Il soft power giapponese, trainato dagli anime, sta superando quello statunitense, trasformando Tokyo in una nuova potenza culturale globale
Cosa succede quando l’allievo supera il maestro? Nelle storie raccontate da film e serie televisive di solito finisce molto male. Il più delle volte, infatti, i due vecchi amici sono costretti a scontrarsi in una lotta all’ultimo sangue che premierà l’esperienza del più anziano o la tenacia del più giovane.
E nella realtà geopolitica? Dipende dalle casistiche, e cioè chi sono i Paesi coinvolti e quali temi vengono presi in considerazione. Il nostro caso di studio chiama in causa il braccio di ferro di due soft power contrapposti: quelli degli alleati Stati Uniti e Giappone, con Washington a vestire i panni del maestro e Tokyo a fare l’allievo.
Negli ultimi anni, infatti, l’ondata culturale nipponica sta letteralmente offuscando la vecchia leva geopolitica morbida a Stelle e Strisce, la stessa che aveva consentito alle varie presidenze statunitensi – repubblicane o democratiche che fossero – di proiettare la potenza nazionale nell’intero globo terracqueo. [...]
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