Come ritirare la pensione: conto corrente, contanti o libretto postale

Simone Micocci

26 Luglio 2018 - 09:10

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Guida alla riscossione della pensione: ecco quando è possibile ritirarla in contanti e quando invece è obbligatorio avere un conto corrente (o anche un libretto postale).

Come ritirare la pensione: conto corrente, contanti o libretto postale

Siete appena andati in pensione ma ancora non sapete dove riscuotere l’assegno pensionistico? Allora siete nel posto giusto perché di seguito vi daremo tutte le informazioni necessarie per ritirare la pensione correttamente e per comunicare all’INPS il metodo di pagamento scelto.

Fino a qualche anno fa nei giorni in cui la pensione veniva pagata c’erano lunghe file alla posta, con i pensionati che si recavano personalmente allo sportello per ritirare in contanti l’importo indicato nel cedolino.

Tuttavia adesso la percentuale dei pensionati che ritirano la pensione in contanti recandosi agli uffici postali si è sensibilmente ridotta; questo perché la legge 214/2011 ha posto il divieto dei pagamenti in contanti per le pensioni (e non solo) di importo superiore ai 1.000€.

Per le pensioni superiori ai 1.000€, quindi, è obbligatorio l’accredito su conto corrente o libretto postale.

Approfondire le regole che caratterizzano il ritiro della pensione, quindi, è molto importante; lo faremo di seguito, dove trovate anche le informazioni per comunicare all’INPS un nuovo IBAN per l’accredito o anche per delegare un’altra persona per la riscossione della vostra pensione.

Modalità di pagamento della pensione

Ad oggi i metodi di riscossione della pensione ammessi dall’INPS sono i seguenti:

  • accredito su conto corrente bancario;
  • accredito su conto corrente postale;
  • accredito su libretto di risparmio postale;
  • carta prepagata, purché sia fornita di codice IBAN;
  • contanti (ma sotto i 1.000€).

A tal proposito bisogna sottolineare una differenza che c’è tra l’accredito alla banca e quello alla posta. Come noto la pensione viene pagata il primo giorno bancabile del mese (qui il calendario completo per il 2018); chi ha l’accredito alle poste, quindi, può riceverla già il 1° del mese qualora questo sia un giorno compreso tra lunedì e sabato.

Discorso differente per chi ha l’accredito in banca, poiché in questo caso il sabato non è considerato giorno bancabile; quindi, se il 1° del mese è un sabato chi ritira la pensione alla posta la riceverà fin da subito, mentre coloro che hanno optato per l’accredito in banca dovranno attendere il lunedì successivo.

Come comunicare il metodo di riscossione

Il cittadino sceglie il metodo di riscossione dell’assegno previdenziale nel momento in cui compila la domanda per la pensione; è nel modulo preposto, infatti, che c’è una sezione dedicata al ritiro dell’assegno, nel quale il futuro pensionato deve indicare il metodo preferito insieme ai dati necessari per procedere con l’accredito.

È importante sapere che i pensionati possono modificare in qualsiasi momento il metodo di pagamento della pensione. Per farlo basta accedere al servizio online dedicato (clicca qui), scaricare i moduli AP03 o AP04 precompilati (che devono essere validati dal nuovo ufficio pagatore) per poi scannerizzarli, una volta timbrati, e caricarli sul sito dell’INPS - sezione “documenti” - così da poterli inviare all’Istituto.

Inoltre, nel caso in cui il pensionato voglia modificare le modalità di riscossione optando per uno dei metodi previsti da Poste Italiane può farlo direttamente presso l’ufficio postale di competenza; sarà questo poi a comunicare all’INPS la variazione.

Ritiro pensione in contanti: quando è possibile?

Come anticipato il pensionato può scegliere anche di ritirare la pensione in contanti, ma solo quando l’importo di questa è inferiore ai 1.000€.

In questo caso, quindi, il pensionato non è obbligato ad aprire un conto corrente bancario o postale poiché può recarsi personalmente agli uffici postali e ritirare in contanti l’importo indicato nel cedolino.

Ci sono dei casi, però, in cui la pensione viene pagata in contanti anche se supera i 1.000€; ciò avviene quando l’importo mensile ordinario è inferiore a questa soglia, ma occasionalmente lo supera per effetto della tredicesima o di altre somme aggiuntive corrisposte a titolo di arretrati o per conguagli fiscali.

Delega

Chi ha scelto di riscuotere la pensione in contanti può anche delegare un’altra persona a farlo per conto suo, anche in via continuativa.

C’è però una condizione importante da rispettare: si può essere delegati alla riscossione della pensione per un massimo di due pensionati. Gli unici esclusi da questa limitazione sono i tutori incaricati dalle autorità giudiziarie o coloro che, per dovere d’ufficio, riscuotono le pensioni per le persone ricoverate in case di cura oppure che vivono in comunità di anziani o comunità religiose.

Il modello per la delega può essere richiesto all’INPS, sia al momento della domanda di pensione che successivamente; è il funzionario incaricato dall’Istituto che ha il compito di autenticare la firma del pensionato e di comunicare i dati del delegato all’ufficio pagatore.

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