Ecco una guida completa con tutte le informazioni per arruolarsi nell’Esercito e diventare militari.
Diventare militari dell’Esercito Italiano è ancora oggi il sogno di molti giovani, uomini e donne che condividono i valori di questa Forza Armata e desiderano prodigarsi per il prossimo.
Per arrivare all’obiettivo servono molta dedizione e impegno, ma anche una condivisione di spirito e valori che contraddistinguono una professione unica. Il percorso pratico da seguire, inoltre, non è uguale per tutti e consente di personalizzare al meglio la propria strada d’accesso nella carriera militare.
Ecco tutte le informazioni necessarie.
Come si diventa militari
Per diventare militari i cittadini italiani hanno a disposizione diverse strade, che per praticità si possono dividere tra il Servizio permanente e la Ferma prefissata.
Quest’ultima si contraddistingue per il carattere temporaneo, ma per molti rappresenta proprio il trampolino di lancio verso una carriera militare soddisfacente. Ecco perché chi sogna di entrare a far parte dell’Esercito Italiano dovrebbe prendere in considerazione tutte le opzioni a disposizione, scegliendo in base ai seguenti criteri:
- titolo di studio in proprio possesso;
- età;
- aspirazioni;
- quanto tempo si desidera dedicare.
Considerando questi elementi risulta più semplice scegliere tra le ben cinque strade a disposizione per arruolarsi nell’Esercito Italiano:
- Ufficiali;
- Marescialli;
- Sergenti;
- Graduati;
- Militari di Truppa;
- Scuole militari.
Questo percorso ha delle similitudini con quello delle altre Forze Armate, ma ognuna ha le sue particolarità. Chi aspira all’Aeronautica militare, alla Marina militare o all’Arma dei Carabinieri può consultare le nostre guide dedicate. Approfondiamo adesso i percorsi per diventare militari dell’Esercito.
I requisiti per entrare nell’Esercito
Per entrare nell’Esercito bisogna innanzitutto essere in possesso dei requisiti generali d’accesso ai concorsi pubblici, quindi:
- cittadinanza italiana;
- pieno godimento dei diritti civili e politici;
- idoneità psicofisica;
- non aver ricevuto condanne per delitti non colposi, né imputati o sottoposti a misure di prevenzione.
I criteri specifici, poi, variano a seconda del percorso scelto per arruolarsi. L’età anagrafica e i titoli di studio sono tra gli elementi più importanti da prendere in considerazione.
Come si diventa Ufficiali
La prima alternativa per entrare nell’Esercito Italiano è il percorso per Ufficiali, cui si accede con un’età compresa tra 17 e 22 anni e con l’iscrizione, previo superamento del concorso pubblico, all’Accademia militare. Quest’ultima consente di conseguire una laurea in Scienze strategiche, in Ingegneria, Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, con una preparazione di altissimo livello.
Oltre al percorso formativo classico, infatti, chi studia presso l’Accademia militare può acquisire competenze tecniche specifiche in base all’indirizzo scelto e al conseguente Corpo d’assegnazione, praticare attività sportive, affinare l’inglese e le conoscenze informatiche. Tutto con uno stipendio iniziale di circa 900 euro. Per entrare in Accademia, che consente appunto di diventare Ufficiale dell’Esercito italiano, è prevista una selezione particolarmente competitiva, che avviene in ogni caso tramite concorso pubblico. Altrimenti, è possibile diventare Ufficiali anche attraverso la nomina diretta, partecipando al concorso per Tenenti in servizio permanente nei ruoli speciali e normali dell’Esercito Italiano.
In questo caso, è richiesta un’età compresa tra 32 e 40 anni a seconda della categoria di appartenenza e dagli specifici requisiti del bando, che individua anche un titolo di studio. Di norma è comunque necessario un diploma di laurea. Sempre nell’ambito della categoria degli Ufficiali, inoltre, i professionisti civili possono ambire a entrare nella riserva selezionata con una laurea (magistrale, specialistica o vecchio ordinamento) in:
- Ingegneria;
- Architettura;
- Medicina e Chirurgia;
- Scienze Politiche;
- Scienze Internazionali e Diplomatiche;
- Lingue e Letterature straniere (lingue rare);
- Scienze della Comunicazione;
- Informatica ed equivalente;
- Giurisprudenza.
I candidati devono inoltre avere spiccate e comprovate professionalità in:
- giornalismo;
- informatica;
- interpretariato/traduzione.
