Con il Covid si può uscire? Le regole aggiornate

Luna Luciano

9 Dicembre 2023 - 22:59

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Se si è positivi al Covid è obbligatorio rimanere a casa o si può uscire? Mentre il virus è ancora endemico è opportuno ricordare quali sono le regole aggiornate: ecco cosa si può fare e cosa no.

Con il Covid si può uscire? Le regole aggiornate

Torna a correre in tutta la penisola il Covid, che ha provocato un sensibile aumento dei casi e facendo sì che gli esperti tornino ad appellarsi alla comunità, invitandoli, ad esempio a indossare nuovamente le mascherine in luoghi affollati.

E se l’attenzione pubblica è calata negli ultimi mesi, il personale medico sanitario mette in guardia i cittadini, specialmente in vista delle festività. Infatti, proprio in corrispondenza del Natale, è atteso un doppio picco di contagi, causati dal virus Sars-CoV-2 e da quello influenzale, che solo nell’ultima settimana ( quella che va dal 27 novembre a 3 dicembre) ha colpito ben 630mila persone.

Capita, quindi, di vedere di nuovo persone indossare mascherine nelle metro affollate delle grandi città, o chi acquista un tampone in farmacia per effettuare il test ed eventualmente valutare se rimanere a casa.

Davanti a una simile situazione, è naturale che sorga il dubbio se con l’arrivo della stagione fredda possano tornare alcune limitazione oppure obblighi, specialmente per quanto riguarda la quarantena. Ma le cose non stanno così. È opportuno fare chiarezza, ricordando le attuali norme vigenti in merito al Covid. Di seguito tutto quello che serve sapere riguardo l’isolamento e la quarantena.

Covid, tutti i dati aggiornati in Italia

Prima di ripassare le attuali norme è opportuno valutare cosa stia accadendo in Italia, consultando gli ultimi dati resi disponibili dal bollettino settimanale dell’ISS (Istituto superiore di Sanità).

Stando ai dati di dicembre, la variante più diffusa e quindi dominante in Italia è la EG.5, più comunemente conosciuta come la variante Eris. Facente parte della grande famiglia della variante Omicron, la variante Eris rappresenta la maggior parte dei casi Covid sequenziati nella penisola e ha ripreso a correre velocemente.

Stando all’ultimo bollettino settimanale, solo nell’ultima settimana (30 novembre al 6 dicembre) si sono registrati ben 59.498 casi segnando ben un +14% rispetto alla settimana precedente con 52.177 nuovi (23-29 novembre 2023). Sono aumentati anche i decessi con 307 perdite (+5,5%) contro le precedenti 291 della settimana scorsa. Sono aumentati anche i ricoveri con 198 persone in terapia intensiva, segnando un +23%. Dati che di certo non ha nulla a che vedere con i dati registrati durante la pandemia, ma che comunque attirano l’attenzione degli esperti, preoccupati per un possibile aumento improvviso dei casi.

Covid, se si è positivi bisogna rimanere in isolamento?

Ad ogni modo attualmente il virus SARS-CoV-2 con le sue numerose varianti è ancora edemico, ciò significa che non esistono più regole ad hoc per chi lo contrae. Infatti, a oggi, chi risulta essere positivo o chi ha avuto un contatto stretto con una persona positiva non ha l’obbligo di isolamento, quindi anche chi ha il Covid può uscire di casa.

Tuttavia, proprio come avviene per l’influenza e altri virus contagiosi, è consigliato alle persone infetti di rimanere a casa e di prestare attenzione nel caso in cui si abbiano contatti con persone fragili. Si può dunque chiedere la malattia e assentarsi da lavoro, e chiedere al medico di effettuare il tampone. In tal caso il risultato è comunicato all’Asl.

Ma è importante tornare a sottolineare che non è obbligatorio restare a casa, e nel caso in cui si sia asintomatici ci si può recare perfino sul posto di lavoro. Non ci sono obblighi, quindi, ma solo raccomandazioni a rispettare anche le altre persone, prevenendo comunque la diffusione del virus.

Lo stesso vale anche per i bambini che frequentano la scuola: non c’è alcun obbligo di isolamento se si è positivi al Covid, ma c’è comunque la raccomandazione a restare a casa, proprio come quando si prende l’influenza o un’altra malattia contagiosa.

Covid, le regole aggiornate: il tampone e mascherine sono obbligatorie?

Anche nel caso in cui si avvertano i sintomi del Covid non è obbligatorio nemmeno eseguire un tampone, a meno che non si debba andare al Pronto Soccorso o ricoverarsi

E non è nemmeno più obbligatorio indossare la mascherina, tranne alcune eccezioni. Fino al 31 dicembre 2023, infatti, resta l’obbligo di indossare mascherine per lavoratori, utenti e visitatori:

  • delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle direzioni sanitarie delle strutture sanitarie stesse;
  • Rsa;
  • strutture di lungodegenza;
  • strutture riabilitative;
  • hospice.

Negli altri reparti delle strutture sanitarie la decisione di obbligare a indossare o meno la mascherina spetta alle direzioni sanitarie.

Covid, come comportarsi: usare il buonsenso

Ancora una volta è bene ricordare che le restrizioni anti-Covid sono decadute quasi tutte e si è tornati alla libertà pre-pandemia, tuttavia è sempre raccomandato usare il buonsenso e quindi restare a casa se si è ammalati e i sintomi sono ben manifesti.

In ogni caso gli esperti davanti a un tampone risultato positivo al Covid, raccomandano ai pazienti di continuare a osservare le stesse precauzioni applicate per la prevenzione dalla trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie, come:

  • indossare una mascherina chirurgica o FFP2 se si entra in contatto con altre persone;
  • rimanere a casa se sintomatici fino a risoluzione dei sintomi;
  • Prestare attenzione a una corretta igiene delle mani;
  • Evitare ambienti affollati;
  • Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA;
  • informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, soprattutto se anziane, fragili o immunodepresse;
  • Contattare il proprio medico curante se i sintomi non si risolvono nelle successive 72 ore, se i sintomi peggiorano o se facenti parti delle categorie più fragili.

Si tratta ancora una volta di responsabilità civica per non contagiare gli altri cittadini.

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