Entro il 30 novembre deve essere versato il secondo acconto Irpef utilizzando il codice tributo 4034. Per il 2025 il termine slitta al 1° dicembre. Ecco come compilare il modello F24.
Con il codice tributo 4034 entro il 30 novembre di ogni anno è necessario effettuare il versamento del secondo acconto Irpef, per il 2025 il termine slitta al 1° dicembre perché il 30 novembre è domenica.
Lo stesso codice tributo 4034 si usa per il versamento Irpef in unica rata. Nel 2024, il versamento è stato posticipato al 16 gennaio ed è stata data la possibilità di pagamento a rate. Per il 2025 sembra che tale opzione non sia accessibile, anche se non sono escluse novità all’ultimo minuto.
L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche ed è dovuta da chiunque produca un reddito. Per i lavoratori dipendenti è versata dal sostituto di imposta (datore di lavoro) e, di conseguenza, nella maggior parte dei casi questa categoria di contribuenti non usa il codice tributo 4034 da inserire nel modello F24.
Ecco, invece, come usare il codice tributo 4034 in tutti gli altri casi e le istruzioni per compilare il modello F24.
Cos’è il codice tributo 4034 e a cosa si riferisce
Il codice tributo 4034 è denominato «IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione» si usa per il versamento della seconda rata dell’acconto Irpef in scadenza il 30 novembre di ogni anno. Può essere usato per il pagamento in unica soluzione dell’Irpef dovuta nel caso in cui l’importo annuale non sia superiore a 257,62 euro.
Per chi versa anche la prima rata dell’acconto il codice tributo relativo a questa è 4033, mentre per il versamento del saldo Irpef si usa il codice tributo 4001.
A cosa serve e quando si usa il codice tributo 4034
Precisiamo che quando si presenta la dichiarazione dei redditi è sempre riferita all’anno di imposta precedente, quando si versano gli acconti Irpef sono riferiti all’anno in corso, quindi entro il 31 ottobre 2025 doveva essere presentata la dichiarazione relativa ai redditi 2024 con il modello Redditi PF, ma l’acconto da pagare a novembre è riferito all’anno di imposta 2025.
Per capire come usare il codice tributo 4034 è necessario fare una breve premessa su applicazione del metodo storico o del metodo previsionale. Il primo è il più semplice prevede che il calcolo dell’acconto, prima e seconda rata avvenga sulla base di quanto versato nell’anno precedente al netto di detrazioni, crediti d’imposta e ritenute subite.
La seconda metodologia di calcolo degli acconti Irpef è il metodo previsionale, basato su quanto si pensa di guadagnare nell’anno in corso. In questo caso si simula una possibile base imponibile tenendo in considerazione anche deduzioni, imposte versate dai sostituti di imposta e si calcola l’imposta probabilmente dovuta. Il metodo previsionale si usa quando si ipotizza una riduzione delle entrate rispetto all’anno precedente.
Come si paga la seconda rata dell’acconto Irpef? Ricordiamo che se l’importo, calcolato con il metodo storico o previsionale, è inferiore a 257,52 euro, è possibile saltare la scadenza del primo acconto fissata al 30 giugno di ogni anno e pagare in unica soluzione entro il 30 novembre di ogni anno usando il codice tributo 4034. Per il 2025 il pagamento slitta al 1° dicembre in quanto il 30 novembre è domenica.
Nel caso in cui l’importo Irpef sia superiore a 257,52 euro, si versa la prima rata dell’acconto entro il 30 giugno con il codice tributo 4033. La prima rata è pari al 40% degli importi dovuti, la seconda rata si versa entro il 30 novembre con il codice tributo 4034 ed è pari al 60% degli importi dovuti. I soggetti Isa versano due acconti pari al 50% dell’imposta dovuta.
Pagamento primo acconto e saldo Irpef a rate
Nel 2025, a differenza del 2024, non è stato ancora adottato alcun atto che preveda il pagamento a rate del secondo acconto Irpef. Il ministro Giorgetti, in prima battuta ha escluso tale possibilità in quanto ragioni di Cassa impediscono tale opzione.
Ricordiamo però che per il 2024, l’art. 8 del Decreto sulle semplificazioni degli adempimenti tributari, ha provveduto alla modifica dell’articolo 20 del decreto legislativo 241 del 1997 con il differimento, dal 30 novembre al 16 gennaio 2026, del termine ultimo entro il quale si poteva perfezionare la rateizzazione dei versamenti del saldo 2023 e della prima rata dell’acconto 2024. Il beneficio era rivolto ai titolari di partita Iva con ricavi e compensi fino a 170.000 euro. Dalla rateizzazione erano esclusi i contributi INAIL e INPS.
Codice tributo 4034: chi lo usa e dove inserirlo
Il codice tributo 4034 deve essere utilizzato dai soggetti Irpef che versano l’imposta sul reddito delle persone fisiche autonomamente e, quindi, senza avvalersi del datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta. In genere si tratta dei soggetti che usano il modello Redditi Persone Fisiche, ad esempio titolari di partita Iva (professionisti, lavoratori autonomi…).
L’importo può essere ricavato guardando il rigo RN 33 della dichiarazione presentata per l’anno di imposta precedente, se si usa il metodo storico.
Il codice tributo 4034 deve essere inserito nel modello F24 utilizzando i metodi di calcolo prima visti.
F24 come compilarlo con il codice tributo 4034
Il codice 4034 deve essere inserito nella sezione Erario del modello F24 alla voce: “IMPOSTE DIRETTE - IVA- RITENUTE ALLA FONTE- ALTRI TRIBUTI E INTERESSI.”
Compilazione F24 con codice tributo 4034
Come utilizzare il codice tributo 4034 nel modello F24
Nella sezione “codice tributo” deve essere inserito “4034 IRPEF ACCONTO SECONDA RATA O ACCONTO IN UNICA SOLUZIONE.
Il successivo campo “rateazione” non deve essere compilato.
Nella sezione “anno di riferimento” deve essere indicato l’anno in corso, in questo caso 2025.
Nella sezione “importi a debito versati” si indicano gli importi da liquidare.
Il campo “Importi a credito compensati” non deve essere compilato.
Nel campo “TOTALE A” deve essere inserita la somma dell’acconto Irpef da versare.
Nel campo “TOTALE B” si indica la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito.
Attenzione alla sezione “+/-” qui è necessario inserire il segno “-” se il TOTALE A è minore del TOTALE B e, in caso contrario, è necessario inserire il segno “+”.
Infine, c’è il campo “SALDO A-B” in cui indicare la somma effettiva da versare.
Gli altri campi devono essere lasciati vuoti.
In genere gli ultimi campi sono compilati automaticamente dal software e di conseguenza è bene solo effettuare la verifica dei dati inseriti.
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