Come guadagnare oltre €3.500 con un conto deposito in 5 anni

Stefano Vozza

16 Dicembre 2025 - 16:52

Nessun rischio di mercato e capitale garantito a scadenza ma la possibilità di svincolo anticipato pone alcuni interrogativi a monte

Come guadagnare oltre €3.500 con un conto deposito in 5 anni

Rispetto ai picchi del recente passato (autunno 2023) oggi i rendimenti sul reddito fisso si sono mediamente sgonfiati sul breve e medio termine. Prendiamo il timeframe a 5 anni, per esempio. Sul fronte del risparmio postale il neo Buono a Cedola rende a scadenza l’1,59% annuo lordo, mentre siamo sul 2,88% sul BTP del Tesoro pari durata. I due prodotti sono accomunati dalla garanzia sovrana sul capitale e dalla ritenuta fiscale di vantaggio al 12,50% sugli interessi. Divergono invece sull’importante rischio mercato, assente sul buono e presente sul BTP.

Spostiamoci ora sul fronte bancario e vediamo quanto rendono i vincoli in un lustro. Da una ricerca in rete abbiamo appurato che 20.000 € sul conto deposito bancario rendono fino a 3.501 € lordi a 5 anni ma a un patto.

I vantaggi e gli svantaggi del conto deposito bancario

Il conto deposito (CD) rientra nel perimetro degli strumenti di investimento del reddito fisso e ne condivide i due macro punti di forza:

  • certezza del capitale a scadenza o anche prima se la banca proponente lo consente, salvo default. Al riguardo la garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) sul CD è fino a 100mila €;
  • rendimento noto e certo a priori, per cui prima di sottoscriverlo si sa già quanto si incasserà a scadenza o strada facendo in base alla periodicità degli interessi. Di contro la ritenuta fiscale è al 26% come per la generalità degli strumenti finanziari.

Sempre tra i vantaggi citiamo la sua facilità di comprensione, la relativa abbondanza di alternative sul mercato e l’assenza di spese di gestione, a beneficio del ritorno effettivo. Ogni euro di mancata spesa è già un guadagno sicuro.

Le due principali “criticità” da appurare caso per caso attengono invece al perimetro di sottoscrizione del conto e alla tipologia di vincolo sul deposito. Nel 1° caso bisogna indagare se la banca prevede i maggiori interessi ai suoi correntisti o lo apre anche ai non titolari del suo c/c. Nel 2°, invece, cosa prevede e come gestisce nello specifico il vincolo sul deposito, cioè se ammette o meno il rimborso anticipato.

Quanto rendono 20mila euro vincolati in banca a 60 mesi?

Immaginiamo ora un capitale di 20mila € da voler vincolare sul prodotto a 5 anni: quanto potrebbe rendere? Abbiamo consultato un portale specializzato nei confronti tra prodotti finanziari, conti depositi inclusi. Le prime 6 soluzioni per ritorni annui lordi a scadenza rendono tra il 3 e il 3,50%, cioè tra il 2,22 e il 2,59% al netto della tassa sugli interessi. Poi andrà dedotta l’imposta di bollo del 2X1.000 nei modi e tempi di Legge, così come avviene anche sui buoni postali e sui titoli di Stato.

Detta in valori assoluti, il guadagno lordo in 60 mesi spazia dai 3.001,64 (3,00% p.a.) ai 3.501,92 € (3,50% p.a.), cifre che diventano 2.021,11 e 2.391,31 € al netto delle tasse. In tutti i casi l’importo dell’imposta di bollo sarebbe di 200,11 € su un capitale di 20mila € e per l’intero quinquennio.

Poi ogni banca varia sulla periodicità di accredito interessi (trimestrale, annuale e posticipata) e sulle modalità di apertura, gestione e chiusura del conto. Nessuna delle sei, invece, apre alla possibilità di svincolo anticipato del deposito, mentre la gran parte di esse apre il deposito anche ai non correntisti della baca proponente.

20.000 € sul conto deposito bancario rendono fino a 3.501 € lordi a 5 anni ma a un patto

Ora, secondo alcuni analisti finanziari il vero tallone di Achille del CD vincolato sta appunto nella mancata concessione dell’uscita anticipata. Le argomentazioni addotte a fronte di questa loro conclusione sarebbero almeno tre:

  • in 5 anni tanti eventi, positivi e negativi, possono abbattersi sulla banca emittente, la cui solidità gestionale e patrimoniale resta a garanzia prima del deposito;
  • in casi avversi interviene il FITD fino a 100mila € a deposito. Tuttavia, gli esperti di finanza sostengono, a onor del vero non a torto, che nessuno finora ha mai testato cosa potrebbe succedere in caso di default di più emittenti messi assieme. Vero, si tratta di uno scenario talmente avverso ed eccezionale, più unico che raro che si fa fatica a crederlo. Ma 5 anni fa, per esempio, nessuno immaginava che avremmo vissuto per mesi barricati in casa per il Covid 19, per cui mai dire mai;
  • le eventuali, sopraggiunte esigenze o necessità finanziarie del risparmiatore, che per un lustro è sicuro non disporrà del capitale nominale inizialmente vincolato. Per 60 mesi è come se quei soldi non ci fossero più, dato che fino a scadenza l’unica certezza è una scrittura contabile in proprio favore e stop. Nei casi migliori arrivano gli interessi di periodo nel frattempo maturati (dipende dalle condizioni contrattuali della banca di turno).

Uscita da un investimento prima della scadenza

Per chi non è proprio sicuro di portare a termine l’investimento non resta che lo studio di possibili alternative. Tra le altre, ma non le uniche, quella di optare per un conto deposito del tipo libero o semi libero o su un deposito vincolato inferiore ai 5 anni. Ancora, la considerazione di un emittente che paga interessi annui lordi più bassi ma che apra alla possibilità di svincolo anticipato. Più in generale, lo storno verso questi “piani B” molto probabilmente porterà a sacrificare qualcosa in termini di ritorno effettivo a scadenza.

Di contro l’uscita anticipata è sempre disponibile su buoni postali e titoli MEF a 5 anni, con i rispettivi yield e rischi di mercato già esposti in apertura di articolo.

Iscriviti a Money.it