Al professionista potrebbe inoltre essere richiesta l’abilitazione e l’iscrizione all’albo, a seconda della figura professionale rappresentata. Per contribuire all’Esercito come “Specialista funzionale” è necessario presentare un’istanza allo Stato maggiore dell’Esercito - qui i moduli scaricabili e le informazioni - e seguire l’iter per la nomina, al termine della quale si verrà impiegati dall’EI nel settore tecnico di riferimento.
Come si diventa Marescialli
Gli aspiranti Marescialli dell’Esercito Italiano possono iscriversi alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, previo superamento del concorso pubblico.
È quest’ultimo a individuare i requisiti specifici, ma in generale è prevista un’età compresa tra 17 e 26 anni d’età. Con questo percorso è possibile conseguire una laurea di primo livello, perciò è di norma necessario il diploma superiore per accedervi o comunque di conseguirlo entro un certo limite di tempo.
Chi ha un diploma di strumento musicale, invece, può tentare lo specifico concorso per Marescialli orchestrali. In questo caso l’età richiesta è compresa tra 18 e 40 anni, elevata di altri 5 anni per militari o personale delle Forze di polizia in servizio.
Volontari in ferma prefissata
Un altro modo per diventare militari è entrare nell’Esercito Italiano come volontari. Questo percorso, istituito con la sospensione degli obblighi di leva, è stato riformato di recente, istituendo le seguenti categorie:
- volontari in ferma iniziale (Vfi);
- volontari in ferma triennale (Vft).
Queste modalità di reclutamento si basano su ferme triennali e sostituiscono i profili Vfp1 e Vfp4 (volontari in ferma prefissata di 1 e 4 anni). Anche in questo caso, è necessario partecipare al concorso pubblico, istituito sulla base delle unità necessarie alla Forza Armata. Ai VFI è in particolare richiesta un’età non superiore a 24 anni, oltre al diploma di scuola secondaria di primo grado (ex licenza media). Gli aspiranti volontari dovranno inoltre sottoporsi alle prove di efficienza fisica, che variano se si fa richiesta per Forze speciali, al test psico-attitudinale e alla visita medica.
I Vfi possono partecipare al concorso per Vft, a condizione di essere in servizio da almeno 24 mesi o in congedo da non più di 12 mesi. È richiesta un’età non superiore a 28 anni, elevati a 29 per i volontari in rafferma annuale da non più di un anno. È bene sapere che i volontari in ferma triennale transitano automaticamente nei ruoli del Servizio permanente. I vincitori del concorso come Vft, inoltre, conseguiranno il grado di Caporale e dal diciottesimo mese dall’ammissione alla ferma triennale il grado di Caporal Maggiore. Nello stesso ambito, è possibile partecipare al concorso per la qualifica di “atleta”, con un’età compresa tra 17 e 35 anni e capacità agonistiche riconosciute dal Coni o dal comitato sportivo militare.
I volontari in Servizio permanente possono inoltre partecipare ai concorsi per Sergenti e sottoporsi a prove fisiche, di cultura militare e generale. Si precisa che nel Servizio permanente entreranno anche i Vfp4 reclutati fino al 2024 al termine della ferma quadriennale.
Allievi militari
Una delle strade più ambite per l’Esercito Italiano è senza dubbio la frequentazione delle scuole militari, veri e propri istituti superiori in cui diplomarsi nel percorso scelto e acquisire al contempo competenze specifiche, con una formazione davvero avanzata.
Nel dettaglio, è possibile scegliere tra liceo classico e liceo scientifico nelle sedi di Napoli, Scuola Militare «Nunziatella», e Milano, Scuola Militare «Teulié». Attività sportive e addestrative contribuiscono a una formazione di alto profilo, peraltro spendibile anche nelle professioni civili. Anche qui si entra comunque tramite concorso pubblico.
Cosa fare per diventare militare
Chi sogna un futuro nell’Esercito Italiano dovrebbe condividere valori e ideali della Forza Armata, approfondirne la storia, gli obiettivi e i molteplici percorsi di carriera. Alcuni consigli utili per cominciare:
- monitorare spesso la Gazzetta ufficiale e il sito web dell’Esercito per scoprire subito i nuovi bandi e i requisiti;
- seguire un regime di vita sano e attivo;
- tenersi informati soprattutto dal punto di vista della cultura generale;
- prepararsi in anticipo all’iter selettivo, a seconda del concorso scelto.
Simulare le prove di selezione è sempre un aiuto, soprattutto per chi non è un atleta. Ovviamente, le condizioni di partenza sono sempre un’adeguata salute psicofisica e un’attitudine coerente con la Forza Armata.
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