Come fare impresa in India, 5 consigli per l’internazionalizzazione

Giorgia Paccione

5 Settembre 2025 - 10:07

Come le imprese italiane possono entrare con successo nel mercato indiano, sfruttando opportunità, strategie efficaci e supporti istituzionali.

Come fare impresa in India, 5 consigli per l’internazionalizzazione

L’India rappresenta oggi uno dei mercati emergenti più dinamici e interessanti per le imprese italiane che intendono internazionalizzarsi.

Con oltre 800 aziende italiane già presenti sul territorio e un’economia in rapida crescita, il subcontinente indiano offre numerose opportunità in diversi settori, dal tech al manifatturiero.

Tuttavia, fare impresa in India richiede una conoscenza approfondita del contesto economico, culturale e normativo, nonché l’adozione di strategie mirate e il supporto di enti specializzati.

Ecco alcuni consigli e informazioni utili.

Contesto economico indiano e opportunità per le imprese italiane

L’India è una delle economie emergenti più promettenti, con un tasso di crescita del PIL che si attesta tra i più alti al mondo.

Solo nel 2023, infatti, il Paese ha importato prodotti alimentari per un valore di 25,66 miliardi di euro, con l’Italia che si posiziona come terzo fornitore UE, con un export di 143 milioni di euro in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente.

Il governo indiano sta inoltre portando avanti riforme significative per favorire l’industrializzazione e la sostenibilità, con investimenti in settori chiave come Industria 4.0, infrastrutture, transizione energetica e tecnologie di frontiera.

Le principali aree di insediamento sono i poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida, Mumbai-Pune, Chennai e Bangalore, quest’ultima particolarmente nota per il settore IT e l’innovazione tecnologica. Cresce anche l’interesse verso regioni emergenti come Gujarat e Rajasthan, dove si registrano nuovi investimenti italiani.

I settori di maggiore interesse per il Made in Italy includono macchinari, automotive, moda, agroalimentare, energie rinnovabili e infrastrutture.

A testimonianza della solidità e della varietà degli investimenti italiani in India, tra i grandi gruppi italiani presenti spiccano nomi come FCA, Enel Green Power, Ferrero, Luxottica e Brembo.

5 consigli per fare impresa in India

Come appena accennato, l’India è una delle economie più in crescita al mondo e fare business nel Paese rappresenta quindi una grande opportunità per le aziende italiane che intendono espandersi.

Per avere successo, però, è fondamentale adottare un approccio strategico e flessibile, che tenga conto delle peculiarità culturali, normative e di mercato.

Ecco alcuni consigli chiave per le imprese italiane:

  1. Conoscere il mercato locale
    Comprendere a fondo il mercato indiano è fondamentale per adattare la propria offerta e le strategie commerciali. L’India è un Paese estremamente variegato, con differenze culturali, linguistiche e socio-economiche marcate tra le diverse regioni. Le abitudini di consumo, le normative e le dinamiche competitive variano notevolmente da uno Stato all’altro. Per questo, è consigliabile condurre ricerche di mercato approfondite, avvalersi di consulenti locali e partecipare a eventi e forum dedicati per entrare in contatto con partner e istituzioni locali.
  2. Scegliere la formula giuridica più adatta
    L’India offre diverse forme giuridiche per l’insediamento delle imprese straniere, tra cui la costituzione di sussidiarie al 100%, joint venture con partner locali, o rappresentanze commerciali. La scelta dipende dalla strategia di ingresso, dal livello di controllo desiderato e dal settore di attività. La joint venture è spesso preferita per mitigare i rischi e facilitare l’accesso al mercato grazie alla conoscenza del partner locale. È importante valutare attentamente gli aspetti legali, fiscali e regolatori con l’assistenza di esperti per evitare complicazioni e ottimizzare la struttura societaria.
  3. Sfruttare i servizi per l’internazionalizzazione
    Il Sistema Italia mette a disposizione una rete di supporto molto articolata per le imprese che vogliono investire in India. In particolare: l’Agenzia ICE, presente con uffici a New Delhi, Mumbai e Bangalore, offre assistenza su informazioni di mercato, promozione commerciale e organizzazione di incontri B2B; la Camera di Commercio Italiana in India facilita le relazioni industriali e commerciali; mentre SIMEST e SACE forniscono strumenti finanziari e assicurativi per sostenere investimenti, innovazione e gestione del rischio. Approfittare di questi servizi permette di ridurre l’incertezza e accelerare il processo di internazionalizzazione.
  4. Proteggere la proprietà intellettuale
    In un mercato complesso come quello indiano, tutelare marchi, brevetti e diritti d’autore è cruciale per salvaguardare il valore del Made in Italy e delle innovazioni tecnologiche. L’India presenta un rischio elevato di contraffazione e fenomeni che possono danneggiare la reputazione dei prodotti italiani. Attraverso il Desk Assistenza e Tutela della Proprietà Intellettuale, le imprese possono ottenere supporto nella registrazione e difesa dei propri diritti, evitando perdite economiche e danni di immagine.
  5. Adattare prodotti e strategie di marketing
    Il consumatore indiano ha esigenze e preferenze specifiche, spesso diverse da quelle europee. Per questo, è necessario adattare prodotti, packaging, prezzi e comunicazione per rispondere efficacemente alle aspettative locali. Inoltre, l’India è un mercato in forte digitalizzazione, con un crescente utilizzo di canali online e social media per l’acquisto e la promozione. Le imprese italiane devono quindi combinare strategie tradizionali e digitali, puntando su storytelling, qualità e sostenibilità.

Strumenti e supporto per l’internazionalizzazione in India

Per le PMI e le aziende italiane, il Gruppo Sistema Italia offre quindi un ampio ventaglio di strumenti per facilitare l’ingresso e lo sviluppo nel mercato indiano e sta continuando a rafforzare il proprio supporto alle imprese che vogliono investire in India.

Un esempio recente è l’apertura del primo ufficio SIMEST a New Delhi, presso l’ambasciata italiana, che rappresenta un presidio strategico per accompagnare le imprese italiane nel mercato indiano.

SIMEST, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cassa Depositi e Prestiti, sta inoltre definendo una misura straordinaria per sostenere export e internazionalizzazione in India. Questa misura prevede finanziamenti agevolati per l’individuazione di nuovi clienti, consulenze per l’ingresso nel mercato, investimenti in innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e capitale umano, oltre a supporto per commesse export.

Infine, è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra SIMEST, CDP e Invest India per promuovere e facilitare gli investimenti bilaterali.

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