Compensazioni fiscali, cade il divieto di usare i crediti per pagare contributi INPS e Inail?

Nadia Pascale

15 Dicembre 2025 - 10:37

Buone notizie per le imprese, cade il divieto di compensazioni fiscali tra i crediti maturati e i contributi INPS e INAIL. Sospiro di sollievo per chi ha problemi di liquidità a causa d’investimenti.

Compensazioni fiscali, cade il divieto di usare i crediti per pagare contributi INPS e Inail?

Importanti novità per le imprese, cade il divieto di compensazione fiscale tra i crediti maturati e i contributi INPS e INAIL. Ecco perché.

Con un Comunicato stampa del 12 dicembre 2025 del CNDCEC, è stato reso noto l’impegno del Governo a eliminare dalla Legge di Bilancio 2026 il divieto di compensazione tra i crediti fiscali maturati nel cassetto fiscale e il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Ecco cosa intende fare il Governo per evitare di penalizzare le imprese che hanno effettuato investimenti con il divieto di compensazione fiscale tra crediti maturati e contributi INPS e INAIL.

Compensazioni fiscali: il divieto di usare i crediti mette in difficoltà le imprese

Nelle settimane scorse è montata la polemica sul divieto di compensazioni tra i crediti fiscali maturati dalle imprese e dai lavoratori autonomi e il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Le imprese lamentano il fatto di essere state indotte a effettuare investimenti anche importanti in vista del riconoscimento di bonus sotto forma di crediti fiscali commisurati all’entità dell’investimento. Il blocco delle compensazioni fiscali per il pagamento dei contributi INPS e INAIL genera però importanti difficoltà economiche perché proprio tali investimenti hanno ridotto la liquidità delle imprese. Non poter usare i crediti maturati per il versamento degli importi INAIL e INPS mette in difficoltà le imprese che rischiano di non avere soldi disponibili per ottemperare agli obblighi contributivi.

Cade il divieto di compensazioni fiscali per pagare i contributi INPS e INAIL?

La questione è stata, quindi, posta all’attenzione del MEF, sono iniziate le interlocuzioni con il Governo e il 12 dicembre sono arrivate le prime rassicurazioni dal viceministro Maurizio Leo. Nel corso del webinar intitolato “L’assistenza dell’Agenzia delle Entrate dedicata agli intermediari” tenuto con il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili) il viceministro Leo ha sottolineato che la collaborazione tra Agenzia delle Entrate e il CNDCEC è essenziale per il contrasto all’evasione fiscale nell’interesse superiore per il Paese.

Proprio per questo motivo, viste le sollecitazioni, è stato presentato un emendamento governativo alla Legge di Bilancio 2026 che elimina il divieto di compensazioni fiscali tra crediti maturati e debiti previdenziali e assicurativi. Al webinar era presente anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone.

L’eliminazione del divieto di compensazioni tra i crediti presenti nel cassetto fiscale e i contributi INPS e INAIL appare un segno distensivo nei confronti delle imprese che sono il fulcro dell’economia del Paese. Preoccupazione era stata, infatti, espressa non sono dall’associazione dei commercialisti, ma anche dalla CIA (Confederazione italiana agricoltori).

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