato preventivo biennale, arriva l’alert dell’Agenzia delle Entrate

Nadia Pascale

16 Settembre 2025 - 11:05

Arriva l’alert dell’Agenzia delle Entrate per l’adesione al concordato preventivo biennale: base imponibile al rialzo e controlli su chi non aderisce.

Concordato preventivo biennale, arriva l’alert dell’Agenzia delle Entrate

Prende il via la campagna di sponsorizzazione dell’Agenzia delle Entrate per l’adesione al concordato preventivo biennale, arrivano le lettere di invito- informazione. Un vero e proprio alert che contempera rischi e vantaggi.

Entro il 30 settembre 2025 i titolari di partita IVA non forfettari, possono aderire al concordato preventivo biennale. Mentre l’anno scorso la campagna informativa che comprendeva anche informazioni inerenti lo spauracchio dei controlli fiscali, era partita con largo anticipo, quest’anno tutto era in sordina, al punto che molti sottolineavano che forse il Governo si stava arrendendo. In realtà non è così perché i contribuenti interessati hanno trovato nel cassetto fiscale una comunicazione. Contemporaneamente il MEF ha aggiornato la pagina informativa, arricchita anche da uno spot promozionale sul concordato preventivo biennale e i suoi vantaggi.

Ecco la nuova campagna di comunicazione dell’Agenzia delle Entrate per l’adesione al concordato preventivo biennale.

Tachimetro ISA nell’alert dell’Agenzia delle Entrate

I contribuenti titolari di partita IVA nel proprio cassetto fiscale possono trovare l’alert dell’Agenzia delle Entrate per l’adesione al concordato preventivo biennale. L’alert contiene il punteggio ISA associato al contribuente e il tachimetro che fissa le fasce ISA.

Ricordiamo che il punteggio ISA riflette l’affidabilità fiscale del contribuente ed è rilevante nell’ambito del concordato perché l’accordo fissa una base imponibile che, nell’arco dei due anni dell’accordo, punta a raggiungere l’obiettivo del punteggio 10. Più è basso il punteggio ottenuto più è elevata la differenza tra i redditi prodotti e il reddito attribuito. Sui maggiori redditi si applica la flat tax ( calibrata sul punteggio ISA).

Il tachimetro distingue il punteggio ISA in 3 fasce distinte per colori:

  • rosso: punteggio ISA tra 0 e 5,99 in presenza di significative incoerenze;
  • giallo: punteggio ISA tra 6 e 7,99, punteggio intermedio per presenza di possibili anomalie e mancato accesso ai benefici premiali;
  • verde: punteggio ISA tra 8 e 10, affidabilità fiscale che consente l’accesso ai benefici premiali.

Rischi per chi non aderisce al concordato: arriva lo spauracchio dei controlli

Lo schema successivo della lettera dell’Agenzia delle Entrate è simile a quanto già inviato un anno fa. Sono elencati i rischi della mancata adesione e benefici della stessa.
In base a quanto trapela dalle prime indiscrezioni, quest’anno la base imponibile risulta essere al rialzo in misura maggiore rispetto all’anno scorso, l’effetto è probabilmente dovuto ai dati sull’economia italiana che appaiono positivi. Naturalmente proprio questo dato può costituire per i contribuenti un ostacolo o semplicemente disincentivo.

L’Agenzia delle Entrate nella lettera sottolinea che in caso di mancata adesione alla proposta elaborata per il concordato preventivo biennale, è elevata la probabilità di controlli fiscali perché si concentra una maggiore capacità operativa proprio dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza sui contribuenti che decidono di non aderire.

Si aggiunge che per coloro che aderiscono entro il 30 settembre 2025 vi è la possibilità di accedere ai benefici del ravvedimento speciale per sanare le irregolarità relative alle imposte sui redditi e IRAP per gli anni 2019-2023.

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