Come provare la donazione e non confonderla con il prestito

Simone Micocci

30 Maggio 2025 - 16:40

Ecco a cosa serve provare la donazione, in modo da non confonderla con un prestito, e come fare.

Come provare la donazione e non confonderla con il prestito

Prestito e donazione sono molto diversi, ma non è sempre facile provare a che categoria appartiene un trasferimento di denaro.

Si tratta di un problema importante, ovviamente perché il prestito deve essere restituito, mentre la donazione è un vero e proprio regalo.

Fare affidamento sulla correttezza e la buona fede non è una garanzia, nemmeno tra familiari: ci sono numerose cause in cui una delle parti, o eventualmente gli eredi, hanno delle pretese infondate. C’è chi ha compiuto una donazione ma ne pretende la restituzione, come pure chi non vuole rimborsare un prestito ricevuto. Nella maggior parte dei casi, però, il prestito è presunto e spetta alla controparte fornire la prova contraria. Ecco perché è fondamentale sapere come provare la donazione in caso di necessità.

Donazione o prestito?

Se avviene un trasferimento di denaro che non è giustificabile come un pagamento o una restituzione dovuta, si presume che si tratti di un prestito. Ciò riguarda anche i familiari, fatta eccezione per gli importi molto contenuti che vengono scambiati tra coniugi o tra genitori e figli.

Come chiarito dalla Corte di Cassazione, infatti, gli scambi di denaro ragionevoli si presumono essere avvenuti nell’ambito della normale solidarietà familiare. Non esiste un limite di riferimento uguale per tutti, ma bisogna analizzare la questione in base alle capacità economiche delle parti, all’importo, alla frequenza se è avvenuto più di un trasferimento e anche all’eventuale occasione o ricorrenza (un compleanno, un anniversario e così via).

A tal proposito è utile ricordare che le donazioni possono avvenire senza atto pubblico, quindi non necessitano del notaio, soltanto quando riguardanti beni mobili di modico valore oppure nei casi di donazione indiretta, finalizzata all’acquisto di un bene specifico. In ogni caso, al di fuori della ragionevole solidarietà familiare, si presume che il trasferimento di denaro sia un prestito.

Come provare che si tratta di una donazione

Chi ha ricevuto del denaro può provare che si tratta di una donazione (e non di un prestito) attingendo a vari mezzi di prova, purché senza fare troppo affidamento sulle dichiarazioni testimoniali.

Queste ultime non sono infatti ammissibili per importi superiori a 2,50 euro, anche se i giudici possono concedere una deroga. Nel dettaglio, si può ottenere l’ammissione dei testimoni a giudizio (a discrezione del tribunale) spiegando in maniera convincente l’assenza di documenti di supporto. Il rapporto di parentela tra le parti può assolvere a questo compito, proprio perché è abitudine comune evitare troppe formalità scritte in questi casi, facendo affidamento sul legame e sulla fiducia reciproca. È comunque sempre preferibile provare la donazione con documenti inconfutabili, compreso il caso in cui non sia stata stipulata neanche una scrittura privata. A tal proposito è possibile servirsi di vari mezzi:

  • la causale del bonifico;
  • la corrispondenza tra le parti;
  • l’uso del denaro;
  • il motivo della donazione.

Le manifestazioni di riconoscenza e gratitudine non sono sufficienti a dimostrare che si è trattato di una donazione, visto che sono plausibili anche nei confronti di un amico o familiare che ha concesso un prestito. D’altro canto, la risposta del donante potrebbe avere degli elementi interessanti, soprattutto se nella conversazione viene fatto riferimento alla restituzione (dovuta o meno), al motivo della donazione e all’uso del denaro.

Anche il possibile riferimento agli “aiuti”, per esempio in momenti di difficoltà, non è esaustivo, perché appunto sia la donazione che la concessione di un prestito possono servire a risollevare qualcuno che sta passando un momento difficile economicamente.

Se ci sono delle tracce scritte delle risposte ai ringraziamenti, però, potrebbe essere evidenziata la finalità di eseguire una donazione e non un prestito. Se non si è stati abbastanza previdenti da formalizzare la donazione diversamente bisogna quindi essere molto attenti e cercare tutti gli elementi a sostegno della propria tesi.

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