Donazione modale: cos’è, esempi e inadempimento

Isabella Policarpio

02/02/2021

02/02/2021 - 13:22

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Spieghiamo cos’è la donazione modale con la quale il donante impone un’obbligazione da compiere o un comportamento da tenere, pena la risoluzione per inadempimento. Ecco qualche esempio pratico.

Donazione modale: cos’è, esempi e inadempimento

La donazione modale è una particolare tipologia di donazione. Si differenzia dalle altre perché qui la persona che dona il bene (il più delle volte un immobile) impone a chi lo riceve una particolare obbligazione od onere. In altre parole, indica al donatario un certo comportamento da seguire.

Ma non per questo la donazione modale perde la sua natura di atto gratuito e gesto di liberalità: se colui che riceve il bene non rispetta l’onere/obbligazione di fare o non fare non sempre rischia la risoluzione per inadempimento. Ecco i dettagli.

Cos’è la donazione modale

Le tipologie di donazione sono diverse e tra queste c’è anche la donazione modale, disciplinata dal Codice civile all’interno dell’articolo 793.

Si tratta di una donazione caratterizzata dal fatto che colui che dona (il donante) impone al donatario un onere (o modus) quindi un’obbligazione di fare o non fare che vada a vantaggio dello stesso donante o di persone terze. Ad esempio si stabilisce che l’immobile donato venga utilizzato come luogo di volontariato.

Riguardo alla natura della donazione modale, la Corte di cassazione (sentenza n. 6925/2015) ha precisato che la presenza del gravame sul donatario non snatura l’essenza della donazione: la causa dell’atto è sempre l’”animus donandi”, cioè lo “spirito di liberalità” che muove il donante.

L’adempimento dell’onere serve ad assicurare a colui che ha donato il bene la soddisfazione di un desiderio, di un bisogno assistenziale o di un interesse di altra natura, ma in nessun caso va confusa con una forma di compensazione economica.

Donazione con onere di assistenza: un esempio di donazione modale

Ora che abbiamo visto cosa dice la disciplina generale, cerchiamo di comprendere meglio il concetto con un esempio pratico. Si parla di donazione modale quando una persona anziana o malata dona la propria abitazione con l’onere di assisterlo e accudirlo in capo al donatario.

Il donatario è tenuto all’adempimento dell’onere assistenziale entro i limiti del valore della cosa ricevuta, altrimenti ci potrebbe essere un inadempimento e quindi la risoluzione della donazione. Così l’articolo 793 comma 2:

“Il donatario è tenuto all’adempimento dell’onere entro i limiti del valore della cosa donata.”

Inadempimento dell’onere del donatario

Se colui che ricevuto il bene in donazione non rispetta l’onere, il donante o i suoi eredi possono chiedere la risoluzione per inadempimento soltanto se questa possibilità era prevista nell’atto di donazione.

Altimenti né il donatario ancora in vita né i suoi eredi possono chiedere la risoluzione della donazione ai sensi dell’articolo 1453 e seguenti del Codice civile. Ciò non deve stupire: la donazione è un atto di liberalità e non un contratto, per questo l’inadempimento non sempre ha come conseguenza la risoluzione e la restituzione del bene. Per tale ragione si dice che la natura della donazione non è sinallagmatica.

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