Warren Buffett: ecco come il figlio ha investito 90mila dollari di azioni Berkshire

Marco Ciotola

15/05/2020

17/07/2020 - 12:01

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Donati dal padre quando aveva solo 19 anni, quei 90mila dollari sono stati il punto di partenza per Peter Buffett

Warren Buffett: ecco come il figlio ha investito 90mila dollari di azioni Berkshire

Nel lontano 1977, al compimento del 19esimo anno d’età, Peter Buffett ricevette dal padre, Warren Buffett, 90mila dollari di azioni di Berkshire Hathaway. Ci si potrebbe aspettare, visto il cognome, che il giovane ne abbia costruito un investimento destinato a diventare milionario.

Anche perché il valore è aumentato in maniera esponenziale negli anni per la multinazionale statunitense, che ha ora una capitalizzazione di mercato superiore ai 490 miliardi di dollari.

Invece Peter, musicista e filantropo, vincitore anche di un Emmy Award, racconta di aver immediatamente venduto quelle azioni, utilizzando i soldi per dare avvio alla sua carriera musicale.

Lo scrive nel suo libro di memorie, "La vita è ciò che fai", raccontando anche come l’altra cifra da lui ricevuta al solo scopo di svolgere attività benefiche fosse ben superiore ai 90mila dollari.

L’investimento di Peter Buffett

Appena ricevuti quei circa 90mila dollari in azioni Berkshire, Peter Buffett era un adolescente al college. Racconta però, all’interno del suo libro, di aver avuto la fortuna di essere il più giovane tra i suoi fratelli.

Questi ultimi - racconta - hanno velocemente sprecato quei soldi:

“Ho avuto il vantaggio di vedere i miei fratelli maggiori bruciare la maggior parte dei loro soldi piuttosto rapidamente. Non volevo seguire quell’esempio”.

A chiarirgli le idee fu la decisione - già presa all’epoca - di perseguire i suoi sogni di diventare musicista: ha quindi venduto le sue azioni e usato i soldi per “prendermi tutto il tempo necessario a capire se potevo davvero provarci con musica”, scrive.

La sua prima mossa fu abbandonare la Stanford University, stabilire un budget e trasferirsi a San Francisco, dove ha vissuto “in modo molto frugale”, in un piccolo monolocale.

Da lì, ha lavorato per perfezionarsi sia come pianista che come produttore musicale, arrivando gradualmente fino al discreto successo raggiunto oggi.

Eppure, ripensandoci Peter non nega che avrebbe potuto intraprendere un altro percorso, trovando un lavoro stabile e ben pagato - magari presso la compagnia del padre - e lasciando intatta l’eredità azionaria.

Anche perché, stando ai calcoli della CNBC, 90.000 dollari di azioni in Berkshire Hathaway nel 1977 varrebbero più di 200 milioni di dollari al 6 maggio del 2020, per un rendimento totale di oltre il 250.000%.

Ma non si pente di aver scelto tutt’altra strada e di aver dato vita, proprio da quei 90mila dollari, alla sognata carriera nella musica:

“Ho fatto una scelta e non me ne pento neanche per un secondo. Ho usato il mio gruzzolo per comprare qualcosa di infinitamente più prezioso dei soldi: l’ho usato per guadagnare tempo. Senza quelle centinaia di ore trascorse a giocherellare con la mia attrezzatura di registrazione, non avrei trovato il mio suond né il mio approccio alla musica”.

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