Commercialista specialista, ci siamo: ecco come cambia il futuro della professione

Simone Micocci

7 Luglio 2017 - 09:12

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Commercialisti, in arrivo le figure specializzate: i titoli rilasciati dalle scuole di Alta formazione verso il riconoscimento.

Commercialista specialista, ci siamo: ecco come cambia il futuro della professione

Il commercialista specialista presto non sarà più una semplice idea: come dichiarato da Sandro Santi, consigliere del CNDCEC delegato a università, tirocinio e formazione, infatti, siamo arrivati alla svolta per il percorso che porterà al riconoscimento delle specializzazioni per commercialisti.

Una vera e propria rivoluzione è in arrivo, perché con il riconoscimento delle specializzazioni il commercialista non sarà più un solo esperto di fisco e tasse, ma sarà orientato verso nuovi mercati inesplorati. Ad esempio, ci potranno essere professionisti specializzati nelle consulenze in ambito immobiliare, ma anche per il terzo settore e il no profit.

Il commercialista potrà scegliere su quale ambito specializzarsi così da iniziare un corso di formazione ad hoc grazie al quale sarà riconosciuto a tutti gli effetti come un esperto di quel determinato settore.

Una novità di cui si parla da tempo ma che adesso sembra essere giunta al traguardo: infatti, Santi ha confermato che il Consiglio nazionale questa settimana ha approvato una bozza di articolato che sarà inserita nell’ordinamento professionale (dlgs 139/2005) nella quale sono indicati tutti i dettagli della nuova figura del commercialista specialista.

Se non ci saranno ritardi questa novità entrerà in vigore già nel 2017. Adesso il testo sarà inviato al Ministero della Giustizia e se verrà approvato ci sarà l’approvazione definitiva da parte del Parlamento.

I tempi sono stretti, ma è necessario provvedere all’approvazione del testo entro la fine dell’anno così che la nuova disciplina si possa applicare anche nei confronti di chi è sta già frequentando un corso di alta formazione.

Cosa cambierà con la nascita del commercialista specialista? Scopriamolo di seguito.

Commercialista specialista: come cambia la professione?

Con il riconoscimento delle specializzazioni il commercialista potrà decidere in che ambito specializzarsi, scegliendo tra una serie di settori innovativi, come ad esempio l’internalizzazione e la prevenzione delle crisi d’impresa.

Un progetto voluto direttamente dal Consiglio Nazionale di categoria, il quale sta spingendo per far sì che le scuole di Alta formazione possano rilasciare dei titoli specializzanti riconosciuti dalla legge.

Un’idea nata dalla consapevolezza che l’appeal per la professione sta calando, tant’è che ogni anno assistiamo ad un calo del numero dei praticanti. E il calo del reddito dei commercialisti rilevato in questi ultimi anni di certo non aiuta ad attrarre i giovani a questa professione.

Se si continuerà così c’è il rischio che le nuove leve non ce la faranno a ricoprire tutti i posti lasciati liberi da chi è andato in pensione; ecco perché quello del calo dei praticanti è un problema che non va assolutamente sottovalutato.

C’è bisogno che il commercialista riacquisti autorevolezza, e il modo migliore per farlo è esplorare quei mercati che fino ad oggi sono ancora inesplorati.

L’importanza delle scuole di Alta formazione

Un ruolo predominante in questo percorso sarà ricoperto dalle scuole di Alta formazione, le quali specializzeranno i commercialisti in determinati settori rilasciando dei titoli riconosciuti dalla legge.

La bozza di articolato approvata in questi giorni dal Consiglio Nazionale stabilisce i caratteri tecnici e culturali sui quali i corsi di specializzazione si dovranno fondare.

Ad oggi ci sono già delle scuole di Alta formazione in attività, ma con il riconoscimento del titolo immaginiamo saranno molte di più.

Queste saranno costituite su base regionale o interregionale, collaboreranno a stretto contatto con le Università e avranno bisogno del consenso del Consiglio Nazionale.

Le scuole di specializzazione per i commercialisti dovranno altresì assicurare un elevato livello qualitativo dell’offerta formativa, garantendo a tutti gli iscritti l’apprendimento di nuove conoscenze nel settore scelto per specializzarsi.

Il tutto mantenendo le proprie competenze e capacità professionali acquisite negli anni di studio e tirocinio.

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